expand_lessAPRI WIDGET

Amore e Psiche, la dimensione corporea in psicoterapia (2018) e il salto dalla mente al corpo in ambito psicoterapeutico – Recensione del libro

Il saggio 'Amore e Psiche, la dimensione corporea in psicoterapia' raccoglie in un unico volume gli interventi sul tema del corpo e della sua considerazione in termini clinici e teorici secondo i vari approcci psicoterapeutici, discusso al VII Congresso della Federazione Italiana delle Associazioni di Psicoterapia

Di Enrica Gaetano

Pubblicato il 17 Set. 2018

Amore e Psiche, la dimensione corporea in psicoterapia è un libro di notevole interesse per coloro che appartengono al settore in quanto favorisce la nascita di numerose riflessioni sul tema del corpo mettendo a disposizione un’enorme varietà di approcci, teorie, interventi e riflessioni su questo tema.

 

Il saggio “Amore e Psiche, la dimensione corporea in psicoterapia a cura di Maria Luisa Manca nasce con l’intento di raccogliere un unico volume gli interventi circa il tema del corpo e della sua considerazione in termini clinici e teorici secondo i vari approcci psicoterapeutici, tema discusso in occasione del VII Congresso della Federazione Italiana delle Associazioni di Psicoterapia (Fiap), tenutosi ad Ischia dal 6 al 9 Ottobre 2016 e che ha visto la partecipazione di più di 700 psicoterapeuti.

Ogni approccio dalle neuroscienze, alla psicoterapia ad orientamento bioenergetico passando per la psicodinamica, la psicoanalisi, la filosofia, la psico-neuro-immunologia, la psicosomatica, l’infant research è stato considerato e sviscerato per affrontare un contenuto così complesso come quello della corporeità, della consapevolezza corporea: come si sviluppa, di cosa ha bisogno il bambino per integrare il suo essere mente psicologica e corpo per entrare in relazione con l’Altro, quali sono gli effetti della psicopatologia sul corpo, “abbattendo”, finalmente, dopo decenni quella divisione mente- corpo, grazie anche ai recentissimi avanzamenti delle neuroscienze e della neurofisiologia.

Alcuni contributi importanti

“Amore e Psiche, la dimensione corporea in psicoterapia” offre una rassegna precisa e sistematica della ricchissima conversazione interdisciplinare che ha visto tra gli altri l’intervento di Massimo Biondi con una dissertazione sulla nascita e sull’evoluzione della Psicosomatica, la diffusione cioè dell’idea che la malattia somatica possa essere compresa e spiegata alla luce di un modello psicologico, sottolineando il rapporto tra stressemozioni-malattia, cercando di approfondire in che misura e quali siano i fattori emotivi-psicologici che possono avere un ruolo significativo nella patogenesi, nel decorso e nella risposta alle cure di una specifica patologia e che infine anche l’intervento psicoterapeutico possa avere un correlato neurobiologico e immunitario.

In aggiunta è presente la riflessione di Rosario Montirosso, sulla costruzione nel bambino piccolo dei cosiddetti “saperi impliciti” che gli consentirebbero nel tempo di comprendere i propri e gli altrui stati mentali, riconoscere gli effetti del suo comportamento e sviluppare capacità di mentalizzazione secondo la definizione classica di Fonagy.

A questo proposito, è particolarmente interessante citare l’intervento di Patrizia Moselli circa il concetto di sessualità e “sfogo orgasmico”. I saperi impliciti, approfonditi nel dettaglio da Montirosso, costruiti nel corso dell’infanzia all’interno di una sentita appartenenza dal bambino all’interno della relazione diadica madre-bambino e di uno stile di attaccamento sicuro, consentirebbe poi al bambino nel corso della sua maturazione la possibilità di sperimentare, esperire ed esprimere con sicurezza, senza alcun tipo di giudizio o disagio, il suo essere anche corpo che sente, prova piacere, gioca e costruisce relazioni di tipo affettivo e sessuale. In particolare si sottolinea come sia l’esperienza del proprio corpo a favorire la nascita di relazioni e sentimenti verso se stessi e verso altri partner a cui si riesce ad essere intimamente legati e connessi.

L’esplorazione fin da bambini dell’esperienza sessuale, affettiva, fatta di tenerezza e amore consentirebbe la costruzione di relazioni interpersonali stabili e pregnanti di significato, diversamente dall’esperienza di molti pazienti che in diverse occasioni vivono delle relazioni affettive vuote e una sessualità a volte medicalizzata, abusata o compulsiva fatta con l’unico scopo di sfogare il proprio piacere sessuale, causa di deficit relazionali o traumi vissuti durante l’infanzia, sessualità che deve essere riconosciuta, accolta e “curata” all’interno della relazione nel setting terapeutico.

Altro punto interessante posto all’attenzione del convegno è il tema del corpo violato, violentato e abusato, ferito tramite cutting per affievolire la sofferenza psicologica e sentire il proprio corpo preso da torpore attraverso il dolore, dissociato come ampiamente spiegato nell’intervento di Lorenzo Cinioni.

Perchè è importante considerare il corpo in psicoterapia?

Concetto molto delicato quello del corpo e a mio parere imprescindibile all’interno di un contesto terapeutico, clinico e di diagnosi: non possiamo più fare l’errore di scindere la dimensione psicologica dalla dimensione corporea, perché anche il corpo, tramite le sue modalità ci segnala una sofferenza, un disagio, un stato di benessere, anche perché gli interventi psicoterapici di ultima generazione si stanno muovendo nella direzione del corpo e dell’autoconsapevolezza corporea per “guarire” la mente come la Mindfulness, l’utilizzo di metafore fino alle tecniche della psicoterapia sensomotoria.

Considerazioni finali sul volume “Amore e Psiche, la dimensione corporea in psicoterapia”

Il presente saggio è di notevole interesse per coloro che appartengono al settore in quanto favorisce la nascita di numerose riflessioni sul tema del corpo mettendo a disposizione una enorme varietà di approcci, teorie, interventi e riflessioni su questo tema.

Si potrebbe quasi considerare un piccolo manuale da consultare per desiderio personale o per osservare una problematica da un’ottica diversa, non consueta o che solitamente, anche per formazione personale, non prenderemmo in considerazione.

Piacevole nella lettura, nonostante alcuni modelli espressi nel saggio avrebbero bisogno di un aggiornamento; poco infatti si fa riferimento alle recenti evidenze sia in campo tecnologico che scientifico in grado di approfondire e indagare la relazione mente- corpo in un modo innovativo anche all’interno di un setting psicoterapeutico.

Si parla di:
Categorie
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Manca, L. M. (2018). Amore e Psiche, la dimensione corporea in psicoterapia. Alpes Editore
CONSIGLIATO DALLA REDAZIONE
La psicoterapia come percorso di rinascita. Il racconto di una paziente
Lettera aperta al mio corpo. Finalmente ti voglio bene.

E. I. è una donna di quasi 40 anni ma ha iniziato a controllare ossessivamente il suo corpo prima ancora di compierne 20 quando ha deciso di liberarsi di quei chili di troppo che immaginava fossero alla base della sua percezione di inadeguatezza.
 È lei stessa a raccontare dopo 3 anni di psicoterapia ciò che è cambiato.

ARTICOLI CORRELATI
Le epidemie psichiatriche: il caso Koro

La sindrome di Koro è una distorsione dell’immagine corporea dei genitali maschili che risulta fortemente legata alla cultura di appartenenza

Body positivity o body neutrality - L'Immagine corporea nei social network
Body positivity o body neutrality: un dilemma “apparente”?

I contenuti promossi dalla body positivity, focalizzandosi in ogni caso sull’apparenza estetica, potrebbero incrementare l'oggettivazione corporea. Si può promuovere allora un atteggiamento di body neutrality o body compassion?

WordPress Ads
cancel