Lo stress
La definizione dello stress da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS; 2023) consiste in uno stato di preoccupazione o tensione mentale derivante da situazioni complesse. Si tratta di una reazione umana innata che ci motiva a fronteggiare le sfide e le minacce nella nostra esistenza. L’esperienza dello stress è comune a tutti, ma l’importanza per il nostro benessere generale risiede nella modalità con cui lo affrontiamo.
L’aumento della copertura mediatica nel corso dei decenni ha corrisposto a una crescita esponenziale nella ricerca e nella consapevolezza pubblica dello stress e dei suoi effetti (O’Connor et al., 2021), soprattutto dopo la pandemia da Covid-19.
Attualmente, lo stress è un problema globale urgente con una prevalenza del 36,5% e del 50,0% per la sofferenza psicologica (Nochaiwong et al., 2021).
Lo stress nella popolazione giovanile
Uno studio approfondito condotto dalla Mental Health Foundation (2018) ha rivelato statistiche preoccupanti riguardo al benessere mentale dei giovani, in particolare quelli di età compresa tra i 18 e i 24 anni. Questi risultati mettono in evidenza l’effetto profondo che le pressioni sociali stanno avendo sulla salute mentale di questa fascia demografica (Mental Health Foundation, 2018).
Spesso, le persone che appartengono a questa fascia di età sono studenti universitari che, a causa dell’alto carico di lavoro, la partecipazione alle lezioni, il rispetto delle scadenze, il bilanciamento tra studio e vita privata e le preoccupazioni finanziarie sono soggette a stress accademico.
Recenti meta-analisi mostrano infatti una prevalenza pari al 34% di sintomatologia ansiosa e del 27% di sintomatologia depressiva tra gli studenti universitari di tutto il mondo (Queek et al., 2019; Rotenstein et al., 2016). È stata inoltre riscontrata una significativa differenza nelle variabili quali il genere, con una prevalenza di disturbi mentali maggiore nelle studentesse che negli studenti (Benton et al., 2003; Duffy et al., 2019).
Mindfulness e studenti universitari
In considerazione dell’ampia diffusione del disagio accademico tra gli studenti universitari e della limitata disponibilità di interventi mirati allo stress, le università dovrebbero adottare approcci preventivi, valutando e gestendo i potenziali rischi psicosociali.
Tra le strategie di intervento mirate alla psicoeducazione e alla gestione di difficoltà legate all’ambito accademico, emergono le pratiche mindfulness come potenziali alleati nella gestione dello stress degli studenti universitari. La mindfulness, intesa come consapevolezza coltivabile attraverso la meditazione (Kabat-Zinn, 2003), si basa sull’attenzione attiva e senza giudizio al presente e agli stimoli interni ed esterni (Keng et al., 2011).
Studi recenti confermano l‘efficacia degli interventi basati sulla mindfulness nel ridurre lo stress, l’ansia e la sintomatologia depressiva tra gli studenti universitari (Chen et al., 2023; Russel et al., 2018; Gal et al., 2021).
Stress accademico e atteggiamenti mindful: la ricerca
Nell’attuale panorama della letteratura scientifica sono pochi gli studi che indagano lo stress accademico in studenti universitari italiani, da qui la strutturazione di una ricerca mirata.
Possono partecipare al presente studio studenti universitari provenienti da ogni ateneo d’Italia, frequentanti corsi di laurea triennale, magistrale, dottorati e master.
Il tuo contributo nella compilazione di questo breve questionario (meno di 10 minuti) permetterà di avere una panoramica più esaustiva del contesto italiano, con l’obiettivo di contribuire alla realizzazione di progetti di intervento concreti volti a promuovere il benessere psicofisico e la riduzione dello stress nel contesto accademico.
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