Nel 2002 MacNair introduce il concetto di Perpetration-Induced Traumatic Stress (PITS), ovvero Stress Traumatico Indotto dalla Perpetrazione, del quale, fino ad oggi, è stato ben poco studiato.
Introduzione
Nel corso degli anni, la letteratura si è focalizzata principalmente sulle conseguenze psicologiche dell’aver subìto un trauma o violenza, piuttosto che sull’averla inflitta (MacNair, 2002).Ad oggi, esistono diversi tipi di lavoro che richiedono l’uccisione autorizzata di esseri viventi. Data la natura inevitabilmente traumatica di questi lavori, alcune ricerche nel corso degli anni hanno indagato le conseguenze psicologiche di queste professioni sugli stessi lavoratori che le esercitano ma, come accennato poco fa, solo in ristrette categorie, come per esempio i veterani di guerra e i ricercatori che eseguono esperimenti su animali in laboratorio (MacNair, 2002; Bennett & Rohlf, 2005). Tuttavia, si conosce ben poco riguardo al lavoro svolto nei mattatoi.
Il lavoro nei mattatoi
I lavoratori dei mattatoi, definiti come individui che lavorano in strutture adibite all’uccisione e lavorazione di animali da allevamento per il consumo di carne, hanno a che fare con la morte di oltre 70 miliardi di animali ogni anno in tutto il mondo (Sanders, 2018). Per stare al passo con l’ingente richiesta di mercato, l’industria della carne impiega circa 75 mila lavoratori in 250 mattatoi sia in Usa che in UK (Department for Environment Food & Rural Affairs, 2019; United States Department of Agriculture, 2020).
Il disturbo da stress traumatico indotto dalla perpetrazione (PITS)
La letteratura ha evidenziato come prendere parte o osservare pratiche di uccisione, mutilazione di animali, coscienti o incoscienti è ovviamente causa di distress psicologico per gli individui impiegati nei mattatoi (Hendrix & Brooks Dollar, 2017). Infatti, secondo alcuni studi coloro che lavorano nei macelli possono presentare una sintomatologia riconducibile al disturbo da stress port traumatico (PTSD) (Beirne, 2004); nello specifico si può parlare di disturbo da stress traumatico indotto dalla perpetrazione (PITS), proprio perché questi lavoratori sono coinvolti nella creazione di situazioni traumatiche ai danni degli animali adibiti al macello (MacNair, 2002). Alcuni autori hanno ipotizzato che lo stress dovuto a questi ambienti di lavoro deumanizzanti possa esporre maggiormente al rischio di perpetrare agiti aggressivi eterodiretti (Emhan et al. 2012).Inoltre, bisogna considerare che spesso questi lavoratori sono vittime di disapprovazione a livello sociale, in quanto la mansione comporta l’atto di uccisione. La disapprovazione sociale può indurre in questi lavoratori emozioni di vergogna e colpa, percependosi come socialmente rifiutati; questi sentimenti possono a loro volta innescare una reazione di ritiro emotivo dalle relazioni o la messa in atto di comportamenti aggressivi e violenti, nonché distacco e isolamento sociale (Fitzgerald et al., 2009).
La letteratura sull’argomento
Una revisione sistematica di Slade e Alleyne (2021) ha raccolto le evidenze scientifiche degli ultimi anni inerenti a questo fenomeno. I risultati estrapolati dagli studi tenuti in considerazione hanno evidenziato l’impiego, da parte dei lavoratori nei macelli, di una serie di strategie disadattive, anche eteroaggressive, per far fronte all’ambiente di lavoro e ai fattori di stress associati. Le autrici suggeriscono la necessità di ulteriori studi riguardanti l’argomento proprio a causa della scarsa ricerca a riguardo, presente ad oggi in letteratura.