Tratti appetitivi nell’infanzia: influenze, sviluppo e impatti sulla salute futura
I tratti appetitivi sono le disposizioni che una persona ha verso il cibo e variano da una persona all’altra. Si sviluppano durante le prime fasi della vita e sembrano mantenere una certa stabilità nel tempo; la loro modulazione è fortemente associata all’appetito ed influenzata dall’interazione tra fattori interni come meccanismi biologici, fattori ambientali e sociali (Ferreira et al., 2023).
Mentre in medicina si è sempre preso in considerazione e monitorato il peso dei bambini, pochi studi si sono concentrati sulle abitudini alimentari (Jansen et al., 2023).
Le abitudini alimentari durante l’infanzia possono essere svariate, alcuni bambini possono essere estremamente selettivi, rifiutare alcuni cibi, assumere ridotte quantità di calorie con conseguenze a breve e lungo termine; altri, invece possono trovarsi sul versante opposto e quindi alimentarsi in modo eccessivo, disregolato, senza riuscire a cogliere il proprio senso di sazietà, con rischio di sovrappeso e obesità (Ferreira et al., 2023).
Come variano quindi queste abitudini con l’età? Porsi questi interrogativi può aiutare a fare chiarezza sulle traiettorie di sviluppo dell’appetito e raccogliere informazioni su come e quando intervenire a scopo preventivo per promuovere la salute dell’individuo.
Intervenire in modo tempestivo è essenziale, infatti recentemente lo studio di Dubois e collaboratori (2022) ha rilevato che le abitudini alimentari che si hanno durante l’infanzia influenzano in modo duraturo non solo la dieta e lo stato ponderale ma anche i comportamenti alimentari in età adulta. I tratti appetitivi negli adulti, inoltre presentano un’associazione con il peso corporeo (Hunot et al., 2016; Mallan et al., 2017; Jansen et al., 2023).
Uno studio sulle abitudini alimentari dei bambini
Jansen e collaboratori (Jansen al., 2023) hanno condotto uno studio per indagare come le caratteristiche appetitive si evolvono durante l’infanzia attraverso lo studio RESONANCE, una coorte statunitense che comprendeva bambini dai 2 ai 15 anni.
Per valutare i tratti appetitivi nei bambini è stato chiesto ai genitori di compilare il Child Eating Behavior Questionnaire che comprende 8 sottoscale: reattività al cibo (food responsiveness), godimento del cibo (enjoyment of food), eccesso di cibo emotivo (emotional overeating), desiderio di bere (desire to drink), reattività alla sazietà (satiety responsiveness), lentezza nel mangiare (slowness in eating), pignoleria alimentare (food fussiness), sottoalimentazione emotiva (emotional undereating).
E’ emerso che sei delle otto sottoscale valutate durante la prima infanzia e media infanzia correlavano con l’età del bambino (ad esempio, eccesso di emotional eating, carenza di cibo emotivo, desiderio di bere, reattività alla sazietà e lentezza nel mangiare).
Longitudinalmente, sono state osservate evidenze di cambiamenti legati all’età. Nel complesso, i risultati hanno dimostrato una diminuzione dei comportamenti di evitamento alimentare col progredire dell’età e un aumento dell’emotional eating, il che è coerente con l’indagine sulla popolazione e i dati di coorte che suggeriscono un aumento della probabilità di sviluppo dell’obesità man mano che i bambini crescono.
Comprendere meglio lo sviluppo dell’appetito potrebbe anche fornire le basi per ulteriori indagini sui contributi biologici allo sviluppo dell’appetito e orientare lo sviluppo di interventi per i genitori per promuovere sane abitudini alimentari nel bambino.