La paura del rifiuto è palpabile nell’ansia da appuntamento, anche se trovarsi dall’altra parte di un rifiuto è una prospettiva che incute altrettanto timore.
L’ansia da appuntamento
Nonostante provare ansia quando si interagisce con potenziali partner romantici sia normale, livelli di ansia e angoscia significativi possono compromettere la capacità di formare e mantenere relazioni romantiche intime (Carver et al., 2003).
Con il termine ansia da appuntamento si definisce l’angoscia significativa associata alle interazioni con potenziali partner romantici (Hope & Heimberg, 1990).
La letteratura ci dice che l’ansia da appuntamento è associata a una serie di problemi di salute mentale e comportamentali, tra cui livelli più alti di depressione, minore autostima, abuso di sostanze e solitudine sia negli uomini sia nelle donne (Arkowitz et al, 1978; Davies & Windle, 2000), ma nonostante queste potenziali ramificazioni cliniche, l’ansia da appuntamento in sé e per sé non è formalmente riconosciuta come un disturbo d’ansia nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (American Psychiatric Association, 2013). Essa viene piuttosto considerata una manifestazione del disturbo d’ansia sociale (Social Anxiety Disorder – SAD), poiché sia il disturbo d’ansia sociale che l’ansia da appuntamento implicano la paura di una valutazione negativa (Fear of Negative Evaluation – FNE) (Clark & Wells, 1995; Chorney & Morris, 2008).
Paura del rifiuto, paura di rifiutare e paura della valutazione positiva
La paura del rifiuto, secondo gli psicologi cognitivo-comportamentali (ad esempio, Clark & Wells, 1995) e gli psicologi evolutivi (ad esempio, Gilbert, 2001), sembra essere un corollario della paura di una valutazione negativa. Gli individui affetti da ansia sociale tendono a sovrastimare le conseguenze sociali di un comportamento socialmente inetto, credendo che tale comportamento comporti una perdita di status e di valore e, in ultima analisi, il rifiuto (Clark & Wells, 1995). La paura del rifiuto è palpabile nell’ansia da appuntamento, anche se trovarsi dall’altra parte di un rifiuto è una prospettiva che incute altrettanto timore.
I ricercatori hanno infatti scoperto che chi interrompe una relazione o frequentazione si preoccupa di essere percepito dagli altri come noncurante e crudele (Perilloux & Buss, 2008) e che coloro che ricevono dell’amore non corrisposto provano senso di colpa per non contraccambiare il sentimento (Baumeister et al., 1993).
Inoltre, è stato scoperto che gli individui ansiosi tendono a sostenere un maggiore desiderio di evitare il conflitto, soprattutto nelle loro relazioni strette (Davila & Beck, 2002). Se l’ansia da appuntamento è da considerare un tipo di ansia sociale, l’evitamento del conflitto può sfociare in una difficoltà a rifiutare potenziali partner romantici, suggerendo plausibilmente che l’ansia sperimentata non è causata solo dalla paura di essere rifiutati, ma anche dal timore di creare un conflitto rifiutando. In poche parole, quindi, l’ansia da appuntamento potrebbe comportare, oltre alla paura del rifiuto, anche la paura di rifiutare gli altri (Fear of Rejecting Others – FRO).
Un altro elemento che potrebbe avere una valenza nell’ansia da appuntamento e che supporterebbe inoltre l’ipotesi della paura di rifiutare gli altri in questa condizione, è la paura della valutazione positiva (FPE), riscontrata anche essa come saliente nel disturbo d’ansia sociale (ad esempio, Rodebaugh et al., 2012).
Gli individui con alti livelli di paura della valutazione positiva potrebbero plausibilmente temere di essere visti positivamente da un partner romantico per paura poi di non essere in grado di soddisfare le aspettative elevate riposte su di loro (per esempio, appuntamenti successivi, intimità emotiva e sessuale più profonda). In modo correlato, gli individui possono temere di essere visti positivamente da un potenziale partner romantico con il quale non hanno un interesse romantico reciproco, per paura di essere messi nella posizione di rifiutarlo e quindi di incorrere in una valutazione negativa non soddisfacendo le aspettative.
Per chiarire tutti questi punti di domanda, uno studio di Rizvi e colleghi (2022) ha esaminato la relazione tra la paura della valutazione negativa specifica per gli appuntamenti (DFNE), la paura di rifiutare gli altri (FRO) e la paura della valutazione positiva (FPE).
I risultati hanno supportato l’ipotesi degli autori, in quanto è stata trovata una correlazione positiva significativa tra la paura della valutazione negativa specifica per gli appuntamenti e la paura di rifiutare gli altri. Questo risultato fornisce un supporto all’idea che gli individui che temono di essere valutati negativamente da potenziali partner romantici temono anche l’idea di rifiutarli. Inoltre, sfida l’idea che la caratteristica cognitiva principale dell’ansia da appuntamento sia proprio la paura della valutazione negativa o il rifiuto.
In generale, sia la paura della valutazione positiva che la paura di rifiutare gli altri appaiono significativamente correlati alla paura della valutazione negativa specifica per gli appuntamenti. Ciò che è degno di nota è che la correlazione tra la paura della valutazione negativa specifica per gli appuntamenti e la paura di rifiutare gli altri è rimasta significativa anche dopo aver tenuto conto della paura della valutazione positiva, suggerendo che la paura di rifiutare gli altri è qualcosa di più della preoccupazione di non soddisfare le aspettative degli altri.
Nuove variabili da considerare per spiegare l’ansia da appuntamento
Questo studio apre la possibilità di nuove direzioni, lasciando aperte ulteriori questioni per la ricerca futura, che potrebbe includere un esame delle differenze di genere e orientamento sessuale nella relazione tra paura di una valutazione negativa, di una valutazione positiva e di rifiutare gli altri.
È plausibile che queste variabili possano essere più rilevanti per i diversi generi date le diverse aspettative sociali che si hanno in base al sesso dell’individuo e che rendono un comportamento “accettabile” durante gli appuntamenti romantici. Altri costrutti d’ansia, come la paura dell’intimità (Descutner & Thelen, 1991) e la paura dell’impegno (Serlin & Betz, 1990), potrebbero essere indagati poiché potrebbero scoprirsi rilevanti per l’ansia da appuntamento interagendo con le convinzioni sulle relazioni sentimentali.
Considerazioni conclusive
Riassumendo, quindi, la correlazione riscontrata in questo studio non ha precedenti in letteratura dato che nessun altro studio ha mai preso in considerazione la paura di rifiutare gli altri come aspetto cognitivo rilevante dell’ansia da appuntamento.
Il riconoscimento della sua importanza clinica è il primo passo verso lo sviluppo di un trattamento efficace. I trattamenti cognitivi (ad esempio ristrutturazione, reframing) e comportamentali (ad esempio, terapia di esposizione) per l’ansia richiedono richiederanno un adattamento per affrontare la paura di rifiutare gli altri.