Anoressia nervosa atipica: che cos’è?
L’anoressia nervosa atipica è un disturbo alimentare poco conosciuto che secondo i manuali diagnostici rientra nei “disturbi dell’alimentazione e della nutrizione con altra specificazione” (Moskowitz, Weiselberg, 2017).
L’anoressia nervosa atipica sarebbe definita tale perché presenta molti sintomi dell’anoressia tipica ma non li soddisfa tutti: la persona, pur avendo condotte alimentari restrittive, insoddisfazione per l’immagine corporea, impulso alla magrezza e paura di ingrassare non presenta una condizione di “sottopeso”.
Il che significa che il corpo non si mostra come estremamente magro, come si verifica nella anoressia nervosa.
Nell’anoressia nervosa atipica si può verificare una perdita di peso significativa, ma la persona permane comunque nei range del normopeso o del sovrappeso; spesso accade in persone di corporatura robusta e che non raggiungono livelli di sottopeso.
Tuttavia, al di là dell’aspetto corporeo e dall’assenza del sottopeso, a livello medico e nutrizionale il corpo segnala aspetti di grave sofferenza, proprio come nell’anoressia tipica.
A livello somatico, si osservano e si rilevano alcuni gravi segni e sintomi legati alla malnutrizione, tra cui debolezza muscolare, ossa fragili, capelli e unghie fragili, amenorrea, stitichezza, stanchezza, pressione sanguigna bassa e vertigini, frequenza cardiaca bassa, squilibri elettrolitici.
Anoressia nervosa atipica: quali conseguenze psicologiche?
A livello psicologico è presente insoddisfazione corporea e distorsione della propria immagine corporea, spesso accompagnata da condotte alimentari restrittive, digiuni e esercizio fisico eccessivo, associazione tra valore personale e peso corporeo, con tendenze a isolarsi dai rapporti sociali.
L’edizione del DSM del 2013 include la diagnosi di anoressia nervosa atipica all’interno dei “Other specified feeding or eating disorder” a seguito di numerose osservazioni cliniche di pazienti che presentavano sintomi fisici e psicologici tipici dell’anoressia nervosa, ma che non erano sottopeso. Ad esempio, riferivano una restrizione intensa delle calorie assunte, ossessione per il cibo, l’alimentazione e l’immagine corporea; spesso raccontavano di saltare i pasti, di avere inusuali abitudini alimentari (es. masticare e sputare cibo), eccessivo esercizio fisico e condotte di eliminazione (es. uso di lassativi). Il tutto esitava, in alcune condizioni ma non sempre, in una significativa perdita di peso, che tuttavia non raggiungeva livelli di sottopeso, permanendo una corporatura robusta con BMI nella norma o elevato. In alcuni casi, non si verificava nessuna perdita di peso, a causa di problemi medici-metabolici.
Difficoltà nel fare diagnosi di anoressia nervosa atipica
Un articolo del New York Times dal titolo “You Don’t Look Anorexic” racconta le storie di donne che hanno sofferto di anoressia nervosa atipica, e che avendo corporatura robusta e sovrappeso, hanno ricevuto una diagnosi tardiva e un trattamento per anoressia nervosa atipica solo dopo molti anni di sofferenza psicologica.
Nel 2020 Erin Harrop, ricercatrice presso la University of Denver ha condotto un’indagine su 39 persone con anoressia nervosa atipica e ha riscontrato che mediamente il tempo trascorso dall’esordio del disturbo alla diagnosi di anoressia nervosa atipica era di 11,6 anni. La maggior parte di queste pazienti erano gravemente sovrappeso (Harrop, 2020).
In letteratura, dunque, si riscontra una crescente attenzione alla tematica. Nell’edizione speciale dell’International Journal of Eating Disorders (Golden, & Walsh, 2024), si approfondiscono le specificità in termini psicopatologici dell’anoressia nervosa atipica in comparazione con la forma tipica, evidenziando che l’anoressia nervosa atipica comporta significative comorbidità dal punto di vista medico e psicologico; inoltre la maggior parte degli studi evidenzia poche differenze tra anoressia tipica e atipica, in qualche misura supportando l’ipotesi della concettualizzazione dell’anoressia nervosa atipica come parte di uno spettro di disturbi alimentari di carattere restrittivo. In questa direzione, gli esperti si interrogano sulla necessità di andare a modificare i criteri diagnostici dell’anoressia nervosa.
In conclusione, anche l’anoressia nervosa atipica è un disturbo altrettanto grave e serio, al pari di altri disturbi del comportamento alimentare, che tuttavia rischia di rimanere nascosto e non riconosciuto. Avere un corpo più grande può apparire in contrasto con l’anoressia nervosa, ed espone chi ne soffre a rischio di stigma, pregiudizio ed esclusione. Sensibilizzare è importante affinché questo disturbo venga riconosciuto e legittimato nella sua gravità e si possa favorire la richiesta di aiuto, garantendo diagnosi corrette e interventi adeguati. Anche se non si è sottopeso.