Che cosa sono le linee guida per la salute mentale?
Articolo scritto in collaborazione con inTherapy
Quando sentiamo parlare di linee guida per la salute mentale si sta facendo riferimento a dei documenti ufficiali sviluppati e pubblicati da organizzazioni e istituti riconosciuti a livello internazionale, quali ad esempio l’Organizzazione Mondiale della Sanità o l’American Psychiatric Association. Le linee guida vanno a identificare attraverso un pool di esperti del settore le più recenti e solide evidenze scientifiche relativamente alla prevenzione, alla diagnosi, alla cura e al trattamento in tema di salute mentale. All’interno delle linee guida vengono indicate le terapie evidence-based (terapie “basate sull’evidenza”), ovvero terapie la cui efficacia è solidamente dimostrata dalla ricerca scientifica internazionale.
In tal senso, le linee guida forniscono informazioni, indicazioni attendibili e raccomandazioni riguardo i metodi di valutazione, le modalità e le tipologie di trattamento (tra cui specifici approcci di psicoterapia) più utili e più adeguati per un certo disturbo.
La finalità delle linee guida è proprio quella di fornire indicazioni specifiche ai curanti per garantire le forme di intervento e trattamento dimostrate come scientificamente più efficaci. Applicare le indicazioni fornite dalle linee guida significa offrire trattamenti e cure che si sono dimostrate valide e accurate per guarire o migliorare specifiche patologie e disturbi.
Tra le linee guida internazionali più riconosciute ritroviamo ad esempio, le linee guida dell’APA – American Psychiatric Association, le linee guida inglesi NICE – The National Institute for Health and Care Excellence oppure le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Che cosa si intende per trattamento di elezione e linee guida quando si parla di psicoterapia?
Il trattamento psicoterapico di elezione è definito tale poiché, a seguito di ripetuti studi scientifici e trial clinici randomizzati, è riconosciuto particolarmente efficace per la terapia di un disturbo psichico, rispetto a gruppi di controllo e rispetto ad altre tipologie di intervento psicoterapico. È un trattamento evidence-based, basato sull’evidenza scientifica, su valutazioni specifiche dei cambiamenti che avvengono a seguito di determinati interventi. In tal senso, “trattamento di elezione” significa che una certa forma di psicoterapia funziona meglio di altre nel migliorare i sintomi di un paziente che ha diagnosi di un dato disturbo psichico, ad esempio un disturbo d’ansia. Ciò non significa che funzionerà in tutti i casi garantendo in qualsiasi situazione la guarigione, la remissione dei sintomi o il loro miglioramento; ma sicuramente significa che statisticamente si è dimostrato l’opzione migliore in termini di efficacia rispetto ad altri possibili tipi di psicoterapia per ripristinare una condizione di maggiore benessere nella persona in relazione a un certo disturbo.
È importante dunque per un paziente conoscere quali siano le opzioni di intervento raccomandate dalle linee guida come le più adatte a trattare il suo disturbo.
Facciamo un esempio: le linee guida per il disturbo da panico
Diverse linee guida internazionali identificano la terapia cognitivo comportamentale (o in inglese, cognitive-behavioural therapy) come trattamento evidence-based, adatto ed efficace per il trattamento del disturbo da panico. La psicoterapia cognitivo-comportamentale per il trattamento del panico prevede l’utilizzo di protocolli specifici. I protocolli includono diversi step e impiegano interventi psicoeducativi (spiegazione di che cosa è l’ansia, come si manifesta, quali aspetti corporei-fisiologici vengono attivati nell’ansia e nel circolo vizioso del panico), interventi cognitivi (ad esempio quella che viene chiamata ristrutturazione cognitiva, finalizzata a modificare come si interpretano le sensazioni fisiche dell’ansia e del panico e i pensieri riguardo le proprie capacità di affrontare la situazione scatenante e le emozioni correlate), e tecniche comportamentali di esposizione e decondizionamento. Il tutto corredato da homework definiti, gradualmente programmati da effettuare nella propria quotidianità e da condividere in terapia.