expand_lessAPRI WIDGET

Le diverse declinazioni della scrupolosità

La scrupolosità può essere considerata una caratteristica positiva o negativa ma un suo eccesso rischia di interferire con il funzionamento della persona

Di Maria Gazzotti

Pubblicato il 28 Lug. 2023

Introduzione

Nel linguaggio comune con scrupolosità si intende la tendenza a prestare particolare attenzione alle cose e a come vengono fatte, mettendoci impegno e precisione. Può essere considerata come una caratteristica positiva o negativa a seconda del punto di vista, ma è innegabile che un eccesso di scrupolosità rischia di interferire con il funzionamento della persona a livello personale, lavorativo o interpersonale.

Proviamo a capire meglio questa differenza con un esempio: rileggere una mail di lavoro prima di inviarla è un comportamento funzionale che permette di verificarne forma e contenuto e occuperà una piccola quantità del nostro tempo, mentre rileggere una mail sei volte, ricominciando da capo ogni volta che viene trovata un’inesattezza o viene fatta una modifica, sfocia nella disfunzionalità, in quanto si tratta di un comportamento non necessario né concretamente utile, che prenderà parecchio tempo e probabilmente porterà con sé un vissuto emotivo spiacevole, come l’ansia.

In psicologia, alcuni studi individuano con il termine scrupolosità un disturbo caratterizzato da senso di colpa e ossessioni, associate a problematiche morali o religiose, spesso accompagnate da compulsioni nello stesso ambito. Si tratta di una sfida per i professionisti della salute mentale ma anche per le autorità religiose (Miller & Hedges, 2007).

Scrupolosità e disturbo ossessivo-compulsivo (DOC)

La scrupolosità così intesa condivide diverse caratteristiche con il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) e può portare allo sviluppo di uno specifico sottotipo del DOC, denominato “morale/religioso”. La religiosità è stata infatti associata al disturbo ossessivo compulsivo e può influenzare la natura delle ossessioni e compulsioni in soggetti con DOC; la religione coinvolge diversi aspetti della vita di una persona, che molto spesso si associano a rituali, diversi a seconda del credo religioso di riferimento (Bruni, 2012; Libera, 2015).

Le ossessioni legate alla religione comprendono pensieri intrusivi, l’idea che ci siano azioni giuste e azioni sbagliate e la sensazione che ognuna di esse sia monitorata da un essere divino e abbia delle conseguenze; portano con sé vergogna e colpa, ma anche ansia e paura. Alcuni esempi di ossessioni a tema morale/religioso sono le seguenti: “Se faccio un pensiero blasfemo in Chiesa andrò all’inferno”, “Dio non mi perdonerà mai per i miei peccati”, “Se infrango un comandamento andrò all’Inferno”. Le compulsioni, invece, sono comportamenti ripetitivi volti ad annullare o compensare i pensieri considerati sbagliati e blasfemi, e includono in questo caso comportamenti come la ripetizione di preghiere, il toccare oggetti sacri o l’esecuzione di rituali (Bruni, 2012; Libera, 2015).

Scrupolosità e disturbo ossessivo-compulsivo di personalità (DOCP)

La scrupolosità morale è uno dei criteri diagnostici del disturbo ossessivo compulsivo di personalità (DOCP) che, secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), è un pattern pervasivo di preoccupazione per l’ordine, perfezionismo e controllo mentale e interpersonale, a spese di flessibilità, apertura ed efficienza. Tra i criteri diagnostici è presente proprio l’aspetto di scrupolosità: eccessiva coscienziosità, scrupolosità e intransigenza in tema di moralità, etica o valori (APA, 2013).

Queste persone possono faticare ad accettare anche piccole violazioni delle norme o delle regole, da parte di loro stessi o degli altri e possono essere estremamente rigide in termini di principi di vita a cui attenersi, non riuscendo ad adattarsi ai contesti di vita in modo flessibile, ad esempio “Il tradimento è inaccettabile”, “Se ho preso un impegno con un amico non posso dargli buca neanche se ho fatto gli straordinari e sono molto stanco”, “Non si può in nessuna circostanza andare a dormire senza aver lavato i piatti”.

A questo proposito diventa fondamentale la diagnosi differenziale tra la scrupolosità intesa come disturbo ossessivo compulsivo (DOC) e la scrupolosità intesa come caratteristica di funzionamento personologico all’interno del disturbo ossessivo compulsivo di personalità (DOCP): la somiglianza tra la scrupolosità patologica e il disturbo ossessivo compulsivo di personalità è limitata dal fatto che nel primo caso la persona è preoccupata principalmente da temi morali e religiosi, sperimenta ossessioni e/o comportamenti compulsivi legati specificamente a questo tema, mentre le persone con DOCP mostrano rigidità in più aree come l’organizzazione, il perfezionismo, la gestione economica, e non presentano gli aspetti di ossessione e compulsione (Miller & Hedges, 2007).

In conclusione

La scrupolosità può essere intesa con diversi significati e può essere letta come una caratteristica che, quando manca di flessibilità, condiziona la vita della persona portandola a sviluppare un disturbo ossessivo compulsivo. Spesso la scrupolosità si associa a tematiche religiose, bisogna approfondire in questi casi il contesto religioso di appartenenza per distinguere i casi psicopatologici da quelli non patologici e promuovere il benessere psicologico.

Si parla di:
Categorie
SCRITTO DA
Maria Gazzotti
Maria Gazzotti

Redattrice di State of Mind

Tutti gli articoli
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • APA (2013). Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali.
  • Bruni, D. (2012). Quando la religione diventa un’ossessione: la Scrupolosità. State of Mind.
  • Libera, L. D. (2015). Le caratteristiche delle ossessioni e compulsioni religiose nei principali culti monoteisti. State of Mind.
  • Greenberg, D., & Huppert, J. D. (2010). Scrupulosity: A unique subtype of obsessive-compulsive disorder. Current Psychiatry Reports, 12, 282-289.
  • Miller, C. H., & Hedges, D. W. (2008). Scrupulosity disorder: An overview and introductory analysis. Journal of Anxiety Disorders, 22(6), 1042-1058.
  • Wu, M. S., Rozenman, M., Peris, T. S., O’Neill, J., Bergman, R. L., Chang, S., & Piacentini, J. (2018). Comparing OCD-affected youth with and without religious symptoms: Clinical profiles and treatment response. Comprehensive psychiatry, 86, 47-53.
  • Yorulmaz, O., Gençöz, T., & Woody, S. (2009). OCD cognitions and symptoms in different religious contexts. Journal of anxiety disorders, 23(3), 401-406.
CONSIGLIATO DALLA REDAZIONE
Perfezionismo accademico e salute mentale tra gli studenti
Perfezionismo accademico e benessere psicologico, quale relazione?

Sebbene sia spesso considerato un aspetto positivo, il perfezionismo può avere effetti negativi sul benessere personale e sulla salute mentale

ARTICOLI CORRELATI
Onicofagia, tricotillomania e altri comportamenti ripetitivi focalizzati sul corpo (BFRB)

I comportamenti ripetitivi focalizzati sul corpo includono la tricotillomania, la dermatillomania e l’onicofagia

La Terapia Cognitivo-Comportamentale del Disturbo Ossessivo-Compulsivo – Recensione

Il volume costituisce una guida per i clinici al trattamento cognitivo comportamentale per il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC)

WordPress Ads
cancel