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L’uso dei disegni nella Schema Therapy per l’età evolutiva

Nella Schema Therapy, il disegno permette al bambino di esplorare e comprendere processi emotivi complessi in modo appropriato alla sua età

Di Mariarosaria Chiello, Isabella Di Biagio, Daniela Tiberi

Pubblicato il 04 Ott. 2023

Il disegno nella Schema Therapy

La Schema Therapy per l’età evolutiva (Loose et al., 2023) è un approccio terapeutico che utilizza numerosi strumenti creativi, come il disegno, per facilitare l’espressione dei sentimenti e dei comportamenti nei bambini. Spesso i bambini trovano più facile comunicare attraverso i disegni piuttosto che a voce, poiché le domande dirette possono ostacolare la comunicazione e attivare possibili meccanismi di difesa. Pertanto, l’uso dei disegni permette al terapeuta di entrare più agevolmente  in contatto con il bambino e di superare momenti imbarazzanti e di confusione.

Nella terapia della Gestalt (Perls F., Hefferline R.F. e Goodman P., 1997), ad esempio, si utilizza il disegno libero o guidato per invitare il bambino a esprimere i suoi sogni, luoghi preferiti o mondi ideali. Il terapeuta evita di interpretare i disegni e invita il bambino a identificarsi con un elemento grafico-pittorico prodotto, come una pianta o un animale, per favorire il dialogo tra i diversi elementi del disegno.

I disegni forniscono al terapeuta un materiale proiettivo per rilevare carichi emotivi, desideri nascosti e bisogni non soddisfatti del bambino. A quest’ultimo offrono, inoltre, la possibilità di sviluppare il proprio Sé osservatore, ovvero la capacità di guardarsi da una prospettiva esterna e quindi di autovalutarsi, sviluppando così le abilità di metacognizione, che sono importanti fattori protettivi evolutivi nel prevenire l’eventuale sviluppo di molteplici esiti disadattavi. Questo processo agevola l’acquisizione di una prospettiva che supporta le capacità di introspezione del bambino, sviluppando l’autostima nel suo significato più vero.

Le immagini sono utilizzate come un supporto visivo che rende più semplice ragionare su dinamiche intrapsichiche e/o interpersonali, perché consente di non sovraccaricare la memoria a breve termine con troppe informazioni da mantenere nella mente. L’uso del disegno in psicoterapia si basa anche su una serie di processi neuropsicologici. Ad esempio, il disegno coinvolge l’emisfero destro del cervello, che è responsabile della creatività, dell’immaginazione e delle emozioni e la corteccia motoria, che è responsabile del movimento, ciò significa che può aiutare a migliorare la propria coordinazione, flessibilità e forza muscolare.

I disegni possono essere utilizzati per creare spazi di fantasia che invitano a risolvere conflitti e angosce in modo ludico e creativo. Nel lavoro con pazienti traumatizzati, le tappe della vita del bambino vengono utilizzate per ridefinire le esperienze negative come eventi che è riuscito a superare.

La rappresentazione grafica dei mode

Nella Schema Therapy con i bambini e gli adolescenti, il bambino, può mettere in scena una parte del disegno, identificandosi con una specifica parte del Sé; questo concetto nel modello teorico della Schema Therapy prende il nome di “mode” (Young, 2007). I mode sono divisi in Mode Bambino, Mode di Coping Disfunzionale, Mode Genitore Disfunzionale e Mode Adulto Sano. Il Mode Bambino è uno stato mentale in cui il soggetto sperimenta intensi stati emotivi negativi, non adeguati alla situazione corrente; si distinguono quattro mode Bambino: Vulnerabile, Arrabbiato, Impulsivo/Indisciplinato o Felice. Nel Mode di Coping Disfunzionale il soggetto tende ad utilizzare strategie di evitamento, ipercompensazione e resa alle emozioni spiacevoli. Nel Mode Genitore Disfunzionale il soggetto esperisce forti pressioni che generano ansia e odio nei confronti di sé, tali da adombrare la parte bambina con pensieri disfunzionali che frustrano il soggetto. Questo mode può declinarsi in Genitore Punitivo/Critico o Genitore Esigente. Il Mode Adulto Sano si occupa di proteggere e accudire il Bambino Vulnerabile, porre dei limiti al Bambino Arrabbiato e Indisciplinato e contrastare il Genitore Disfunzionale (Terenzi S., 2020).

Durante la terapia, i mode vengono analizzati insieme al bambino per riconoscerne i punti di forza, le fragilità e le funzioni salvifiche/protettive che hanno assolto in passato. Questo processo viene accompagnato dalla loro raffigurazione.

Similmente, i disegni, che rappresentano i mode problematici e adattivi, vengono utilizzati come punti di ancoraggio per il cambiamento. La rappresentazione grafica dei diversi mode che compongono il giovane paziente va così a formare quello che viene detto Mode Sketch.

Nella Schema Therapy, il disegno permette al bambino di esplorare e comprendere processi emotivi complessi in modo appropriato alla sua età. Dando forma a tutti i mode, il bambino impara ad esplorarli e comprenderli e può creare una rappresentazione grafica che rende più accessibile la presa di consapevolezza della modalità di interazione presente tra i mode. Inoltre, i disegni creati durante la terapia possono rappresentare visivamente gli obiettivi di cambiamento relativi a ciascun mode, oltre che fornire un supporto atto a favorire la conoscenza e la comunicazione dei mode del bambino ai suoi caregiver. Possono essere utilizzati anche per la psicoeducazione sul modello e i mode, fornendo una base per il lavoro clinico. Anche al di fuori del setting terapeutico, il bambino può richiamare alla mente la rappresentazione dei mode ed i messaggi da essi veicolati.

Il disegno rappresenta un eccellente strumento per identificare e iniziare a mettere in discussione i mode problematici e rinforzare quelli funzionali. Attraverso il disegno, la persona può accedere ai ricordi da un’altra prospettiva e discutere e modificarne l’immagine. Questo processo aiuta il bambino a distanziarsi emotivamente dalle esperienze passate e a rivalutarle con l’aiuto del terapeuta.

Il cambiamento attraverso il disegno

L’utilizzo dei disegni nella Schema Therapy, dunque, rende più profonda l’esperienza relazionale terapeutica, promuovendo cambiamenti significativi. Le procedure esperienziali, infatti, possono operare un cambiamento in modo assai più incisivo rispetto al classico dialogo socratico delle psicoterapie verbali (Terenzi S., 2020).

In conclusione, l’uso del disegno in psicoterapia favorisce, non solo nel bambino, ma anche nell’adulto, una serie di processi psicoterapeutici. Ad esempio, esso può aiutare a: esplorare i propri pensieri, sentimenti ed esperienze; sviluppare una maggiore consapevolezza di sé; migliorare la comunicazione; risolvere i conflitti; affrontare lo stress; gestire le emozioni; aumentare l’autostima; raggiungere i propri obiettivi.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Loose, C., Graaf, P., Zarbock, G., Holt R.A. (2023). La Schema Therapy per l’età evolutiva. Manuale per il clinico. Edizione italiana a cura di Stefano Terenzi e Rosario Capo. Trento: Erickson.
  • Perls, F., Hefferline, R.F., Goodman, P. (1997). Teoria e Pratica della Terapia della Gestalt. Roma: Astrolabio.
  • Terenzi, S. (2020). Una introduzione alla Schema Therapy. Psicoterapia e Scienze Umane, 4, 601-618. FrancoAngeli. DOI: 10.3280/PU2020-004007.
  • Young, J.E., Klosko, J.S., Weishaar, M.E. (2007). Schema Therapy. La terapia cognitivo-comportamentale integrata per i disturbi della personalità. Edizione italiana a cura di A. Carrozza, N. Marsigli e G. Melli. Firenze: Editore Eclipsi.
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