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La Sudden Infant Death Syndrome: definizione, fattori di rischio e strategie preventive

La SIDS consiste nell’improvvisa e inaspettata morte di un lattante, in apparenza sano, entro l’anno di età. Quali sono i fattori di rischio e protezione?

Di Micol Berti, Annalisa Sensi, Gabriella Gandino

Pubblicato il 07 Set. 2021

L’articolo propone un approfondimento sulla Sindrome della Morte Improvvisa Infantile (SIDS): ne fornisce una definizione, elenca i principali fattori di rischio e indica alcuni accorgimenti che, secondo la letteratura, concorrono a diminuirne la frequenza.

 

La Sudden Infant Death Syndrome: definizione, fattori di rischio e strategie preventive

 La Sudden Infant Death Syndrome (SIDS – Sindrome della Morte Infantile Improvvisa), conosciuta anche come Morte in Culla o Morte Bianca, consiste nell’improvvisa e inaspettata morte, che avviene solitamente durante il sonno, di un lattante entro l’anno di età in apparenza sano, senza che sia possibile spiegare la causa del decesso anche dopo un’indagine approfondita (Krous, Beckwith, Byard, Rognum, Bajanowski, Corey, et al., 2004; Goldstein, Blair, Sens, Shapiro-Mendoza, Krou, Rognum, et al., 2019). La SIDS si diagnostica quindi per esclusione: è una sindrome che viene utilizzata come inquadramento diagnostico quando non è possibile trovare alcuna spiegazione del decesso (Duncan, Byard, 2018). L’incidenza della SIDS, benché diminuita nel corso del tempo grazie alla diffusione di norme di prevenzione, presenta ancora numeri degni di nota: in Italia si stima infatti un’incidenza dello 0,5-1% (ISS, 2021). Questa sindrome si configura come un fenomeno improvviso, inaspettato e incomprensibile, che ha forti ricadute sul sistema familiare e che molto frequentemente conduce a un lutto complicato.

SIDS: quale distinzione con la SUID e la SUDC

È opportuno distinguere la SIDS da altre morti che incorrono nei primi tempi della vita, come la Sudden Unexpected Infant Death (SUID – Morte Improvvisa Inaspettata Infantile), la Sudden Unexplained Death in Children older than a year (SUDC – Morte Improvvisa e Inspiegabile in Bambini maggiori di un anno) o la Perinatal Death (Morte Perinatale).

Proviamo a fare chiarezza.

La SUID si riferisce a tutte le morti improvvise e inaspettate di bambini sotto l’anno di età, sia quelle inspiegabili (SIDS), sia quelle per cui è possibile rilevare una causa, che può essere malattia, soffocamento, asfissia, infezione, trauma, disfunzioni metaboliche, patologie preesistenti, incidenti, abusi o avvelenamenti (Shapiro-Mendoza, Camperlengo, Ludvigsen, Cottengim, Anderson, Andrew, et al., 2014). La SUID raggruppa dunque tutte le morti impreviste di bambini sotto l’anno di età (Duncan, Byard, 2018) e permette di vedere la SIDS come una sua sottocategoria (Shapiro-Mendoza, Camperlengo, Ludvigsen, Cottengim, Anderson, Andrew, et al., 2014).

Simile alla SIDS è la SUDC, che riguarda le morti improvvise e inspiegabili di bambini più grandi di un anno di età. Oltre alla differenza relativa al tempo di vita, la SUDC è inoltre un fenomeno più raro della SIDS (Krous, Chadwick, Crandall, Nadeau-Manning, 2005) e questa sua caratteristica la rende una sindrome poco conosciuta e trattata, specie in Italia dove non è possibile appurarne l’incidenza.

Infine, la Morte Perinatale fa riferimento alla morte di un neonato durante il parto o entro sette giorni dalla nascita (WHO).

SIDS: quali cause?

Nel corso del tempo è stato possibile indagare sempre più a fondo la SIDS, e benché le sue cause rimangano ignote si è portati a pensare che all’origine potrebbero esserci anomalie nella zona cerebrale che controlla i ritmi sonno-veglia, abbassamenti respiratori durante il sonno, difetti di maturazione dei circuiti cerebrali che gestiscono la capacità del risveglio nei bambini soprattutto in condizioni pericolose come la carenza di ossigeno e anomalie cardiache provocate da malformazioni che però non è possibile individuare. Tuttavia, nulla è stato dimostrato con sicurezza e questa sindrome rimane l’incubo di numerosi neogenitori, per il suo essere improvvisa e imprevedibile (Duncan, Byard, 2018).

 Pur non essendo possibile scongiurare le cause della SIDS, esistono alcuni accorgimenti che si possono adottare per prevenirla, sulla maggior parte dei quali la letteratura internazionale è concorde. Esistono infatti fattori di rischio conosciuti come: la giovane età della madre al momento della gravidanza; l’uso di alcol, di stupefacenti o di fumo nel periodo gestazionale; una gravidanza complicata; la nascita prematura (ibidem).

Anche gli atteggiamenti di cura nei confronti del neonato sono importanti e possono incidere sulla SIDS, perciò è fondamentale che i genitori, o chi si prende cura del bambino, facciano attenzione a alcuni aspetti. La temperatura dell’ambiente dove dorme il bambino non dovrebbe superare i 20°C. Il bambino dovrebbe dormire supino. La culla o il lettino non dovrebbero avere un materasso troppo soffice che rischi di avvolgere il bambino e allo stesso modo non dovrebbero esserci intorno a lui oggetti morbidi o coperte ingombranti. Si dovrebbe evitare che il bambino condivida il letto con genitori, fratelli o animali domestici. I genitori dovrebbero controllare attentamente l’ambiente, tenendolo libero da fumo o vapori. Si dovrebbe prediligere, quando possibile, l’allattamento al seno (Moon, Darnall, Feldman-Winter, Goodstein, Hauck, 2016; Duncan, Byard, 2018).

Non si riscontra invece accordo in letteratura sulla pratica del bed-sharing: alcuni considerano la condivisione del letto come una modalità naturale e facilitante per il rapporto fra madre e figlio nei primi mesi di vita, mentre altri la ritengono una possibile fonte di pericolo per il bambino e uno dei fattori di rischio per la SIDS (McKenna, 2011; Carpenter, McGarvey, Mitchell, Tappin, Vennemann, Smuk, Carpenter, 2013).

In conclusione, se da un lato la ricerca ha evidenziato che esistono comportamenti e scelte che si sono rivelati efficaci per prevenire la SIDS, dall’altro ancora molta strada deve essere fatta per ampliare la ricerca sui fattori di rischio e per diminuirne la numerosità. Poiché conoscere i fattori di rischio aiuta a evitare comportamenti che possono favorire l’avvento della SIDS, è fondamentale che un’informazione corretta e puntuale raggiunga un numero sempre maggiore di neogenitori e persone che si prendono cura dei bambini.

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Carpenter R., McGarvey C., Mitchell E.A., Tappin D.M., Vennemann M.M., Smuk M., Carpenter J.R., 2013, Bed sharing when parents do not smoke: is there a risk of SIDS? An individual level analysis of five major case-control studies, BMJ Journals, 28(3), 5, e002299.
  • Duncan J.R., Byard R.W., 2018. SIDS, Sudden Infant and Early Childhood Death: The Past, the Present and the Future, University of Adelaide Press, Adelaide.
  • Goldstein R.D., Blair P.S., Sens M.A., Shapiro-Mendoza C.K., Krous H.F., Rognum T.O., Moon R.Y., 2019, Inconsistent Classification of Unexplained Sudden Deaths in Infants and Children Hinders Surveillance, Prevention and Research: Recommendations From The 3rd International Congress on Sudden Infant and Child Death, Forensic Sci Med Pathol, 15(4), 622-628.
  • Krous H.F., Beckwith J.B., Byard R.W., Rognum T.O., Bajanowski T., Corey T., et al., 2004, Sudden infant death syndrome and unclassified sudden infant deaths: A definitional and diagnostic approach, Pediatrics, 114 (1), 234-238.
  • Krous H.F., Chadwick A.E., Crandall L., Nadeau-Manning J.M., 2005, Sudden unexpected death in childhood: A report of 50 cases, Pediatric and Developmental Pathology, 8 (3), 307-319.
  • McKenna J.J., 2011, Di notte con tuo figlio. La condivisione del sonno in famiglia. Il leone Verde, Torino.
  • Moon R.Y., Darnall R.A., Feldman-Winter L., Goodstein M.H., Hauck F.R., 2016, SIDS and Other Sleep-Related Infant Deaths: Evidence Base for 2016 Updated Recommendations for a Safe Infant Sleeping Environment, Pediatrics, 138 (5).
  • Shapiro-Mendoza C.K., Camperlengo L., Ludvigsen R., Cottengim C., Anderson R.N., Andrew T., Covington T., Hauck F.R., Kemp J., MacDorman M., 2014, Classification System for the Sudden Unexpected Infant Death Case Registry and its Application, Pediatrics, 134 (1), 210-219.
  • ISS. Istituto Superiore di Sanità. Roma (09/03/2021).
  • WHO. World Health Organization. Ginevra. (22/02/2021).
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