La psicoterapia integrativa
Questo lavoro a firma di Rainer Matthias Holm-Hadulla (nato in Bassa Sassonia, a Peine, il 22 settembre 1951) è un testo che ha senza dubbio un carattere divulgativo ma che può essere di grande interesse anche per i terapeuti di ogni indirizzo teorico in quanto le tredici storie cliniche che sono narrate gettano luce su particolari e ben definite problematiche psicologiche. Inoltre, il volume è una lampante testimonianza dell’approccio volto alla integrazione di diversi approcci terapeutici e qui si colloca forse il punto centrale del lavoro di Holm-Hadulla, esplicitato nel modello da lui proposto e di cui si tratta in modo operativo, collegando le componenti del modello stesso a ciascuna delle tredici narrazioni.
Sulla base della formazione psicodinamica, l’autore integra concetti e tecniche comportamentali e cognitiviste, con una forte sensibilità alla relazione terapeutica che richiama decisamente l’orientamento della Third Force nordamericana, cioè l’approccio umanistico, soprattutto nella declinazione di Carl Rogers. La psicoterapia è vista come uno strumento di liberazione dai vincoli delle sofferenze mentali, orientata in ottica evolutiva e di sviluppo delle capacità del paziente, anche sollecitandone e implementandone le capacità creative (la creatività è un tema caro all’autore); in parallelo con questa visione è valorizzato l’utilizzo del caso clinico, della narrazione delle storie cliniche, notando le limitazioni che hanno le ricerche ad impostazione statistica.
Su questa base, l’autore tiene a sottolineare che le tredici narrazioni sono tratte dalle normali attività cliniche quotidiane e che i casi presentati non sono stati scelti appositamente, e fin dall’inizio, per essere trattati in termini di pubblicazione. Ogni caso è integrato dal colloquio di follow up, spesso svolto a diversi anni di tempo dalla conclusione del trattamento, in cui Holm-Hadulla ha chiesto esplicitamente al paziente una valutazione dei risultati del percorso, spiegando il fine della sua indagine, come nel seguente caso: “a dieci anni dalla fine della terapia, chiedo a Maria il permesso di pubblicare qualche estratto della sua cartella clinica in forma anonima. Lei acconsente e, in una lunga telefonata, mi dice che pensa ancora ai nostri colloqui” (p. 69).
Lo sfondo teorico su cui poggiano i resoconti clinici è strutturato nei seguenti cinque passaggi: si inizia dalla consueta attenzione alla costruzione dell’alleanza terapeutica, centrandosi poi sulla integrazione dei vertici cognitivi, comportamentali e psicodinamici. Il quinto passo è infine costituito dalla spinta verso l’approfondimento della comprensione psicologica e verso l’atteggiamento creativo, richiamando sia l’approccio maieutico, sia lo sviluppo delle potenzialità specifiche di ogni persona (e qui riecheggiano le indicazioni del Movimento della Psicologia Positiva).
Psicoterapia integrativa – L’organizzazione dei contenuti
Holm-Hadulla richiama inizialmente il contributo dei tanti terapeuti che, al di là degli steccati che hanno così duramente separato i diversi approcci teorico-clinici, si sono impegnati, chi nell’eclettismo, chi nell’integrazione, chi nel basilare riconoscimento degli aspetti utili e fondati di ogni approccio alla cura psicologica dell’essere umano. L’approccio narrativo si coniuga così con l’attenzione all’intersoggettività sulla base di un grande rispetto per la persona del paziente e per le sue specifiche proiezioni esistenziali, nell’ottica olistica: “il nostro modello integrato costituisce, dunque, un tentativo di riunire diverse tecniche che sono state artificialmente separate” (p. 21).
Il primo capitolo, l’Introduzione, è così interamente dedicato ai motivi che hanno spinto l’autore a delineare il suo modello di terapia integrata, mentre il capitolo che chiude il testo è tutto sulla creatività (titolo: La creatività come fattore cardine della psicoterapia). Nelle circa centoventi pagine della parte centrale del libro sono descritti i tredici casi, ognuno dei quali termina con la valutazione del paziente declinata sulla base dei cinque passi del modello. I Tredici racconti di pratica terapeutica (questo è il titolo della sezione in cui sono presentati) iniziano, secondo il desiderio dell’autore, dalle situazioni meno complicate che sono qui rappresentate da una reazione acuta da stress, dall’ansia sociale e dal disturbo da adattamento. Molti, come si è detto, sono i pazienti giovani, ma vi sono anche soggetti di una certa età, come nel caso della donna di sessantacinque anni con cui si illustra la terapia del disturbo somatoforme.
Dunque, al fine di illustrare lo scopo globale del lavoro si possono riportare le parole dell’autore: “i singoli casi clinici hanno lo scopo di evidenziare i seguenti aspetti: come si sviluppa una relazione terapeutica? Che ruolo gioca il cambiamento del comportamento? In che modo si correggono le opinioni e le convinzioni disfunzionali? Come vengono alla ribalta i conflitti inconsci e come possono essere risolti? Come si rafforzano l’autorealizzazione creativa e l’impegno sociale?” (p. 16).
Le risposte a queste fondamentali domande – che ogni buon terapeuta pone a se stesso più volte nel corso di uno stesso percorso – esitano infine nel feedback del paziente (in un caso a distanza di ben quindici anni dal termine della terapia), integrate da commenti e da considerazioni sia sul percorso intrapreso sia sul periodo del dopo-terapia, spesso con confronti suggestivi come il seguente: “Allora aveva avuto la sensazione che il mondo passasse davanti ai suoi occhi come un film: ‘Un mondo senza di me’. Adesso si sente immerso nel fluire del tempo” (p. 103).
Psicoterapia integrativa – L’autore
L’autore ha un profilo interessante: psicoanalista appartenente alla DPV – Deutsche Psychoanalytische Vereinigun (l’associazione tedesca di psicoanalisi), ha svolto attività didattiche presso l’università di Heidelberg ove ha gestito un servizio di counseling per gli studenti – vedi il suo libro pubblicato nel 2004 The Art of Counseling and Psychotherapy (Revised and expanded English edition. Karnac Books, London/New York). Medico psichiatra, da sempre interessato alla psicosomatica, ha saputo unire diverse anime scientifiche e professionali con un occhio molto attento alle problematiche della salute e della prevenzione, soprattutto rivolte ai giovani, svolgendo anche attività di coaching. Inoltre, ha integrato fin dall’inizio nel suo approccio la considerazione di quelle che, ormai da tempo, si definiscono le risorse del paziente, tenendosi quindi molto lontano dal rischio della patologizzazione della vita mentale.
Orientato a offrire un contributo concreto al benessere delle persone, ha pubblicato estesamente lavori tecnici e divulgativi su diverse aree della psicoterapia, della psicopatologia e del counseling.