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Il peggior nemico del sonno? La luce!

L'esposizione a fonti di luce durante il sonno, come è noto, potrebbe rendere il sonno più difficile e non solo: essa si associa a ipertensione, diabete e obesità

Di Lucia Salatini

Pubblicato il 12 Feb. 2024

Perché la luce risulta deleteria per il sonno e per la salute

Capita spesso di non rendersi conto della quantità di luce presente nelle camere da letto, come ad esempio la luce proveniente dalla televisione o che trapassa dalla finestra. Anche con le palpebre chiuse, l’inquinamento luminoso proveniente dalla camera o dalle stanze ad essa vicine riesce ugualmente a penetrare nelle nostre retine e a recare danni non solo alla qualità del nostro sonno, ma anche alla nostra salute (Sima, 2024). Anche una luce non particolarmente forte e diretta, come quella che si percepisce in lontananza dal corridoio, è in grado di aumentare la frequenza cardiaca, la resistenza all’insulina e ridurre la durata delle fondamentali fasi del sonno (Sima, 2022).

Secondo Phyllis Zee, neurologa e direttrice del Center for Circadian and Sleep Medicine presso la Feinberg School of Medicine della Northwestern University, la difficoltà legata al sonno essenzialmente avviene perché la luce durante la notte mantiene il cervello in allerta e rendendo difficoltoso accedere al sonno profondo (Sima, 2024). Per quanto riguarda gli anziani, qualunque tipologia di esposizione alla luce durante la notte è stata associata a tassi più elevati di ipertensione, diabete e obesità (Kim et al., 2023).

I benefici sugli aspetti cognitivi e sulla salute derivanti dall’oscuramento della luce

Diversi studiosi (Fang et al., 2021; Gan et al., 2023) si sono interessati ad indagare come e in quale misura l’oscuramento della luce mediante una semplice mascherina per gli occhi potesse effettivamente fare la differenza. È stato riscontrato che indossare la mascherina per gli occhi aiuta notevolmente sia le donne incinte (Gan et al., 2023) che i pazienti ospedalieri (Fang et al., 2021), in quanto migliora la durata e la qualità soggettiva del sonno. Infine, una ricerca condotta da Greco (Greco et al., 2023) ha scoperto che indossare una mascherina per gli occhi mentre si dorme potrebbe migliorare esponenzialmente la memoria e la vigilanza una volta svegli: i dati hanno dimostrato che i partecipanti allo studio, dopo aver dormito per una settimana con una mascherina per gli occhi, erano in grado di ricordare un numero maggiore di coppie di parole. Inoltre, anche i tempi di reazione ad un test di vigilanza erano notevolmente migliorati. Nello stesso studio è stato svolto un secondo esperimento, dove 35 partecipanti hanno dormito, oltre che con la maschera per gli occhi, con una fascia EEG, uno strumento specifico per monitorare il sonno. Dai risultati è emersa una correlazione positiva tra le prestazioni dei soggetti nel test di memoria e la quantità di tempo che hanno trascorso nel sonno ad onde alte, una fase del sonno particolarmente fondamentale per la memoria. 

Piccoli consigli per gestire la luce durante la notte

Innanzitutto, vedendo i risultati degli studi sopra citati, dotarsi di una mascherina per gli occhi da indossare durante la notte potrebbe essere una pratica soluzione per arginare la luce nella stanza da letto. Inoltre, un’ulteriore mossa strategica potrebbe essere quella di oscurare le luci nella stanza, coprendo ad esempio le spie dei dispositivi con del nastro isolante e chiudendo gli scuri delle finestre per non far trapelare la luce notturna. Infine, posizionare i dispositivi elettronici fuori dalla stanza per evitare l’illuminazione dello schermo nell’eventuale arrivo di notifiche o messaggi (Sima, 2024).

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