Una valutazione accurata del rischio suicidario e del contesto di reinserimento del paziente sono fondamentali per prevenire i suicidi post-ricovero
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Il libro “Il rischio di suicidio” parte dal presupposto che alla base del fenomeno suicidario c’è la ricerca di fermare un dolore mentale insopportabile
‘Il rischio di suicidio’ pone il dolore mentale in primo piano: i soggetti non desiderano la morte ma allontanarsi da un dolore vissuto come insopportabile
“Il rischio di suicidio” evidenzia il carattere multidisciplinare del tema del suicidio, nella sua cruda tragicità, con costante attenzione all’emotività
Nello studio di Brokke et al. 2022 la dissociazione è risultata mediare una parte sostanziale della relazione tra abuso sessuale e tentativi di suicidio
L’isolamento di questo periodo ha favorito la dipendenza dai social, dove gli adolescenti hanno trascorso molte ore per supplire alla carenza relazionale
I pazienti psichiatrici che hanno ottenuto o richiesto il suicidio assistito avevano spesso una sintomatologia grave con comorbidità psichiatriche e fisiche
Un detenuto sofferente in carcere -anziché in una REMS- vede aumentare il suo rischio di suicidio. Bisogna moltiplicare le REMS e i mezzi di cura necessari
Indagando i pensieri alla base dei tentativi di suicidio si è visto come la ruminazione sia potenzialmente legata alla messa in atto di comportamenti fatali
La solitudine derivante da un lutto improvviso può essere un fattore di rischio per il suicidio in quanto il lutto improvviso stesso è un fattore di rischio
Sebbene spesso si pensi che il suicidio sia avvenuto “di punto in bianco”, studi sui suicidi individuali riportano la presenza di alcuni segnali d’allarme
Il libro Il suicidio descrive le cause organiche e neurofisiologiche del suicidio e i fattori legati a credere che il dolore insopportabile non possa finire
Dato l’impiego diffuso dei contraccettivi orali e le incongruenze in letteratura, si rende necessaria una comprensione chiara dei loro potenziali rischi
Recensione di “Terapia cognitivo comportamentale breve per la prevenzione del suicidio” che illustra un nuovo approccio fondato su solide evidenze empiriche
Effetturare attività di prevenzione del suicidio direzionate a fattori di rischio connessi ma meno stigmatizzati potrebbe favorire la ricerca di aiuto
Pavlovic et al. hanno scritto un articolo su eutanasia e suicidio assistito in persone affette da disturbi mentali, basandosi sui principi dell’etica medica
Un recente studio americano ha sottolineato l’importanza per gli anziani di mantenere le relazioni sociali durante le restrizioni dovute alla pandemia.