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Il piacere digitale (2020) di Michele Spaccarotella – Recensione del libro

'Il piacere digitale' approfondisce le dinamiche psicologiche, sia individuali che relazionali, dell’homo digitans, nonché l'impatto del virtuale sul reale

Di Valentina Nocito

Pubblicato il 11 Mag. 2022

Nell’era digitale, in una società di iper-connessi, l’autore di Il piacere digitale mette a disposizione degli addetti ai lavori e non, un’ampia panoramica circa l’universo del virtuale, le dinamiche psicologiche, le tentazioni, i rischi e i pericoli, analizzati con attenzione e professionalità.

 

Tocchiamo più volte lo schermo del cellulare che il corpo della persona amata. Lo schermo si è sostituito alla pelle.

Questa è una delle frasi del libro Il Piacere digitale che più mi ha colpito, che rimanda ad una realtà tristemente e fortemente vera e che in modo più o meno intenso coinvolge tutti, professionisti e non, giovani e meno giovani.

Il Piacere digitale, un testo ricco di contenuti espressi in modo accessibile a tutti, è scritto da Michele Spaccarotella, psicologo e psicoterapeuta, responsabile della didattica e di scienze del corso biennale in Psicosessuologia presso l’Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica (IISS) di Roma, cultore della materia presso la Cattedra Parafilie e Devianza dell’Università degli Studi dell’Aquila, impegnato in attività di ricerca, formazione e divulgazione nell’ambito della psicologia e sessuologia.

Nell’era digitale, in una società di iper-connessi, il lavoro di Michele Spaccarotella mette a disposizione degli addetti ai lavori e non, un’ampia panoramica circa l’universo del virtuale, le dinamiche psicologiche, le tentazioni, i rischi e i pericoli, analizzati con attenzione e professionalità.

Da un punto di vista psicologico verranno infatti approfondite dinamiche psicologiche sia individuali che relazionali dell’homo digitans, come cambia la dimensione del piacere, del corpo, mode e tendenze di massa, la smania dei selfie e condivisione del proprio mondo, dove proprio il condividere ed il postare diventa più importante del vivere nel reale.

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Imm.1 – Immagine dal libro “Il piacere digitale”

Imm.2 – Immagine dal libro “Il piacere digitale”

Imm.3 – Immagine dal libro “Il piacere digitale”

Ma la realtà virtuale rimane sempre una grande tentazione che riesce ad affascinare tutti, giovani ed adulti, single e coppie e all’interno del testo l’autore approfondirà riflessioni, dati e studi su ciò che sempre di più si verifica in rete e le relative dinamiche psicologiche in gioco. Il mondo digitale, dove è possibile tutto, è un mondo affascinante ma anche pericoloso, un mondo interessante ed importante da conoscere ed il libro diventa un validissimo strumento in tal senso.

Tanti i termini attinenti a questo mondo di iper connessi, ampiamente spiegati dall’autore, ma vediamone alcuni: sexting (crasi dei termini inglesi sex e texting, consistente nella pratica di inviare messaggi di testo o immagini a sfondo sessuale), revenge porn (riferita ad una forma di vendetta che uno dei due partner agisce alla fine di una relazione, diffondendo delle foto intime dell’ex senza il consenso della persona), grooming (adescamento di un minore online), ghosting (dinamica in cui dopo una frequentazione senza apparente motivo, uno dei due partner scompare ed interrompe ogni forma di comunicazione), smombie (neologismo che descrive questo comportamento antisociale consistente nel tenere lo sguardo fisso sul telefono quando si è in giro, ignorando tutto ciò che ci circonda), vamping (la pratica, più diffusa tra giovani ed adolescenti, di stare svegli fino a tarda notte per navigare su internet e svolgere attività sui social), flaming (l’offesa magari anche volgare, rivolta a qualcuno fatta sui social pubblici) e tanti altri.

Ed ancora app a disposizione per tutti e pronte a soddisfare ogni forma di desiderio e/o bisogno, il ruolo ed i cambiamenti intercorsi nell’ambito della pornografia, dinamiche di dipendenza o compulsive agite in tali mondi virtuali che possono sfociare in patologie, ripercussioni sulle relazioni amicali e sentimentali dovute alla presenza/assenza di questo terzo incomodo (virtuale/reale).

Un mondo dunque veramente ampio e complesso, che l’autore direi essere riuscito in pieno a farci conoscere e scoprire scorrendo le varie pagine del suo libro, un mondo che come sottolinea Michele Spaccarotella, non è da considerare a monte come buono o cattivo, ma che di certo l’educazione e la conoscenza dello stesso può aiutare ad un uso più consapevole.

Un testo dunque consigliatissimo quanto agli addetti ai lavori che all’ampio pubblico.

 

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SCRITTO DA
Valentina Nocito
Valentina Nocito

Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Spaccarotella, M. (2020). Il piacere digitale. Giunti Psycometrics.
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