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BDSM

Esplora il BDSM dal punto di vista psicologico: significato, pratiche e dinamiche relazionali

Sezione a cura di Anna Boccaccio

Aggiornato il 21 nov. 2024

Che cosa si intende per BDSM?

BDSM è un termine ombrello che racchiude una varietà di comportamenti atipici piacevoli o eccitanti che contemplano giochi di ruolo fisici, psicologici e sessuali tra adulti consenzienti, basati su dinamiche di potere, sottomissione, schiavitù fisica, sul procurare o ricevere dolore e sensazioni fisiche (De Neef et al., 2019). Si tratta di pratiche e comportamenti definiti anche con il termine “kink” (nodo, in inglese), che possono sovrapporsi alla sessualità, o non essere sinonimi di sesso (Williams, Sprott, 2022).

Letteralmente, BDSM è un acronimo sovrapposto delle seguenti parole (Andrieu et al., 2019):

  • Bondage, dall’inglese “schiavitù”, si riferisce alla limitazione della propria libertà di movimento attraverso mezzi di contenzione come corde e manette, accettando che il partner faccia ciò che desidera;
  • Disciplina e Dominio, rispettivamente esercizio del controllo sul partner sottomesso e dimostrazione di autorità su questi mediante precise regole;
  • Sottomissione e Sadismo, il primo termine indica il lasciarsi guidare dalle azioni e dai desideri del partner dominante, mentre il secondo implica la sperimentazione del piacere procurando sensazioni estreme all’altro (come dolore, caldo o freddo);
  • Masochismo, riguarda la sperimentazione del proprio piacere per mezzo del dolore (ad esempio, ricevere frustate o schiaffi in alcune parti del corpo).

Storicamente, pratiche e interessi di questo tipo erano sinonimo di patologia mentale, ma il crescente interesse della ricerca verso i fattori psicologici e biologici che guidano gli individui verso il BDSM, nonché la distinzione tra parafilie e disturbi parafilici proposta dall’American Psychiatric Association, hanno contribuito a depatologizzare il sesso non convenzionale (Andrieu et al., 2019). Il BDSM non è più considerato come un insieme di comportamenti devianti, ma raggruppa comportamenti più comuni di quanto pensiamo.

In uno studio condotto a livello nazionale in Belgio, tra il 40% e il 70% dei partecipanti ha riportato di aver sviluppato almeno una fantasia relativa al BDSM, mentre il 12,5% esegue regolarmente un’attività sessuale non convenzionale, kinky per l’appunto (Holvoet et al., 2017). 

Le persone che praticano il BDSM possono prendere parte a scene quando “giocano” insieme, identificandosi nel ruolo di dominante, attivo, padrone o sadico. Coloro che assumono ruoli più passivi possono identificarsi come sottomessi, sub, passivi, masochisti, ragazzi e ragazze o schiavi. Alcune persone possono cambiare ruolo durante il gioco, le cosiddette switch.

Principi del BDSM

Che lo si consideri un insieme di pratiche, uno stile di vita o una subcultura, il BDSM si basa su tre principi cardine, riassumibili nell’acronimo SSC, ovvero Sicuro, Sano e Consensuale:

  • Sicuro significa che vengono adottate misure per prevenire possibili rischi per la salute di entrambi i partner, ad esempio le cosiddette parole di sicurezza, come vedremo più avanti;
  • Sano si riferisce al principio di infliggere dolore senza arrecare danno all’altro, muovendosi in una serie di scenari erotici con regole e confini ben strutturati. Una regola potrebbe essere evitare di intraprendere pratiche BDSM se si è ubriachi o sotto l’effetto di sostanze;
  • Consensuale indica la necessità di ottenere il pieno consenso di tutte le parti coinvolte prima di intraprendere una pratica kinky.

Prima di avviare il gioco di ruolo, le persone coinvolte si impegnano in meticolose negoziazioni, in cui vengono spiegati e concordati confini, limiti e sensibilità reciproche. A causa della natura intensa di alcune scene di BDSM, è possibile concordare alcune parole di sicurezza, che ognuno dei partner potrà pronunciare per interrompere (o rallentare) la pratica in caso di pericolo o di disagio.

Pratiche nello spettro del BDSM

Il gioco del BDSM è visto sia come precursore o parte di un rapporto sessuale, che come attività fine a se stessa (Weinberg et al., 1984; Newmahr, 2010). Al suo interno, i ruoli possono cambiare, coinvolgendo anche più parti, ma la dinamica di potere rappresenta in ogni caso la sua essenza (De Neef et al., 2019). Tale dinamica di potere può tradursi in un’ampia gamma di possibilità di gioco di ruolo, tra cui:  

  • rituali specifici, come inginocchiarsi, usare un titolo o appellativo per rivolgersi al partner
  • umiliazione (ad esempio, umiliazioni verbali e imbavagliamenti)
  • restrizione del movimento tramite bondage (catene, corde e lacci) o privazione sensoriale con bende
  • gioco del dolore (inclusi sculacciate, bastonate, uso di mollette)
  • uso di toys 
  • percosse
  • gioco del respiro 
  • gioco che coinvolge fluidi corporei. 

Questa varietà suggerisce la presenza di profili di interesse eterogenei all’interno della comunità BDSM.

Fattori psicologici correlati al BDSM

Esiste uno stigma sociale diffuso che circonda il BDSM e la sessualità kinky, basato su alcuni atteggiamenti e false credenze che possiamo semplificare come segue (Yost, 2010): 

  • il BDSM è socialmente e moralmente sbagliato 
  • il BDSM è sinonimo di violenza non consensuale 
  • intolleranza verso chi lo pratica 
  • le dinamiche di dominio e sottomissione possono estendersi alle relazioni della vita quotidiana. 

Numerose prove empiriche hanno cercato di arginare lo stigma verso la comunità BDSM, esplorando i fattori psicologici alla base dell’interesse per tali pratiche.

In un campione proveniente dall’Australia, non è stata evidenziata alcuna correlazione tra BDSM e difficoltà sessuali o disagio psicologico: al contrario, i partecipanti presentavano un disagio psicologico significativamente inferiore rispetto al gruppo di controllo non BDSM (Richters et al, 2008). Non solo: un ulteriore studio ha intervistato 771 praticanti di BDSM e 518 non praticanti, per verificare se i comportamenti kinky costituissero un meccanismo di difesa disadattivo rispetto a esperienze traumatiche precoci (Ten Brink et al., 2021). I risultati? Nessuna correlazione evidente tra trauma infantile e insorgenza di interesse per le pratiche BDSM

La stessa ricerca ha inoltre rilevato che i praticanti BDSM presentano uno stile di attaccamento più sicuro rispetto alla popolazione generale, in grado di favorire la creazione di legami emotivamente intimi con gli altri e di sentirsi a loro agio in una relazione di interdipendenza. Una possibile spiegazione per tali risultati riguarda il fatto che la fiducia reciproca rappresenta una componente essenziale nei rapporti kinky, e lo scambio di fiducia è generalmente più facile per gli individui con attaccamento sicuro.

Impulsività, ricerca del brivido (sensation seeking) e desiderio di novità sono ulteriori fattori risultati associati all’interesse per il BDSM: in generale, sono stati riscontrati livelli più alti di ricerca di emozioni forti nei praticanti BDSM, in particolare in coloro che si identificano nel ruolo di sottomessi (Schuerwegen et al., 2021).

Ulteriori ricerche potranno fare luce sui meccanismi psicologici alla base dello spettro del BDSM e della sessualità kinky, arginando lo stigma sociale che ancora avvolge questo gruppo.

Bibliografia

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