Giornata Internazionale delle persone anziane: un’occasione per riflettere
Il 1 Ottobre ricorre la giornata Internazionale delle persone anziane e, nella stessa occasione, viene celebrata anche la festa dei nonni. Una ricorrenza importante per riflettere su un fenomeno preoccupante, di cui forse molti non sono a completa conoscenza, ma dalle profonde radici all’interno della nostra società: l’ageismo.
Cos’è l’ageismo
L’età è una delle prime caratteristiche che notiamo nelle altre persone. L’ageismo si manifesta quando l’età è utilizzata per categorizzare gli altri (e noi stessi) in modi che possono causare sofferenza e disagio.
Il termine ageismo è stato coniato dal gerontologo Robert Butler (1969) e fa riferimento, per l’appunto, a una alterazione di sentimenti, credenze e comportamenti nei confronti di individui appartenenti a un gruppo di età differente dalla propria.
L’ageismo si riferisce agli stereotipi (come pensiamo), ai pregiudizi (cosa sentiamo) e alle discriminazioni (come agiamo) diretti verso gli altri e verso noi stessi in base dell’età anagrafica.
I dati ci dicono che 1 persona su 2 è ageista verso le persone più anziane. In Europa 1 persona su 3 è vittima di ageismo e sono i più giovani a percepire una maggiore discriminazione nei loro confronti per via dell’età più giovane.
Come si manifesta l’ageismo, quali sono i fattori di rischio e quali gli effetti?
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