Un gruppo di ricercatori, appartenenti alle università di Bonn e di Tubinga, ha pubblicato recentemente su Brain Stimulation una ricerca i cui risultati dimostrano che è possibile, tramite la stimolazione non invasiva del nervo vago a livello auricolare, intervenire rapidamente nella comunicazione stomaco-cervello.
Da tempo è noto che esiste una rete neuronale che permette che stomaco e cervello possano essere in comunicazione (Folgueira C. Seoane L.M. Casanueva F.F. 2014).
Il nervo vago, che appartiene ai nervi cranici, è la struttura anatomica che collega il cervello allo stomaco, oltre che ad altri organi (Holtmann G. Talley N.J. 2014; Powley T.L. Spaulding R.A. Haglof S.A 2011). Dal punto di vista neurotrasmettitoriale questa comunicazione avviene grazie all’azione della serotonina (Berger M, Gray JA, Roth BL. 2009). Questa molecola ha, al di là di un importante ruolo a livello cerebrale – tanto che il suo deficit è collegato alla comparsa di depressione (Delgado P. et al. G.1990) -, anche un’azione sulla motilità gastrica; infatti, la serotonina è coinvolta molto spesso nella genesi della dispepsia funzionale (Talley NJ. 2008). Oltre a modulare la cinetica gastrica, il nervo vago è mediatore nella ricerca selettiva dei cibi e permette che questa si sintonizzi con il sistema cerebrale di ricompensa (Rebollo I. Devauchelle A.D. Beranger B. Tallon-Baudry C. 2018; Bandera, 2018).
Lo studio tedesco (Muller JS., Tenckntrup V., Rebollo I., Hallschmid M., Kroemer NB., 2022) ha utilizzato un campione composto da 31 soggetti in cura presso l’istituto di nutrizione umana di Postdam ed il centro per la ricerca sul diabete.
I ricercatori hanno effettuato, simultaneamente alla stimolazione vagale all’interno dell’orecchio dei soggetti, un elettrogastrogramma ed una risonanza magnetica funzionale.
L’elettrogastrogramma è un esame che permette di registrare i segnali elettrici che attraversano i muscoli responsabili dei movimenti gastrici. Il team ha potuto così osservare, come ha dichiarato il prof. Kroemer, riferendosi alla stimolazione vagale auricolare, che questa “rafforza l’accoppiamento tra i segnali provenienti dallo stomaco e dal cervello”; i ricercatori hanno raggiunto questo rafforzamento in pochi minuti. In particolare, la regione cerebrale maggiormente interessata nell’accoppiamento dei segnali è quella mesencefalica, ma sono coinvolte anche altre regioni cerebrali connesse alla funzionalità gastrica.
Come evidenziato dal comunicato dell’università di Tubinga (Stimulation of the vagus nerve strengthens the communication between the stomach and the brain), i risultati ottenuti con questa ricerca potrebbero in futuro essere utili per sviluppare nuovi trattamenti per l’obesità, i disturbi alimentari ed i disturbi dell’appetito e del peso correlati alla depressione.