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Non volevo essere perfetta come te, mamma (2023) di Mariel Sandrolini – Recensione

"Non volevo essere perfetta come te, mamma" racconta la storia di una giovane con un disturbo psichiatrico e della sua mamma adottiva

Di Alberto Vito

Pubblicato il 05 Feb. 2024

Non volevo essere perfetta come te, mamma – L’autrice

Mariel Sandrolini è una scrittrice nota soprattutto come autrice di gialli. Ha creato il personaggio del Commissario Marra, capo della Mobile di una grande città, che compare in ben 13 libri. Bolognese, la sua fama ha inizialmente riguardato l’Emilia Romagna e si è progressivamente estesa al territorio nazionale, tanto da essere definita la Jessica Fletcher italiana. Da alcuni anni si cimenta anche con romanzi ispirati a storie vere, come in “Non volevo essere perfetta come te, mamma” la sua recente pubblicazione.

Non volevo essere perfetta come te, mamma – La trama

Il motivo d’interesse per gli operatori d’ambito psicologico è che la protagonista del libro, Marzia, è una giovane con problemi psichici, direi border-line. Come fa intendere il titolo, il difficile e ambivalente rapporto con la madre è uno dei temi principali della sua vita. In effetti, si tratta della madre adottiva, conosciuta quando era insegnante presso il collegio dove Marzia studiava da bambina e che successivamente ne sposerà il padre.

La narrazione tratteggia bene lo sviluppo della personalità della protagonista, a partire dai diversi episodi critici occorsi nell’arco della sua infanzia e adolescenza, che hanno lasciato una traccia significativa nel suo mondo psichico, partire dalla morte della madre nel metterla al mondo, proseguendo con la morte del padre il giorno della sua Prima Comunione ed altri episodi rilevanti che non racconto per non svelare del tutto la trama. Fatto sta che crescendo aumentano gli atteggiamenti oppositivi, gli acquisti compulsivi e i comportamenti trasgressivi nella vita privata, senza che nessuno riesca a colmare il vuoto di affetto che la ragazza si porta dentro. La Sandrolini usa quello che credo sia un artificio letterario, ovvero la lettura di un immaginario diario di Marzia, per far accedere il lettore ai suoi pensieri e alle sue emozioni.

Non volevo essere perfetta come te, mamma – Alcune considerazioni

La voce narrante del libro è quella della sorella gemella della madre, per molti anni impegnata in Kenia come missionaria e tornata a Bologna proprio per assistere la nipote, comunque bisognosa d’aiuto. Nei ringraziamenti, l’autrice cita la donna che le ha fatto conoscere questa storia di disagio, presumo la madre della ragazza, che evidentemente l’ha colpita e commossa, ma non svela quale tipo di relazione abbia avuto con le persone reali a cui è ispirato il racconto.

Il libro è ben fatto, cattura l’attenzione, si legge con interesse e senza intoppi stilistici. Ne raccomando la lettura a tutti, non solo agli esperti del settore che potranno ritrovare in Marzia i tratti tipici di qualche giovane paziente difficile da aiutare.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Sandrolini M. (2023). Non volevo essere perfetta come te, mamma. Mariel Sandrolini Self Published, Amazon pp. 198.
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