
Le giovani donne risultano essere più sensibili agli ideali di magrezza proposti sui social network e mostrano un rischio più elevato di sviluppare insoddisfazione corporea e disturbi alimentari.
L’immagine corporea è definita da tre dimensioni: la percezione, i pensieri e le emozioni che ruotano intorno al proprio corpo. È la rappresentazione che un soggetto ha del proprio corpo, compreso il suo riflesso allo specchio; risente e riflette i costrutti sociali che dipendono dalla cultura di appartenenza e dalle norme del contesto sociale in cui il soggetto è inserito. Questa concezione di sé stessi si crea sulla base di ideali corporei, comunicati sostanzialmente dall’ambiente attraverso i media, la famiglia e i coetanei (Jiotsa et al., 2021).
Negli ultimi 30 anni i media hanno sovraesposto le persone a ideali di magrezza, a partire dalla giovane età (Blowers et al., 2003), trasformando questo ideale in un nuovo standard di riferimento (Anschutz et al., 2016). È emerso da recenti studi (per esempio, Laure et al., 2005) che soprattutto le giovani donne risultano essere più sensibili agli ideali di magrezza e hanno la tendenza ad associarli alla bellezza e al successo.
Messaggio pubblicitario Il modo in cui interiorizziamo questo ideale di magrezza influisce sull’insorgenza di un disturbo alimentare e può essere un buon predittore per prevenire il rischio di sviluppare una problematica relativa all’alimentazione (Gorwood et al., 2016). L’interiorizzazione degli standard di magrezza può portare a un’alterazione dell’immagine corporea, con conseguente insoddisfazione corporea e preoccupazioni esagerate per il corpo e il peso (Stice et al., 2002). L’insoddisfazione corporea è caratterizzata da un’incongruenza tra il proprio corpo reale e quello idealizzato (Jacobi et al., 2004).
I soggetti con anoressia nervosa e bulimia nervosa condividono lo stesso pensiero radicale per l’immagine corporea, con la paura pervasiva di ingrassare (Stice at al., 2002).
Il recente studio condotto da Jiotsa e colleghi (2021) ha trovato un’associazione tra la frequenza con cui si confronta il proprio aspetto fisico con quello delle persone seguite sui social media e l’insoddisfazione corporea e il desiderio di magrezza.
In conclusione, si potrebbe dire che l’uso diffuso dei social media negli adolescenti e nei giovani adulti potrebbe aumentare l’insoddisfazione corporea e il desiderio di magrezza, rendendo la popolazione di giovani adulti più vulnerabili ai disturbi alimentari.
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Bibliografia
- Anschutz, D. J., van Strien, T., & Engels, R. C. M. E. (2008). Exposure to slim images in mass media: Television commercials as reminders of restriction in restrained eaters. Health Psychology, 27(4), 401–408.
- Blowers, L. C., Loxton, N. J., Grady-Flesser, M., Occhipinti, S., & Dawe, S. (2003). The relationship between sociocultural pressure to be thin and body dissatisfaction in preadolescent girls. Eating Behaviors, 4(3), 229–244.
- Gorwood, P., Blanchet-Collet, C., Chartrel, N., Duclos, J., Dechelotte, P., Hanachi, M., Fetissov, S., Godart, N., Melchior, J.-C., Ramoz, N., Rovere-Jovene, C., Tolle, V., Viltart, O., & Epelbaum, J. (2016). New Insights in Anorexia Nervosa. Frontiers in Neuroscience, 10.
- Jacobi, C., Hayward, C., de Zwaan, M., Kraemer, H. C., & Agras, W. S. (2004). Coming to Terms With Risk Factors for Eating Disorders: Application of Risk Terminology and Suggestions for a General Taxonomy. Psychological Bulletin, 130(1), 19–65.
- Jiotsa, B., Naccache, B., Duval, M., Rocher, B., & Grall-Bronnec, M. (2021). Social Media Use and Body Image Disorders: Association between Frequency of Comparing One’s Own Physical Appearance to That of People Being Followed on Social Media and Body Dissatisfaction and Drive for Thinness. International Journal of Environmental Research and Public Health, 18(6), 2880.
- Laure, P., Binsinger, C., Friser, A., Ambard, M. F., & Girault, S. (2005). L’estime de soi et l’anxiété sont-elles prédictives de la consommation de substances psychoactives par les préadolescents? Psychotropes, 11(1), 73.
- Stice, E., & Shaw, H. E. (2002). Role of body dissatisfaction in the onset and maintenance of eating pathology. Journal of Psychosomatic Research, 53(5), 985–993.