Antonio Scarinci.
Psicologo Psicoterapeuta. Socio Didatta SITCC
RUBRICA CINEMA & PSICOTERAPIA #26
Ipotesi di complotto (1997)
Proposte di visione e lettura (Coratti, Lorenzini, Scarinci, Segre, 2012)
Il film invita a non fermarsi alle semplici apparenze degli eventi, certo, ma propone un tema tra il serio e il faceto molto interessante per gli addetti ai lavori: qual è il discrimine tra normalità e patologia, tra realtà e delirio?
Info:
Diretto da Richard Donner e interpretato da Mel Gibson e Julia Roberts. USA, 1997. Giallo.
Trama:
Jerry Fletcher è un tassista paranoico che ogni giorno subissa i suoi passeggeri di teorie cospirative. Vive tra la sua casa-bunker, il taxi e il Dipartimento di Giustizia dove periodicamente espone le sue ipotesi di complotto. Alice Sutton collaboratrice del procuratore accoglie periodicamente le elucubrazioni senza dargli molto peso, finché non si rende conto che il Dr. Jonas si presenta in ospedale in qualità di medico della CIA per assassinarlo.
Jerry e Alice riescono a fuggire e il tassista spiega alla collaboratrice del procuratore perché è inseguito dalla CIA di cui faceva parte come killer programmato. Seguono una serie di pericolose vicende al termine delle quali i due riescono a smascherare il complotto, con tanto di sparatoria finale in cui Jonas muore.
Motivi di interesse:
Il film invita a non fermarsi alle semplici apparenze degli eventi, certo, ma propone un tema tra il serio e il faceto molto interessante per gli addetti ai lavori: qual è il discrimine tra normalità e patologia, tra realtà e delirio?
Molti pazienti paranoici riescono ad essere credibili agli occhi di avvocati, custodi dell’ordine e qualche volta anche psichiatri e psicologi. Spesso riescono a costruire e proporre storie che possono apparire verosimili.
Nella scena iniziale del film la diffidenza, la sospettosità e la descrizione delle intenzioni malevole degli altri che prendono spunto dalla cronaca e dai fatti riportati dalla stampa pennellano il disturbo paranoide del protagonista del film. L’aspetto interessante è relativo allo sviluppo della trama che conferma l’ipotesi di complotto avanzata da Jerry.
I paranoici basano i loro deliri o la loro sospettosità e diffidenza partendo da dati di realtà e non certo su fantasiose interpretazioni. Naturalmente i dati vengono organizzati in modo deformato, distorto e soprattutto in maniera così rigida da resistere a qualsiasi disconferma.
Nella narrazione del film il complotto è reale, ma è altrettanto reale il disturbo del protagonista. La sua paranoia è la risposta traumatica di un uomo qualunque manipolato dalle logiche della paura e dal regime del controllo che si è trovato a vivere un’esperienza, quella dell’uccisione del padre, in uno stato di coscienza alterato prodotto artificiosamente dagli agenti della CIA, che non poteva certo essere elaborata.
Indicazioni per l’utilizzo:
Il film può essere utilizzato a fini didattici, se ne sconsiglia l’uso con pazienti affetti da disturbo delirante, schizofrenia paranoidea e disturbo di personalità paranoide.
Trailer:
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ARTICOLO CONSIGLIATO:
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BIBLIOGRAFIA:
- Coratti, B., Lorenzini, R., Scarinci, A., Segre, A., (2012) Territori dell’incontro. Strumenti psicoterapeutici, Alpes Italia, Roma. ACQUISTA ONLINE