Il rimuginio desiderante nel disturbo bipolare: uno studio pilota
S. Righini*, E. Mellina*, G. Caselli**, M. Baldetti*, F. Turchi*
*Centro Studi Cognitivi Firenze
** Studi Cognitivi Modena
Il rimuginio è uno stile di pensiero ciclico, persistente, di attenzione focalizzata su di sé e costituisce un sintomo residuale nei disturbi depressivi giocando un importante ruolo nella ricaduta e nel mantenimento del disturbo. Per quanto riguarda lo stile di pensiero dei pazienti bipolari la letteratura evidenzia come la ruminazione sia caratteristica sia della fase depressiva che di quella eutimica. Ancora pochi sono gli studi sulla fase maniacale o ipomaniacale anche se la letteratura che collega lo stile di pensiero ripetitivo alle emozioni positive rimanda alla descrizione del rimuginio desiderante le cui caratteristiche presentano dei punti di convergenza con lo stile di pensiero tipico della fase ipo-maniacale, il quale tende a produrre sensazioni di stima verso se stessi, treni di pensieri molto rapidi, aumento della focalizzazione su attività immediatamente gratificanti, aumento dell’impegno nella produzione di piani d’azione orientati al raggiungimento di un obiettivo, spinta verso decisioni basate sul qui ed ora, iperattivazione generale.
Lo studio ha l’obiettivo di esplorare la presenza di rimuginio desiderante relativo alla fase ipo-maniacale del disturbo bipolare poiché questo potrebbe concorrere al mantenimento del disturbo ed influire sulle ricadute e sull’aderenza al trattamento, anche farmacologico, particolarmente critica per questi pazienti.
A questo scopo è stata costruita, da psicoterapeuti esperti in Terapia Metacognitiva, un’intervista semistrutturata, in questo primissimo step somministrata a n. 6 pazienti bipolari in fase eutimica, per esplorare le credenze metacognitive positive e negative sul pensiero relativo alla fase ipo/maniacale.
I risultati mostrano come lo stile di pensiero ripetitivo in cui sono coinvolti i pazienti bipolari in fase maniacale o ipomaniacale abbia le caratteristiche del rimuginio desiderante, sostenuto in particolare da meta-credenze positive sul trigger e sullo stato desiderato, quello ipomaniacale o quantomeno ipertimico, nonché da meta-credenze negative di incontrollabilità e pericolosità del pensiero. Emerge inoltre una quota di rimuginio desiderante “di stato” in fase eutimica, riferita sempre alla fase ipo-maniacale, la quale agisce come sintomo residuale e potrebbe concorrere al mantenimento del disturbo, al presentarsi di ricadute nonché alla scarsa aderenza al trattamento. Se la ricerca futura confermerà questi risultati sarà necessario tenere in dovuta considerazione la presenza ed il ruolo del rimuginio desiderante nel progetto terapeutico con pazienti bipolari.