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La psicologia dell’emergenza: il primo soccorso psicologico

Le evidenze empiriche supportano i risultati positivi del Primo Soccorso Psicologico in supporto a individui colpiti da traumi e crisi

Di Alessandro Ocera

Pubblicato il 24 Nov. 2023

La psicologia dell’emergenza e il Primo Soccorso Psicologico

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2022), la maggioranza delle persone coinvolte in situazioni di emergenza sperimenta un notevole disagio psicologico, il quale tende ad intensificarsi col passare del tempo. In effetti, tra coloro che hanno vissuto eventi traumatici come guerre o disastri negli ultimi dieci anni (OMS, 2022), ben 1 individuo su 5 (pari al 22%) sviluppa condizioni quali depressione, ansia, disturbo da stress post traumatico, e altri disturbi psichici. 

La psicologia dell’emergenza (RNAPU, n.d.) rappresenta un supporto psicologico immediato per coloro che sono stati vittime di un trauma, i loro familiari e tutte le altre persone coinvolte in eventi traumatici.

Nell’ambito di questa disciplina, il National Child Traumatic Stress Network (NCTSN) e il National Center for PTSD (NCPTSD) hanno sviluppato il protocollo del Primo Soccorso Psicologico (Psychological First Aid; Brymer et al., 2006) mirato a fornire assistenza a bambini, adolescenti, adulti e famiglie nel periodo immediatamente successivo a eventi traumatici quali ad esempio disastri naturali, incidenti, atti di terrorismo, etc. 

Il Primo Soccorso Psicologico può essere erogato da professionisti della salute mentale e altri soccorritori coinvolti nell’assistenza agli individui colpiti da eventi traumatici. Questi operatori possono essere integrati in una varietà di unità di risposta, tra cui ad esempio squadre di primi soccorritori, sistemi di comando per incidenti e strutture di assistenza sanitaria primaria ed emergenziale.

Principi chiave del Primo Soccorso Psicologico

Il Primo Soccorso Psicologico è stato sviluppato per ridurre il disagio iniziale causato da eventi traumatici e promuovere il funzionamento adattivo e le capacità di coping a breve e lungo termine. I principi e le tecniche di questo protocollo soddisfano quattro standard fondamentali, che sono:

  • coerenti con le evidenze di ricerca sul rischio e la resilienza in seguito a traumi
  • applicabili e pratici in contesti sul campo
  • appropriati per tutti i livelli di sviluppo lungo tutto il corso della vita
  • adattati culturalmente e forniti in maniera flessibile 

Il Primo Soccorso Psicologico non presuppone che tutti i sopravvissuti svilupperanno gravi problemi di salute mentale o difficoltà a lungo termine. Si basa invece sulla comprensione che i sopravvissuti ai disastri e gli altri colpiti da tali eventi sperimenteranno una vasta gamma di reazioni iniziali emotivamente intense (ad esempio, fisiche, psicologiche o comportamentali). 

Alcune di queste reazioni causeranno un disagio tale da interferire con il coping adattivo, ovvero la capacità di un individuo di affrontare e gestire efficacemente situazioni ed eventi stressanti. Secondo questo approccio il recupero può essere favorito dal sostegno di soccorritori compassionevoli e premurosi.

Le otto azioni fondamentali del primo soccorso psicologico

Nei casi emergenziali, gli operatori che prestano soccorso dovrebbero agire in modo flessibile e basare la quantità di tempo che dedicano a ciascuna azione dell’intervento sulle specifiche esigenze e preoccupazioni dei sopravvissuti.

Il protocollo del Primo Soccorso Psicologico prevede otto azioni fondamentali (NCTSN, n.d.):

  1. Contatto e coinvolgimento: rispondere a contatti avviati dai sopravvissuti o iniziarli in modo non invasivo e compassionevole.
  2. Sicurezza e comfort: migliorare le condizioni di sicurezza e fornire comfort fisico ed emotivo.
  3. Stabilizzazione (se necessario): calmare e orientare i sopravvissuti emotivamente sopraffatti o disorientati.
  4. Raccolta di informazioni sulle esigenze e le preoccupazioni attuali: identificare esigenze e preoccupazioni immediate, raccogliere informazioni aggiuntive.
  5. Assistenza pratica: offrire assistenza pratica ai sopravvissuti nell’affrontare esigenze e preoccupazioni immediate.
  6. Collegamento con il supporto sociale: aiutare a stabilire contatti precoci e continuativi con le persone di supporto primarie e altre fonti di supporto, tra cui familiari, amici e risorse di aiuto comunitario.
  7. Informazioni sulla gestione dello stress: Fornire informazioni sulle reazioni allo stress e sulla sua gestione per ridurre il disagio e promuovere il funzionamento adattivo.
  8. Collegamento con i servizi: collegare i sopravvissuti ai servizi psico-sociali disponibili e necessari al momento e per il futuro.

L’impatto del primo soccorso psicologico sul benessere mentale

Una recente revisione sistematica di Hermosilla e colleghi (2023) ha indagato l’efficacia del protocollo del Primo Soccorso Psicologico nel migliorare la salute mentale e il benessere psicologico in individui esposti ad eventi potenzialmente traumatici. 

I 12 studi inclusi riportano risultati individuali di un intervento basato sul Primo Soccorso Psicologico (Brymer et al., 2006); nessuno degli studi riporta risultati a livello comunitario.

Quattro studi hanno riscontrato una riduzione dell’ansia (Despeaux et al., 2019; Everly et al., 2016; McCart et al., 2020; Meir et al., 2012) e dei sintomi depressivi (Ironson et al., 2020; McCart et al., 2020; Meir et al., 2012; Ramirez et al., 2013). 

I sintomi del disturbo da stress post-traumatico (PTSD) sono stati misurati in quattro studi (Cain et al., 2010; Ironson et al., 2020; McCart et al., 2020; Ramirez et al., 2013);tutti tranne uno (Ramirez et al., 2013) riportano una riduzione statisticamente significativa dei sintomi da PTSD a seguito di interventi di pronto soccorso psicologico.

Due studi hanno valutato i punteggi dell’umore, con un miglioramento non statisticamente significativo riportato in uno (Everly et al., 2016) e aumenti statisticamente significativi nell’altro (Despeaux et al., 2019). 

Tra gli studi qualitativi, si è riscontrato che il Primo Soccorso Psicologico contribuisce al senso di sicurezza, riduce la sofferenza, favorisce il senso di appartenenza, fornisce un maggiore senso di controllo tra giovani e adulti, e migliora la normalizzazione delle emozioni (Bakes-Denman et al., 2021; de Freitas Girardi et al., 2020; Schafer et al., 2016).

Le recenti grandi crisi, come l’attuale pandemia globale di COVID-19, hanno offerto l’ opportunità per progettare gli interventi e costruire una base di evidenze per guidare gli sforzi di risposta, con una maggiore attenzione alla valutazione dell’efficacia del protocollo del Primo Soccorso Psicologico (Hermosilla et al., 2023).

Considerazioni conclusive sul Primo Soccorso Psicologico

La Psicologia dell’emergenza e il Primo Soccorso Psicologico rappresentano strumenti importanti nel supportare individui affetti da traumi e che hanno vissuto situazioni di emergenza. Basati su principi solidi e supportati da evidenze empiriche, questi protocolli mirano a ridurre il disagio iniziale e promuovere il benessere mentale a breve e lungo termine. 

La ricerca ha dimostrato risultati positivi, con una significativa riduzione di sintomi come ansia, depressione e disturbo da stress post-traumatico. Inoltre, favoriscono la sicurezza, il senso di controllo e il supporto sociale. L’importanza di valutare l’efficacia di tali interventi è fondamentale, specialmente in contesti di crisi, per fornire un supporto efficace e mirato.

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