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Come educare i bambini al benessere fin dalle prime fasi della scolarizzazione

Concetti fondamentali della psicopedagogia positiva sono la gratitudine, la forza caratteriale, le emozioni positive e lo sviluppo del senso di benessere

Di Vincenzo Amendolagine

Pubblicato il 31 Gen. 2018

La consapevolezza dell’importanza dello sviluppo sociale ed emotivo nel benessere dei bambini ha portato a dare un posto di rilievo a tali aspetti nell’ educazione dei piccoli; in ragione di ciò, si sta sviluppando in maniera crescente la psicopedagogia positiva come pratica educativa, ritenuta essenziale fin dai primi stadi della scolarizzazione.

 

Capisaldi della psicopedagogia positiva sono alcuni concetti mutuati dalla psicologia positiva, quali la forza caratteriale, la gratitudine, le emozioni positive, lo sviluppo del senso di benessere. È opportuno che gli interventi, che incentivano tali paradigmi, siano fatti già nella scuola dell’infanzia.

Keywords: scolarizzazione, benessere, psicopedagogia positiva.

Educare al benessere

La consapevolezza dell’importanza dello sviluppo sociale ed emotivo nel benessere dei bambini ha portato a dare un posto di rilievo a tali aspetti nell’ educazione dei piccoli (Shoshani e Slone, 2017).

Fondamentale è che i bambini instaurino fin dalle prime fasi del loro ciclo di vita delle relazioni positive con i coetanei, abbiano una sufficiente autostima, imparino ad esternare i loro stati d’animo, sappiano esercitare una forma di autocontrollo sulle emozioni, affrontino in maniera adeguata i compiti di sviluppo e sappiano porsi in maniera propositiva nei confronti delle diverse contestualità che vivono (Oades e al., 2011). Questi costrutti sono ritenuti gli archetipi del futuro benessere psicologico e della salute mentale, per cui si assiste ad un interesse crescente per gli aspetti socio – emozionali nell’ educazione dei bambini fin dalle prime fasi della loro vita (Honing, 2002). L’approccio della psicologia positiva all’educazione degli infanti sembra incentivare l’acquisizione delle competenze socio – emotive (Seligman e al., 2009).

La psicopedagogia positiva

In ragione di ciò, si sta sviluppando in maniera crescente la psicopedagogia positiva come pratica educativa, ritenuta essenziale fin dai primi stadi della scolarizzazione (Shoshani e Steinmetz, 2014). Capisaldi della psicopedagogia positiva sono alcuni concetti mutuati dalla psicologia positiva, quali la forza caratteriale, la gratitudine, le emozioni positive, lo sviluppo del senso di benessere. È opportuno che gli interventi, che incentivano tali paradigmi, siano fatti già nella scuola dell’infanzia. Questo ordine di scuola ha delle finalità ben precise, ovvero deve:

  • implementare le abilità fisiche e motorie dei piccoli;
  • migliorare le competenze sociali ed emotive;
  • sviluppare le capacità linguistiche;
  • incrementare lo sviluppo cognitivo;
  • avviare alle prime abilità di apprendimento.

Spesso accade che l’insegnamento di alcune abilità, come quelle legate all’apprendimento e allo sviluppo cognitivo, prenda il sopravvento su quelle relative all’ educazione socio – emotiva (Shoshani e Aviv, 2012). Questa prospettiva pedagogico – didattica dimentica, però, che il benessere dei bambini agevola gli apprendimenti cognitivi.

In altre parole, più il bambino sta bene con se stesso e con gli altri nel contesto scolastico e più impara (Bonell e al., 2013). D’altra parte, questo nuovo modo di intendere l’educazione dei piccoli, ovvero con una maggiore attenzione allo sviluppo della competenza sociale ed emotiva, diviene necessaria in virtù del fatto che le sezioni di scuola dell’infanzia hanno fra i loro fruitori un alto numero di bambini che presentano difficoltà emotive e comportamentali, come dimostrano diverse ricerche (QI e Kaiser, 2003; United States Department of Education, 2001). Inoltre, diversi studi sperimentali (Hemmeter e al., 2006; Slone e Shoshani, 2014) hanno evidenziato che la fascia d’età dei bambini di scuola dell’infanzia si rivela quella giusta per porre gli archetipi dell’ educazione finalizzata all’acquisizione delle competenze sociali ed emotive, che si rivelano fondamentali per creare l’attitudine al benessere e alla felicità. Alcune ricerche (Luengo Kanacri e al., 2017) hanno sottolineato che nei piccoli esiste una correlazione positiva fra sviluppo delle competenze emotive e comportamenti prosociali. In aggiunta, la conoscenza delle proprie e altrui emozioni incentiva la nascita dell’ empatia. Ancora, le emozioni positive, legate alla gratitudine e ai riti di cortesia, promuovono la creazione di un clima di benessere all’interno della classe (Froh e al., 2009).

L’educazione dei bambini legata ai paradigmi della psicologia positiva, secondo Seligman (2011), deve contenere alcuni archetipi, quali:

  • sviluppare le emozioni positive;
  • incentivare l’interesse per quello che si fa;
  • migliorare le relazioni fra pari;
  • sollecitare la capacità di porsi degli obiettivi.

In conclusione, esistono numerose evidenze empiriche che dimostrano la validità della psicopedagogia positiva nel migliorare lo stato di benessere degli alunni, cosa che agevola i loro apprendimenti.

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Vincenzo Amendolagine
Vincenzo Amendolagine

Medico, psicoterapeuta psicopedagogista. Insegna come Professore a contratto presso la Facoltà/Scuola di Medicina dell’Università di Bari Aldo Moro.

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