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The Big Bang Theory – Analisi psicologica di Sheldon e compagni

The big bang theory, serie tv: quattro personalità con tratti patologici e una riabilitatrice sociale: un profilo psicologico dei personaggi di una sitcom.

Di Francesca Soresi

Pubblicato il 28 Ott. 2013

Aggiornato il 19 Dic. 2013 09:51

 

The-big-bang-theory . - Immagine 504e274b02733The big bang theory è una sitcom nata in America nel 2007, in Italia arriva nel 2008, e racconta la vita di quattro scienziati.

Quattro personalità con tratti patologici e una riabilitatrice sociale: un profilo psicologico dei personaggi di una sitcom.

Howard Wolowitz, Raj Koothrappali, Leonard Hofstadter e Sheldon Cooper operano in quattro campi diversi: ingegneria aerospaziale, astrofisica, fisica sperimentale e fisica teorica. La loro amicizia si fonda su due aspetti principali: grande intelligenza e completa inadeguatezza nelle relazioni sociali.

La loro quotidianità viene stravolta quando arriva una nuova vicina di casa, Penny, una ragazza che sogna di diventare attrice e dalla vita sociale “movimentata”.

Oltre ad essere una simpatica commedia, ha anche un interessante risvolto psicologico rappresentato dalle personalità dei quattro protagonisti maschili. Come tratto comune i ragazzi hanno la difficoltà di instaurare rapporti interpersonali soddisfacenti, caratteristica che si struttura in personalità diverse. Abbiamo l’ossessivo-compulsivo a tratti narcisista, Sheldon, che si trova spesso “incastrato” in routine, faticose per lui e soprattutto per i suoi amici: guardare la televisione mentre fa colazione sempre con lo stesso cibo alla stessa ora e seduto nello stesso punto del divano. Segue pedissequamente le regole sociali insegnate dalla madre, ad esempio offrire una bevanda calda a chi sta male. Interessante è lo smarrimento, espresso benissimo dall’attore, che colpisce Sheldon quando, per un motivo qualsiasi, non riesce a portare termine una delle sue routine. Tale smarrimento è dovuto all’incapacità di trovare un’alternativa e Sheldon si trova come in un video bloccato in pausa. Viene descritto molto bene il contrasto tra l’impareggiabile problem solving in abito scientifico e l’assenza di strategie alternative in ambito sociale: nella fisica teorica Sheldon riesce a controllare tutto, anche le variabili, ma nella vita sociale questo è impossibile e Sheldon ci prova, a volte con successo ma nella maggior parte dei casi fallendo, usando regole sociali rigide e inflessibili. Il vantaggio per lui è forse la completa mancanza di empatia e di lettura delle proprie emozioni, questo gli consente di sopravvivere ai fallimenti, senza essere oppresso dal senso colpa di aver recato un danno agli altri. Ma nello stesso tempo gli impedisce di “leggere tra le righe” a tal punto da non riuscire, in molti casi, a capire il sarcasmo e l’ironia.

Come scienziato Sheldon è un narcisista incallito: intollerante alle critiche e con un elevato senso di grandiosità. Questo aspetto, che spesso può scatenare emozioni di intolleranza, viene mitigato dall’inettitudine che rende il personaggio insicuro e indifeso.

Leonard Hofstadter presenta tratti legati al disturbo d’ansia. Risulta essere il personaggio che meglio si adatta alle situazioni: sembra fare propri gli scopi degli altri (accetta sempre tutto immediatamente, solo dopo aver accettato mostra un atteggiamento critico). Questo potrebbe far pensare ad una personalità dipendente che ha difficoltà nel capire quali siano i propri scopi. Leonard, a differenza di Sheldon, ha infatti grandi capacità di empatia e adatta il proprio comportamento a quello che pensa vogliano gli altri da lui. Vive con Sheldon e accetta tutte le sue bizzarrie e le regole stravaganti (come il contratto tra coinquilini). In linea con una personalità dipendente, si sintonizza sulle esigenze ed aspettative degli altri, provocando una soddisfazione narcisistica. Sarà forse per questo motivo che è il migliore amico di Sheldon?!

Poi c’è Raj Koothrappali, affetto da mutismo selettivo: è incapace di parlare con le donne. Fobia per le donne che impara a gestire con l’uso di alcool, che lo trasforma in un seduttore affascinante. Quadro adattabile a una personalità evitante, che supera la paura del giudizio con l’uso di sostanze entrando in uno stato di rivalsa narcisistica, come se fosse padrone di sé e della situazione, con il risultato di sembrare ancora più ridicolo e inadeguato. Fa riflettere sul fatto che l’alcool non funziona granché, e sarebbe più funzionale un’altra soluzione.

Howard Wolowitz tenta di essere seducente e provocante, tenta di usare l’aspetto fisico per attirare l’attenzione delle donne che incontra. I suoi, però, rimangono tentativi per numerose puntate fino a quando finalmente qualcosa cambia. La sua crescita è, infatti, contraddistinta dal passaggio da un rapporto simbiotico con una madre autoritaria, ad una vita di coppia con una compagna autoritaria tanto quanto, se non di più, della madre. Queste caratteristiche potrebbero nascondere una personalità istrionica.

E infine abbiamo Penny, che con molta pazienza si prende cura di Sheldon, esorta Raj nell’affrontare la sua fobia, trova una compagna per Howard e si innamora del preoccupato Leonard. La sua funzione riabilitatrice consiste nel mostrare ai quattro ragazzi il “come si fa” nelle relazioni sociali. E con il procedere delle serie, sembra che i quattro scienziati imparino qualcosa e si applichino per il cambiamento.

L’utilità di guardare The big bang theory?! Consente di osservare le difficoltà legate alle differenti personalità, che nel telefilm vengono descritte come “stranezze” che limitano la quotidianità dei personaggi, ma che li rendono anche unici e amabili.

Stimola il pensiero critico rispetto a queste “stranezze” e nello stesso tempo le esorcizza: in fin dei conti i personaggi saranno patologici ma ci piacciono e ci divertono!

Si può instaurare nello spettatore un processo di problem solving che parte dal riconoscere nella propria vita quotidiana le stranezze viste in tv, fino a stimolare la ricerca di soluzioni utili, soprattutto comportamentali.

In fondo forse ciascuno di noi può imparare qualcosa da Penny!

 

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Francesca Soresi
Francesca Soresi

Psicologa, Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale a San Donato Milanese (MI)

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