Nel corso degli ultimi anni il ghosting è diventato un fenomeno molto dibattuto anche da parte dei ricercatori e si riferisce alla decisione unilaterale di interrompere un contatto con un altro individuo, attraverso l’utilizzo di un mezzo tecnologico (Freedman et al., 2019)
Cos’è il ghosting?
Nonostante venga descritta come una “nuova” modalità di rottura delle relazioni, potrebbe rientrare nelle strategie già esposte ampiamente in letteratura, definite di evitamento e di ritiro (Baxter, 1982).
Nella società contemporanea, a differenza delle strategie degli anni passati, il ghosting ha una maggior probabilità di verificarsi per via della comunicazione mediata attraverso l’utilizzo di social media o altre piattaforme, che permette di respingere molto più facilmente gli individui con cui si ritiene di non voler continuare ad avere una relazione. Un mezzo tecnologico particolarmente importante in questo contesto è rappresentato dalle mobile dating apps (MDAs), ovvero le app di incontri online; attraverso queste app è possibile connettersi e chattare con più persone, spesso sconosciute e non appartenenti alla rete sociale dell’individuo.
Le app di incontri online
La selezione degli individui sulle app di incontri si basa prevalentemente sulle foto postate dall’altro/a sul profilo. Questo, secondo alcuni ricercatori (Carpenter & McEwan, 2016; Timmermans & De Caluwé, 2017), potrebbe portare gli individui a vedere un incontro come un gioco o come una forma di divertimento, con conseguenze come una maggior distanza emotiva ed una minor volontà di investire nelle relazioni nate da incontri online.
Determinate ricerche (Fitzpatrick & Birnholtz, 2018) hanno rivelato che gli iscritti provano sentimenti contrastanti (di amore e odio) nei confronti delle app, che li portano ad eliminare spesso gli account; cancellandosi, gli utenti solitamente si discostano dalle conversazioni. Inoltre, Tinder, per esempio, permette di eliminare il match, che conseguentemente porta alla cancellazione dell’intera chat (Tinder, 2019).
Cosa provano gli individui che subiscono il ghosting?
Uno studio (Timmermans et al., 2021), esaminando le conseguenze che potrebbero derivare dal ghosting, ha riportato effetti sull’autostima e sulla fiducia negli altri. Infatti, sebbene il ghosting possa essere considerato appropriato in determinate situazioni, rimane una strategia di rottura delle relazioni e, essendo una forma di rifiuto, ha come conseguenza reazioni emotive e fisiche negative (Morris & Reiber, 2011).
Ciò che si è mostrato essere correlato ad un maggior malessere riguarda invece il numero di ghosting subiti, l’aver avuto un contatto diretto con l’individuo, la durata della frequentazione e l’avvenimento inatteso della rottura.
Sorprendentemente, l’aver avuto un rapporto sessuale con l’altro non è risultato essere correlato ad un maggior malessere; questo aspetto potrebbe essere dovuto alla “normalizzazione” dei rapporti sessuali occasionali ed alla conseguente riduzione delle aspettative di contatto successive ad un rapporto intimo (Wade, 2017).
Nonostante ciò, lo studio ha anche riportato la messa in atto di strategie per fronteggiare al meglio il ghosting quali: la razionalizzazione dell’evento (vedendolo solo come una conseguenza dell’utilizzo delle app di dating), la modificazione delle aspettative nei confronti altrui e dell’investimento in termini di emozioni e di tempo in futuro, il cercare conforto condividendo l’esperienza di ghosting, cancellare l’app e astenersi da incontri online per un periodo di tempo.
Cosa porta gli individui a fare ghosting?
Lo studio condotto nel 2021 da Timmermans et al. ha descritto alcune motivazioni principali per cui gli individui ricorrerebbero al ghosting per interrompere una relazione. La prima si riferisce a cause riguardanti l’altro, quali caratteristiche personologiche o commenti sgraditi (razzisti, insistenti, irrispettosi). Tra questi rientrano anche motivazioni di auto-protezione rispetto ad atteggiamenti aggressivi, conseguenti ad una mancata accettazione della decisione da parte dell’altro di interrompere la relazione; infatti, le persone sensibili al rifiuto sembrerebbero reagire in maniera ostile ed aggressiva. Conseguentemente questi individui potrebbero essere più propensi allo sperimentare il ghosting rispetto ad altri.
Le altre motivazioni si sono viste essere riguardanti sé stessi; queste ultime includono paura di ricevere un rifiuto, mancanza di volontà di impegnarsi emotivamente in una relazione o paura che l’altro individuo volesse manipolarsi o cambiarli.
Si sono riscontrate anche motivazioni riguardanti la scelta del fare ghosting per motivi di facilità, per via del fatto di non sentirsi in dovere di dare spiegazioni all’altra persona o per evitare di ferire l’altro rifiutandolo in modo esplicito verbalmente.
Conclusione
In conclusione, il ghosting sembrerebbe essere una strategia ampiamente utilizzata, soprattutto sulle app di dating che, sebbene da un lato faciliterebbero il contatto di nuovi potenziali compagni, dall’altro ne permetterebbero anche l’allontanamento attraverso il ghosting, che si è visto essere la strategia di rifiuto più “semplice” per molteplici motivi.