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Brillanti, sexy, indipendenti e orgogliose: ecco Cougar Town!

La serie tv Cougar Town ci fa riflettere su un fenomeno-tendenza degli ultimi anni: le cougar women, o donne puma.

Di Simona Meroni

Pubblicato il 01 Giu. 2012

Aggiornato il 02 Ago. 2012 11:03

 

Cougar Town - Locandina cinematografica. - Immagine: Proprietà di ABC Studios.
Cougar Town - Locandina cinematografica. - Immagine: Proprietà di ABC Studios.

Molto spesso la televisione ci aiuta a rappresentare e comprendere fenomeni sociali complessi, rendendoli semplici e accessibili anche al grande pubblico. Non fa eccezione il telefilm Cougar Town, in onda sul canale americano ABC da Settembre 2009 e trasmesso in Italia a Febbraio 2010 (FoxLife) e maggio 2011 (Canale5).

La protagonista, Jules, è un’avvenente quarantenne da poco divorziata, madre di un ragazzo di 17 anni, che decide di rimettersi in gioco sentimentalmente con uomini più giovani, imbarcandosi in un viaggio alla scoperta di se stessa. Il telefilm ha un taglio leggero e comico, presentando tutte le fragilità di Jules, ma anche la sua forza d’animo.

Il titolo della serie tv ci consente di riflettere su un fenomeno sociale che sembra essere di tendenza negli ultimi anni, stando anche alle riviste di moda e di costume: le cougar women, o donne puma.

Secondo la definizione comune, le cougar sono donne sulla quarantina (o oltre) che scelgono di uscire con uomini decisamente più giovani. Se volessimo trovare “un’icona”, potremmo pensare a Demi Moore e Ashton Kutcher,15 anni di differenza; o ad Amanda Lear e Manuel Casella.

Generalmente, le donne-puma – come Jules nel telefilm – sono economicamente indipendenti, spesso in carriera e con una o più relazioni importanti chiuse alle spalle (tendenzialmente un matrimonio). Si rappresentano come donne impegnate, piene di interessi, attente alla loro forma fisica, alla ricerca dunque di una relazione che possa regalare emozioni e non necessariamente un legame duraturo.

Credo siano molto interessanti gli aggettivi che Linda Franklin, autrice del best seller Don’t ever call me Ma’am – The Real Cougar Guidebook for a life over 40 e fondatrice della community The real cougar woman utilizza per descrivere se stessa e le proprie affiliate, tutte donne-puma: smart, sexy, indipendent and proud, (ossia brillanti, sexy, indipendenti e orgogliose). La definizione più completa, invece è la seguente: una donna puma compie scelte non per dovere o per obbligo, ma solo a partire dalla consapevolezza di ciò che è meglio per lei. E’ sempre in crescita e il cambiamento non la spaventa. Capisce quanto sia importante vivere ogni giorno in maniera positiva.

Amica? Nemica! - Immagine: 2011-2012 © Costanza Prinetti.
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Definizioni che aiutano forse ad arricchire il mondo delle cougar e ad allargare anche i nostri orizzonti, evitando il rischio di etichettarle esclusivamente come “cacciatrici di uomini più giovani”.

Il fenomeno delle cougar sembra piuttosto sentito – a quanto pare – negli Stati Uniti, dove sono nati anche diversi siti internet che favoriscono gli incontri tra donne mature e uomini più giovani (CougarLife, per citare forse il più famoso).

Il cambiamento della società, e dei legami che la regolano, ha portato – come più volte sottolineato, anche in altri articoli – a mutamenti profondi: assistiamo dunque anche ad un ribaltamento di ruoli. Se prima, infatti, la definizione di predatore o cacciatore era riservata esclusivamente all’uomo, con l’affacciarsi sulla scena delle cougar la situazione si è equiparata o, addirittura, ribaltata.

Ciò che credo sia importante, però, per non banalizzare il discorso e per non rischiare di renderlo uno stereotipo, è il senso di rivincita e di riscatto che sembra accomunare i molti siti “dedicati” alle donne over 40, che si sentono sufficientemente sicure di sé da scegliere un compagno più giovane, senza timore di incorrere in pregiudizi, non per sentirsi loro stesse più giovani, ma forse per valorizzare proprio la femminilità acquisita e maturata lungo gli anni. Il boy-toy (o ragazzo giocattolo), come spesso viene definito il compagno anagraficamente più giovane, perde forse sotto questa luce l’aspetto di oggetto o strumento, per acquisire il valore di compagno di avventura.

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Potremmo forse pensare alle cougar come delle dissidenti rispetto al modello femminile che ultimamente viene proposto, soprattutto dai media. Al di là dell’accompagnarsi ad un ragazzo più giovane – aspetto che fa certamente parte della definizione, ma che non la esaurisce – le donne cougar cercano di portare in primo piano l’indipendenza, la volontà, la capacità di affrontare le sfide che ogni donna ha dentro di sé. In questo modo, e sotto questa luce, potrebbero essere un modello alternativo alla donna piacente a tutti i costi, un po’ bambola, alla ricerca di una gioventù passata. Bisognerebbe capire quanto l’orgoglio per la propria età e l’accettazione dei propri limiti e delle proprie capacità siano effettivi all’interno del “movimento cougar” e, quanto, magari, non sia ancora l’ennesimo adattamento ad una società che vuole i propri componenti assolutamente sempre perfetti.

 

 

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