La valutazione psicodiagnostica durante l’adolescenza
La valutazione diagnostica di un disturbo psicologico durante l’adolescenza è un processo complesso, in bilico tra il rischio di patologizzare manifestazioni emotive e comportamentali fisiologiche, tipiche del processo di crescita e di adattamento che questa delicata fase della vita richiede, e il rischio di normalizzare o sottovalutare manifestazioni problematiche, nella speranza che con la crescita scompaiano, per il timore di etichettare precocemente l’adolescente ed esporlo a stigma sociale.
Nel primo caso si corre il pericolo di prescrivere terapie farmacologiche o psicoterapiche non necessarie, nel secondo caso di trascurare sintomi prodromici di disturbi futuri ritardando così interventi efficaci che, se tempestivi, avrebbero potuto evitare o mitigare la sofferenza in età adulta.
Proprio a causa della complessità che caratterizza l’assessment in età adolescenziale, il professionista che deve occuparsene deve conoscere le caratteristiche e le dinamiche articolate di questa delicata fase dello sviluppo, come il distacco dalle figure genitoriali, la ricerca di una propria identità, lo sviluppo fisico e sessuale insieme all’accettazione di un nuovo corpo, così come i diversi compiti evolutivi che un adolescente si trova a dover affrontare.
Il processo di assessment
Elemento imprescindibile per impostare un lavoro terapeutico è la diagnosi, formulata integrando le informazioni raccolte durante la valutazione psicodiagnostica.
Una valutazione esaustiva raccoglie dati e informazioni dal colloquio clinico, dall’anamnesi e dalla somministrazione testistica e prevedere una fase di restituzione al paziente e alla famiglia di quanto emerso.
Quando il paziente è un adolescente, il processo di assessment deve essere adattato considerando le caratteristiche tipiche di questo periodo, che inevitabilmente influenzano il processo diagnostico: durante il colloquio clinico è necessario prestare particolare attenzione agli aspetti relazionali, motivazionali ed emotivi e al linguaggio utilizzato (che non deve essere tecnico) e la valutazione testistica deve includere test, questionari e scale standardizzati e tarati sull’età del paziente.
Come orientarsi nel mare magnum di strumenti disponibili per la valutazione diagnostica?
Guida pratica alla consultazione testologica
“Assessment psicodiagnostico in adolescenza” a cura di Lauro Quadrana e Lilian Zotti, edito da Franco Angeli (2024), è una guida pratica alla consultazione testologica, estremamente utile sia al clinico che si occupa di valutazione psicodiagnostica in adolescenza, sia a studenti universitari o di scuole di specializzazione in psicoterapia per avere una panoramica su come approcciare la valutazione con un paziente adolescente.
La prima parte del testo fornisce indicazioni chiare e puntuali su come impostare una valutazione psicodiagnostica completa passo per passo (colloquio clinico, raccolta anamnestica, somministrazione testistica, stesura della relazione e restituzione).
La seconda parte illustra invece le principali categorie diagnostiche e i relativi strumenti di valutazione da utilizzare, descrivendo caratteristiche, proprietà psicometriche, modalità di somministrazione, ambiti applicativi, nonché punti di forza e di debolezza dei principali test, questionari e rating scale.
I disturbi trattati sono:
- Disturbi depressivi
- Disturbi d’ansia
- Disturbo ossessivo compulsivo
- Disturbi alimentari
- Disturbi psicotici
- Disturbi di personalità
Non manca una sezione dedicata ai comportamenti suicidari.
“Assessment psicodiagnostico in adolescenza” è un testo che non può mancare nella libreria del clinico che si occupa non solo di psicodiagnosi, ma anche di psicoterapia.
È sintetico, ma esaustivo, di facile consultazione ed è un valido supporto per orientare anche i clinici che stanno muovendo i primi passi nel campo del trattamento dei disturbi dell’età evolutiva in quanto una terapia efficace non può prescindere da un assessment ben condotto.