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Tolleranza maschile all’infedeltà omosessuale: quali le differenze tra le varie culture?

Alcune prove sembrano suggerire che gli uomini eterosessuali mostrano maggiore tolleranza all'infedeltà omosessuale delle loro partner femminili

Di Eleonora Galletti

Pubblicato il 03 Set. 2021

L’infedeltà è un fenomeno molto diffuso in tutto il mondo, ed affiora in ogni cultura con peculiarità differenti (Tafoya & Spitzberg, 2007).

 

Le persone di solito reagiscono duramente all’infedeltà effettiva o sospetta dei loro partner, spesso con la cessazione della relazione e, talvolta, con la violenza fisica contro il colpevole (Buss, 2000). Tuttavia, alcune prove suggeriscono che gli uomini eterosessuali mostrano tolleranza all’infedeltà omosessuale delle loro partner femminili, vale a dire che se le loro partner li tradissero con altre donne, questi reagirebbero molto meno negativamente che se li tradissero con altri uomini (Apostolou, 2018; Compton & Bowman, 2017). La ricerca di Wang e Apostoloumira, pertanto, mira ad esplorare tale fenomeno in diversi contesti culturali in un campione composto da 949 soggetti cinesi, 509 greci e 305 britannici.

I potenziali costi dell’infedeltà si traducono in forti pressioni sul partner per sviluppare adattamenti che consentano loro di ridurre questi costi. Tali adattamenti includono emozioni come gelosia, rabbia o tristezza, che si attivano quando sono presenti indizi di infedeltà, consentendo di intraprendere azioni correttive (Buss, 2000). Ad esempio, le persone possono interrompere una relazione con un coniuge infedele per evitare di provare tristezza.

Eppure, l’infedeltà del proprio partner con un individuo dello stesso sesso è notevolmente meno dannosa per gli uomini rispetto all’infedeltà che coinvolge un partner del sesso opposto. Osservando questo fenomeno da un punto di vista evoluzionistico, è possibile ipotizzare che ciò potrebbe verificarsi perché in passato non esisteva un test affidabile di paternità, il che significava che gli uomini affrontavano il rischio di essere traditi, deviando il loro investimento genitoriale sui figli di altri uomini che credevano appartenere a loro; pertanto, se le donne scegliessero di tradirli con persone del loro stesso sesso, essi non correrebbero questo rischio.

L’infedeltà omosessuale potrebbe inoltre essere potenzialmente più vantaggiosa per gli uomini che per le donne. Una donna impegnata in relazioni extra-coppia può essere disposta a includere altre donne nel sesso della coppia, consentendogli, in effetti, l’accesso diretto ad altre donne. In questa situazione, quindi, un uomo non solo può ridurre il rischio di essere tradito, ma aumentare il suo successo riproduttivo ottenendo un contatto con altre donne (Apostolou et al., 2017).

Coerentemente con quanto ipotizzato, i risultati dello studio mostrano che in diversi contesti culturali gli uomini hanno mostrato una tolleranza maggiore rispetto alle donne nei confronti dell’infedeltà omosessuale dei loro partner. Inoltre, data la possibilità che si sarebbe potuta creare, gli uomini erano molto più propensi delle donne a preferire che le loro partner li tradissero con un individuo dello stesso sesso piuttosto che con uno del sesso opposto. I partecipanti erano anche più tolleranti nei confronti dell’infedeltà dei loro partner a breve termine rispetto ai loro partner a lungo termine.

Gli sperimentatori hanno inoltre scoperto che le persone con attrazione per lo stesso sesso erano più tolleranti all’infedeltà sia con persone dello stesso sesso, sia del sesso opposto rispetto alle persone eterosessuali. Una possibile spiegazione a tale scoperta coincide con il fatto che le attrazioni per lo stesso sesso siano associate a una sociosessualità più illimitata, vale a dire una disponibilità a impegnarsi in attività sessuali al di fuori di una relazione impegnata (Penke e Asendorpf, 2008), e che una sociosessualità più illimitata sia associata a una maggiore tolleranza verso l’infedeltà. In questo scenario, le persone che provano attrazione per lo stesso sesso hanno spesso una sociosessualità più libera, che li rende più tollerabili all’infedeltà.

I partecipanti cinesi e greci hanno mostrato una maggiore tolleranza all’infedeltà rispetto a quelli inglesi. Una possibile ragione è che i primi due attribuiscono un valore considerevole alla famiglia e quindi sono più propensi a tollerare l’infedeltà per mantenere una relazione intima. Un’altra differenza culturale è rappresentata dalla politica del figlio unico della cultura cinese, che è connessa alla preferenza per i figli maschi. Ciò ha portato a un rapporto tra i sessi squilibrato, in cui esistono più uomini che donne (Deng, 2000). Quindi, in Cina, gli uomini potrebbero essere maggiormente disposti a tollerare l’infedeltà, specialmente quella omosessuale, rispetto agli uomini di altri paesi in cui il rapporto tra i sessi è più equilibrato.

In conclusione, nella ricerca di cui sopra, Wang e Apostolou hanno esplorato la tolleranza all’infedeltà omosessuale in diversi contesti culturali. Queste scoperte forniscono importanti implicazioni per comprendere la sessualità umana, nonché le origini evolutive di tali dinamiche relazionali.

 

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