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Le differenze nella regolazione emotiva nei pazienti con disturbi alimentari

Negli adolescenti con disturbi alimentari sono state osservate maggiori difficoltà nella gestione delle emozioni, rispetto ad adolescenti sani

Di Riccardo Fabbrini

Pubblicato il 04 Ott. 2022

Aggiornato il 05 Feb. 2024 11:46

L’anoressia nervosa e la bulimia nervosa sono disturbi alimentari che presentano comportamenti maladattivi, come la restrizione del consumo di cibo e le condotte compensatorie di espulsione, in termini di strategie per gestire l’emotività.

 

 L’anoressia nervosa (AN) e la bulimia nervosa (BN) sono disturbi che appartengono alla categoria dei disturbi alimentari (DA; APA, 2014). Spesso, in individui che soffrono di disturbi alimentari, è presente una forte difficoltà nella regolazione delle emozioni (Perthes et al., 2021). La regolazione delle emozioni è l’abilità di regolare l’intensità, la durata e la tipologia di emozione applicando strategie cognitive o comportamentali, che possono essere categorizzate come adattive (per esempio, rivalutazione di una situazione, problem solving, perdono e accettazione) o disadattive (per esempio, ruminazione, ritiro, comportamento aggressivo e autosvalutazione personale). Le strategie disadattive sono strettamente correlate con il funzionamento di molti disturbi mentali.

Le strategie adattive a disadattive di regolazione emotiva nei disturbi alimentari

È stato osservato che l’anoressia nervosa e la bulimia nervosa sono disturbi che presentano comportamenti maladattivi, come la restrizione del consumo di cibo e le condotte compensatorie di espulsione, in termini di strategie per gestire e regolare l’emotività (Perthes et al., 2021). Nella quotidianità di un individuo che soffre di anoressia nervosa o di bulimia nervosa, sembra che tali strategie disadattive non solo aiutino a regolare l’emotività, ma riducono le emozioni negative e tendono ad aumentare quelle positive. È stato osservato che gli individui affetti da disturbi alimentari possono esperire ed esprimere le emozioni in maniera differente rispetto agli individui sani.

Ad esempio, la paura di essere giudicati negativamente, componente fondamentale nei disturbi d’ansia, è spesso presente anche nei disturbi alimentari, così come i sintomi depressivi (Perthes et al., 2021).

È stato osservato che pazienti adolescenti con disturbi alimentari e depressione in comorbidità mostrano un maggior numero di sintomi di disturbi alimentari rispetto a pazienti che hanno in compresenza i disturbi d’ansia (Hughes et al., 2013). In aggiunta, sembra che i pazienti affetti da disturbi alimentari mostrino grandi difficoltà nell’attuare strategie adattive per la regolazione emotiva, difficoltà che sembra aumentare quando sono presenti in comorbilità anche disturbi depressivi o di ansia (Perthes et al., 2021). Ad esempio, la tristezza potrebbe essere soppressa attraverso la restrizione alimentare e il vomito, e i pazienti che soffrono di anoressia nervosa possono restringere ulteriormente l’assunzione di cibo dopo aver esperito tristezza (Perthes et al., 2021). Sembra inoltre che individui affetti da disturbi alimentari abbiano grandi difficoltà nella gestione della rabbia (Perthes et al., 2021).

Disturbi alimentari e regolazione emotiva in adolescenza

La finestra evolutiva dell’adolescenza presenta spesso delle difficoltà emotive, proprio perché è la fase in cui si sviluppa l’abilità di regolazione delle emozioni (Perthes et al., 2021). Infatti, sono state osservate maggiori difficoltà nella gestione delle emozioni in adolescenti affetti da disturbi alimentari, rispetto ad adolescenti sani. Perthes e colleghi (2021) hanno ipotizzato che gli adolescenti affetti da disturbi alimentari utilizzano in modo diverso le strategie adattive e disadattive di regolazione delle emozioni (Perthes et al., 2021). In particolare, hanno ipotizzato che gli adolescenti affetti da disturbi alimentari utilizzano meno strategie adattive e più strategie disadattive, applicandole come risposte ad ansia, rabbia e tristezza, rispetto ad individui senza disturbi alimentari.

 Per questa indagine, sono stati reclutati 197 partecipanti di genere femminile, in un range di età dai 12 ai 20 anni (Perthes et al., 2021). 118 partecipanti hanno ricevuto una diagnosi di anoressia nervosa e 32 di bulimia nervosa, mentre il gruppo di controllo era costituito da 47 individui non affetti da disturbi alimentari. Sono stati somministrati dei questionari per misurare la severità dei sintomi dei disturbi alimentari e per misurare quante e quali strategie adattive e disadattive venissero utilizzate in risposta alle emozioni di ansia, rabbia e tristezza.

I risultati suggeriscono che gli adolescenti che soffrono di disturbi alimentari utilizzano maggiormente strategie disadattive quando esperiscono emozioni di rabbia, ansia e tristezza (Perthes et al., 2021). Inoltre, è stato osservato come la regolazione della rabbia e della tristezza sia particolarmente difficile per gli adolescenti, indipendentemente dalla presenza di disturbi alimentari. Sorprendentemente, è stato osservato che gli individui affetti da disturbi alimentari non riportano una particolare difficoltà nella regolazione emotiva dell’ansia. Una possibile spiegazione potrebbe essere che il disturbo alimentare concentra le paure specifiche dell’individuo verso altre direzioni e, in confronto, gestire l’ansia potrebbe non risultare così complicato. La difficoltà nella regolazione delle emozioni potrebbe quindi essere un fattore transdiagnostico da considerare, quando si tratta delle cure rivolte ad adolescenti con disturbi alimentari.

Sarebbe necessario replicare il presente studio utilizzando campioni sperimentali (ovvero, con partecipanti con anoressia nervosa e bulimia nervosa) e di controllo (senza disturbi alimentari) bilanciati in termini di numerosità campionaria. Inoltre, dato che la ricerca di Perthes e colleghi (2017) si è concentrata solo su ansia, rabbia e tristezza, sarebbe interessante che future ricerche indagassero altre emozioni che sono state associate ai disturbi alimentari, come disgusto, colpa e vergogna.

 

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