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La gestione dell’ansia nelle relazioni sentimentali

Le coppie possono aiutarsi reciprocamente nei momenti di difficoltà, inclusi i periodi di ansia. Quali dinamiche si instaurano?

Di Fiamma Fenili

Pubblicato il 11 Mar. 2024

Definire il concetto di ansia

L’ansia indica una preoccupazione eccessiva e il timore di conseguenze negative in situazioni di incertezza. Si manifesta comunemente sia a livello mentale, con preoccupazione costante, rimuginio e stress, sia a livello fisico con, ad esempio,  aumento di sudorazione, iperventilazione e incremento della frequenza cardiaca. Le persone affette da ansia spesso cercano di evitare queste spiacevoli sensazioni sia a livello mentale che fisico evitando le situazioni che provocano ansia.

Esistono varie tipologie di ansia, un esempio è l’ansia sociale, nella quale la persona che ne soffre può cercare di evitare le varie sensazioni di angoscia evitando feste o eventi sociali che le scatenano. Sebbene l’evitamento di situazioni ansiogene possa aiutare temporaneamente a schivare l’ansia, questo rafforza nella persona l’idea che gli eventi sociali siano effettivamente stressanti o negativi. 

A lungo termine quindi l’evitamento comporta il rafforzamento delle convinzioni negative che portano all’ansia.

Il trattamento dell’ansia

Il trattamento principale per l’ansia è la terapia di esposizione, condotta da professionisti della salute mentale qualificati, i quali assistono le persone ansiose nell’affrontare le proprie paure. Affrontando direttamente le proprie paure, gli individui possono disconfermare gli scenari più temuti. Ad esempio, un terapeuta potrebbe guidare un individuo con ansia sociale verso la partecipazione ad eventi sociali controllati, offrendo così l’opportunità di smentire le proprie paure. Man mano che questi individui si espongono maggiormente a tali situazioni, si rendono conto che le loro paure più intense tendono a non avverarsi, contribuendo gradualmente alla riduzione dell’ansia.

Il sostegno in una relazione nel caso di ansia

Quando la propria persona amata sta male, è normale sentire il dolore che essa prova, il che può rendere più difficile non farsi influenzare dalla sua sofferenza. Saremo naturalmente portati ad aiutarla, come se fosse un impulso a fare il possibile per farlo stare meglio. 

Noi esseri umani siamo una specie sociale e, sebbene sia importante coltivare modi per gestire efficacemente le nostre emozioni, influenzeremo inevitabilmente le emozioni degli altri e, a nostra volta, ne saremo influenzati. 

Solitamente, questo desiderio di aiutare il proprio partner è sano. Le coppie possono aiutarsi reciprocamente a esplorare le proprie emozioni e fornire un senso di sicurezza.

Quando il sostegno non è più un sostegno

Il forte desiderio di aiutare può paradossalmente portare ad alimentare l’ansia del partner e a danneggiare la relazione. Il sostegno quindi in certe situazioni smette di essere un vero sostegno. 

Le ricerche (Zaider et al., 2010) hanno dimostrato che essere un partner non ansioso in una relazione con una persona ansiosa può rivelarsi impegnativo. Individui non ansiosi spesso si trovano a compiere sforzi enormi per assecondare l’ansia del partner, mettendo in atto comportamenti che lo aiutano a evitare pensieri, sentimenti o situazioni che provocano ansia. Nonostante questi comportamenti siano messi in atto con la buona intenzione di aiutare il partner ansioso, paradossalmente possono finire per incoraggiare ulteriormente l’evitamento del partner e giocare un ruolo nel mantenimento dell’ansia.

Per interrompere questi schemi disfunzionali è necessario per prima cosa comprenderli. 

Riconoscere le forme più comuni di assecondamento dell’ansia

Assunzione di responsabilità

Consiste nel farsi carico delle responsabilità che mettono in difficoltà il proprio partner, come fare prenotazioni al suo posto o assumere comportamenti per rassicurare il partner, come accettare ripetutamente di controllare se la porta del garage è chiusa.

Pianificazione per evitare i potenziali fattori scatenanti

Un esempio potrebbe essere quello di scegliere di evitare i fattori scatenanti dell’ansia per il proprio partner, come ad esempio evitare di cenare in ristoranti affollati. Queste tipologie di comportamenti possono incoraggiare l’ansia del partner, perché impediscono di esporsi alle situazioni ansiogene e di abituarsi ad esse.

Rassicurarlo e convalidarlo costantemente

Dal momento che le persone ansiose cercano ripetutamente di essere rassicurate dagli altri su ciò che più le preoccupa, è normale che il partner lo faccia. Rassicurarle può farle sembrare meno stressati sul momento, ma a lungo andare, potrebbe impedire loro di sviluppare le competenze necessarie per sentirsi sicuri di se stesse.

Come supportare efficacemente il partner nel caso di ansia

Invece di assumersi le responsabilità del proprio partner per evitare che provi ansia, è consigliabile incoraggiarlo a trovare modi sani per affrontare il suo disagio, magari ricordandogli che in passato è stato in grado di superare le varie sfide, e dicendogli che credete che sarà in grado di farcela da solo. 

Un’altra modalità per offrire sostegno potrebbe essere quella di immedesimarsi nel dolore dell’altro senza però farsi carico dei suoi compiti. Ci si può immedesimare dando al proprio partner un sostegno verbale o non verbale ricordandogli che vi preoccupate per lui e che vi dispiace che stia attraversando questo momento, senza però assumersi le sue responsabilità e senza trovare altri modi per evitare le situazioni che gli provocano ansia.

Infine, se c’è il sospetto che il proprio partner soffra di un disturbo d’ansia, è consigliabile aiutarlo incoraggiandolo a rivolgersi a un terapeuta. Il sostegno emotivo è il massimo che si può fare come partner. Un professionista della salute mentale spesso dispone di strumenti specifici che possono aiutare a trattare l’ansia cronica sottostante.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Saxbe, D. (2024, February 14). Accommodating anxiety in romantic relationships. Psychology Today. 
  • Zaider TI, Heimberg RG, Iida M. Anxiety disorders and intimate relationships: a study of daily processes in couples. J Abnorm Psychol. 2010 Feb;119(1):163-73. doi: 10.1037/a0018473. PMID: 20141253; PMCID: PMC5177451.
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