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Senza sogni saremmo lucertole – Psicologia dei Sogni Pt.5

Il sogno offre un’immediata gratificazione attraverso l’immaginazione capace di offrire stati mentali ed emozioni molto simili a una reale esperienza...

Di Gabriele Caselli, Sandra Sassaroli

Pubblicato il 18 Mar. 2014

 

PIANO DEL SOGNO PT. 5

Senza sogni saremmo lucertole

 

MONOGRAFIA PIANO DEL SOGNO

Senza sogni saremmo lucertole - Piano del sogno Pt. 5. -Immagine:© Serg Nvns - Fotolia.com Senza sogni saremmo lucertole. Questo beneficio del sogno è particolarmente curioso perché non richiede che il sogno venga realizzato. Si tratta di un moto dinamico dell’essere umano che prescinde dal risultato, quello che conta è viaggiare verso un desiderio e non raggiungerlo.

Fino ad ora abbiamo descritto la malattia di un sogno inteso come desiderio astratto, rigido, cieco e perseverante. Conviene verso la fine di questa piccola monografia indugiare su quali siano le utilità e i vantaggi di questa facoltà umana.

Il sogno offre un’immediata gratificazione virtuale attraverso l’immaginazione. La mente può rappresentare una realtà alternativa e futuribile capace di offrire stati mentali ed emozioni molto simili alla reale esperienza.

Questo potere concede all’uomo di alimentarsi in un presente deprivato e soprattutto aiuta a sostenere sforzi e frustrazioni quotidiane rinforzando la perseveranza a fronte delle difficoltà. Il sogno permette una spinta motivante che rende l’uomo capace di costruire e di costruirsi secondo una rotta desiderata. Senza quella spinta ideale le grandi opere dell’uomo forse non avrebbero mai visto la luce.

Il sogno e i desideri rappresentano anche ciò che ci motiva ad esplorare la vita oltre i nostri bisogni di base. Senza i desideri e gli orizzonti forse usciremmo in barca solo per procacciarci il cibo o fuggire un pericolo.

Senza sogni saremmo lucertole. Questo beneficio del sogno è particolarmente curioso perché non richiede che il sogno venga realizzato. Si tratta di un moto dinamico dell’essere umano che prescinde dal risultato, quello che conta è viaggiare verso un desiderio e non raggiungerlo.

Ne consegue che anche i sogni mai realizzati hanno lo stesso valore di quelli che giungono al termine; contribuiscono a scrivere un romanzo esistenziale dai ricchi ingredienti: la capacità di non temere la sofferenza, di fronteggiare la durezza della realtà, di valicare con coraggio gli ostacoli in nome di un orizzonte liberamente scelto.

Infine, per alcune persone, il sogno può rappresentare una protezione e una fuga da contesti infantili caotici e dolorosi. Il sogno può diventare un elemento organizzatore di un progetto esistenziale che protegge dal caos e aiuta a non essere sopraffatti dal dolore. Un potente alleato che abbracciamo con coraggio nel mare in tempesta e che possiamo salutare con malinconia quando la riva ci offre nuove terre da esplorare.

PIANO DEL SOGNO: PARTE 1 – PARTE 2 – PARTE 3 – PARTE 4

 

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Gabriele Caselli
Gabriele Caselli

Direttore scientifico Gruppo Studi Cognitivi, Professore di Psicologia Clinica presso la Sigmund Freud University di Milano e Vienna

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Sandra Sassaroli
Sandra Sassaroli

Presidente Gruppo Studi Cognitivi, Direttore del Dipartimento di Psicologia e Professore Onorario presso la Sigmund Freud University di Milano e Vienna

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