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L’impingement, ovvero l’impatto dei traumi sulla narrazione del sé secondo Russell Meares

L'articolo esplora il pensiero di Russel Meares sull’impingement, ovvero l’impatto delle esperienze traumatiche sulla narrazione del sé.

Di Mario Valente

Pubblicato il 01 Feb. 2024

Le ripercussioni delle esperienze traumatiche

In un’epoca in cui il trauma emerge come un tema centrale nella ricerca psicologica e nella pratica clinica, la capacità di un individuo di narrare la propria storia appare un aspetto fondamentale. 

Poter narrare appare centrale per l’identità e il benessere emotivo; tuttavia, quando il trauma invade questa narrazione, può alterare profondamente la percezione di sé e la continuità della vita personale.

L’articolo esplora il pensiero di Russell Meares e si immerge in questo intricato intreccio tra memoria episodica, trauma e costruzione della narrazione personale, offrendo spunti fondamentali per comprendere e affrontare le ripercussioni psicologiche del trauma. Il presente articolo, dunque, si propone di esplorare e sintetizzare i concetti chiave presentati da Meares, delineando come la memoria episodica e il gioco simbolico nell’infanzia contribuiscano alla formazione del sé e come il trauma possa interrompere questo processo.

L’impingement, la Narrativa del Sé e la Memoria Episodica

Il Concetto di Narrativa del Sé

La narrativa del sé è un costrutto psicologico che rappresenta il modo in cui individuiamo e raccontiamo la storia della nostra vita. Non è semplicemente un insieme di eventi cronologici, ma piuttosto una costruzione dinamica e soggettiva che dà senso e coerenza alla nostra esperienza personale. Questa narrazione è in continuo sviluppo, modellata dalle nostre interazioni, esperienze e dalla nostra interpretazione interna.

Ruolo della Memoria Episodica

La memoria episodica gioca un ruolo cruciale in questo processo. È il tipo di memoria che ci permette di ricordare eventi specifici della nostra vita, situati in un contesto temporale e spaziale definito. Questi ricordi sono ricchi di dettagli sensoriali ed emotivi, che li rendono vividi e personalmente significativi. La memoria episodica non si limita a immagazzinare dati grezzi; piuttosto, integra questi dati in una struttura narrativa che aiuta a definire chi siamo. 

Interazione tra Memoria e Identità

La memoria episodica è intrinsecamente legata al nostro senso di identità. Ogni ricordo episodico contribuisce a formare la trama della nostra storia personale. Questi ricordi non sono statici; vengono reinterpretati e rielaborati nel tempo, influenzando e modificando la nostra percezione di noi stessi. La nostra narrativa del sé è quindi un prodotto di questo dialogo continuo tra i ricordi del passato e la nostra comprensione presente. 

Impatto del Trauma sulla Memoria Episodica

Quando si verificano eventi traumatici, la memoria episodica può essere alterata. Il trauma può influenzare il modo in cui memorizziamo e recuperiamo i ricordi. In alcuni casi, i ricordi traumatici possono essere dissociati o distorcersi, il che può portare a una narrazione del sé frammentata o incoerente. Al contrario, alcuni ricordi traumatici possono assumere un ruolo eccessivamente dominante nella nostra storia personale, oscurando altri aspetti della nostra vita e identità.

Rielaborazione Terapeutica della Narrativa

In contesti terapeutici, può essere importante lavorare sulla rielaborazione dei ricordi traumatici e sulla loro integrazione in una narrativa del sé più coerente e salutare. Questo può aiutare gli individui a ricostruire un senso di identità più stabile e positivo, riducendo l’impatto del trauma sulla loro percezione di sé.

La relazione tra la memoria episodica e la narrativa del sé è fondamentale per la nostra comprensione di chi siamo. La capacità di integrare i ricordi, sia piacevoli che dolorosi, in una narrazione coerente del sé è cruciale per il benessere psicologico e l’identità personale.

L’impatto del Trauma sullo Sviluppo del Sé

La Natura del Trauma e il Sé

Il trauma è un’esperienza o una serie di esperienze che possono sovraccaricare la capacità di un individuo di elaborare e integrare gli eventi vissuti. Questi eventi traumatici possono alterare profondamente il senso di sé di una persona, influenzando la sua autopercezione e la narrazione della propria vita.

Disfunzioni nella Narrativa del Sé a seguito del Trauma

Quando si verifica un trauma, la capacità di formare una narrazione coerente e continua del sé può essere compromessa. I ricordi traumatici possono diventare frammentari, disconnessi o troppo intensi. Questa interruzione nel processo di narrazione può portare a un senso di sé frammentato o alterato. Le persone possono lottare con un’identità incoerente, dove alcuni aspetti della loro storia personale sono oscurati o distorti dai ricordi traumatici.

Effetti dei Traumi sui Sistemi di Memoria

Il trauma può influenzare diversi sistemi di memoria. Mentre la memoria episodica è direttamente coinvolta nel ricordare gli eventi specifici, il trauma può anche influenzare la memoria semantica – la nostra conoscenza dei fatti e dei concetti generali, incluso il nostro concetto di noi stessi. In alcuni casi, le informazioni traumatiche possono essere immagazzinate in modo tale che la persona non sia pienamente consapevole delle loro origini, ma queste informazioni continuano a influenzare negativamente l’autopercezione e l’autostima.

Risposta Emotiva e Cognitiva al Trauma

La risposta emotiva e cognitiva al trauma è complessa. Gli impingement traumatici possono suscitare intense emozioni negative come paura, vergogna o colpa. Queste emozioni possono diventare centrali nella narrazione del sé di una persona, portando a convinzioni negative e persistenti su di sé come “sono debole”, “sono inadeguato” o “sono indifeso”.

Strategie di Adattamento e Sopravvivenza

In risposta al trauma, gli individui possono sviluppare varie strategie di adattamento e sopravvivenza. Alcune di queste strategie possono essere utili a breve termine ma dannose a lungo termine, come la dissociazione o la soppressione dei ricordi traumatici. Queste strategie possono ulteriormente complicare la narrazione del sé, rendendo difficile per la persona avere una comprensione integrata e coerente di se stessa.

Riparazione e Ricostruzione Post-Traumatica

La riparazione e la ricostruzione post-traumatica nel contesto terapeutico si concentrano sull’aiutare gli individui a rielaborare e integrare i ricordi traumatici. Questo può includere il riconoscimento e l’accettazione di esperienze traumatiche, il collegamento di questi eventi alla narrazione più ampia della vita di una persona, e il rafforzamento di un senso di sé più resiliente e positivo.

Il trauma può avere un impatto profondo sullo sviluppo del sé, alterando la capacità di una persona di mantenere una narrazione coerente e significativa della propria vita. La comprensione e il trattamento dell’impatto del trauma sulla narrazione del sé sono quindi componenti essenziali nella promozione della guarigione e del benessere psicologico.

L’impingement e la Relazione tra Gioco Simbolico e Sviluppo del Sé

Il Gioco Simbolico come Fondamento del Sé

Il gioco simbolico, particolarmente prominente nell’infanzia, svolge un ruolo cruciale nello sviluppo psicologico. Attraverso il gioco, i bambini esprimono ed elaborano le loro esperienze interne e imparano a navigare nel mondo sociale ed emotivo. Il gioco simbolico aiuta i bambini a sperimentare e integrare diversi aspetti del sé, contribuendo alla formazione di una narrativa personale coesa.

Il Gioco come Precursore della Coscienza

Meares suggerisce che il gioco simbolico sia un precursore necessario per l’emergere del flusso di coscienza. Il gioco permette ai bambini di esplorare la creatività, le emozioni e le relazioni in un ambiente sicuro. Questa esplorazione aiuta a sviluppare la consapevolezza di sé e la capacità di riflettere sulle proprie esperienze interne.

Sviluppo del Senso di Sé

Durante il gioco simbolico, i bambini sperimentano un senso di sé in quanto “autori” delle loro storie. Questo senso di agenzia e controllo è fondamentale per lo sviluppo di un senso di sé stabile e coerente. Il gioco simbolico consente ai bambini di sperimentare con diversi ruoli e scenari, aiutandoli a costruire un senso di identità flessibile ma integrato.

La Nonlinearità del Gioco Simbolico

Un aspetto chiave del gioco simbolico è la sua natura non lineare, che riflette la complessità e la fluidità del pensiero e dell’esperienza umani. Nel gioco, i bambini collegano liberamente idee e concetti, esplorando associazioni creative e costruendo narrazioni uniche. Questo tipo di pensiero associativo è fondamentale per lo sviluppo di una narrazione del sé ricca e sfaccettata.

Gioco Simbolico e Affettività

Il gioco simbolico è spesso accompagnato da un’intensa esperienza emotiva. La gioia, la curiosità e l’entusiasmo sperimentati durante il gioco contribuiscono a un senso di benessere e a un’immagine positiva di sé. Inoltre, il gioco permette ai bambini di esprimere e gestire emozioni complesse in un contesto sicuro e controllato.

Impatto dei Traumi sul Gioco

I traumi infantili possono influenzare negativamente il gioco simbolico, limitando la capacità del bambino di esplorare ed esprimere liberamente il sé. Interruzioni o alterazioni nel gioco simbolico possono portare a difficoltà nella formazione di un sé coerente e funzionale, influenzando lo sviluppo emotivo e cognitivo.

Ripristino del Sé attraverso il Gioco

Nel contesto terapeutico, specialmente con i bambini, il gioco può essere utilizzato come un mezzo per riparare e ricostruire un senso di sé danneggiato. Attraverso il gioco terapeutico, i bambini possono rielaborare esperienze traumatiche e riscoprire il piacere dell’esplorazione e della creatività, elementi chiave nella costruzione di un sé sano.

Il gioco simbolico è un elemento vitale nello sviluppo del sé, offrendo una fondamentale arena per l’esplorazione della creatività, l’espressione emotiva e la formazione di una narrativa personale complessa e ricca. La sua influenza si estende ben oltre l’infanzia, plasmando il modo in cui le persone percepiscono e narrano le loro esperienze per tutta la vita.

Approccio Terapeutico all’Impingement

Identificazione e Comprensione dell’Impingement

Il primo passo in un approccio terapeutico all’impingement è identificare come gli eventi traumatici hanno influenzato la narrazione del sé del paziente. Questo processo implica una comprensione approfondita di come specifici ricordi traumatici e le loro risposte emotive associate si manifestano nella vita del paziente. La terapia si concentra sul riconoscimento di questi impingement come elementi che distorcono la percezione di sé, piuttosto che come verità definitive sul proprio valore o identità.

Rielaborazione dei Ricordi Traumatici

Una volta identificati, i ricordi traumatici vengono rielaborati attraverso varie tecniche terapeutiche. Questo processo può includere la narrazione di questi eventi in un contesto sicuro, la riconnessione emotiva con i ricordi in modo controllato e la contestualizzazione dei ricordi traumatici nella storia di vita più ampia del paziente. L’obiettivo è trasformare il ricordo da un’esperienza isolata e dolorosa in un aspetto integrato e compreso della storia personale del paziente.

Lavorare sulla Narrazione del Sé

Nel contesto terapeutico, si incoraggia il paziente a esplorare e ridefinire la propria narrazione del sé. Questo può comportare la riscrittura di aspetti della propria storia, il riconoscimento e l’incorporazione di forze e vulnerabilità e la costruzione di un senso di identità più positivo e resiliente. Si presta attenzione a come il trauma ha influenzato la percezione di sé e si lavora per ridurre il suo impatto negativo.

Integrazione della Terapia nel Flusso di Coscienza

Un obiettivo fondamentale della terapia è integrare la memoria traumatica nel flusso di coscienza del paziente. Ciò significa trasformare ricordi “segregati” o isolati in parti di una narrazione continua, permettendo al paziente di accedere, elaborare e comprendere meglio queste esperienze nel contesto della propria vita.

Uso delle Tecniche di Mindfulness e Presenza

Le tecniche di mindfulness possono essere impiegate per aiutare i pazienti a diventare più consapevoli del presente e a ridurre l’impatto di ricordi traumatici che possono distorcere la percezione del momento attuale. La consapevolezza aiuta i pazienti a riconoscere quando i ricordi traumatici influenzano il loro stato emotivo e comportamentale e a sviluppare strategie per gestire queste influenze.

Rafforzamento dell’Autostima e dell’Autoefficacia

Parte del processo terapeutico consiste nel rafforzare l’autostima e l’autoefficacia del paziente. Ciò include lavorare sulle convinzioni negative di sé formate a seguito del trauma e sostituirle con una visione più equilibrata e compassionevole di sé stessi.

Conclusione e Proiezione Futura

Infine, la terapia mira a fornire ai pazienti gli strumenti per continuare il loro percorso di guarigione e sviluppo personale anche dopo il termine della terapia. Questo può includere lo sviluppo di competenze di coping, la creazione di una rete di supporto e l’elaborazione di un piano per il futuro che tenga conto delle esperienze passate ma che non sia definito da esse.

L’approccio terapeutico all’impingement si concentra su identificazione, comprensione, rielaborazione e integrazione dei ricordi traumatici, con l’obiettivo di costruire una narrazione del sé più resiliente e positiva. Questo processo aiuta i pazienti a riscrivere la propria storia in modi che favoriscono la guarigione e lo sviluppo personale.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
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