Basandosi sull’effetto IKEA lo studio del team di Radtke ipotizza che coinvolgere i bambini nella pianificazione e preparazione dei pasti sia positivamente correlato all’assunzione di verdure.
Frutta e verdura sono una parte essenziale di una dieta equilibrata. L’assunzione di frutta e verdura, infatti, può proteggere da moltissime malattie e fornire energia (Knai et al., 2006). Le attuali raccomandazioni per un livello ottimale di assunzione tale da ridurre il rischio di contrarre malattie non trasmissibili vanno da un minimo di 400 g al giorno a 800 g al giorno (Aune et al., 2017). Sono state studiate numerose determinanti del consumo di verdura da parte dei bambini (DeCosta et al., 2017), ed è stato scoperto che le femmine assumono più verdura rispetto ai maschi (Brug et al., 2008) e che i bambini più grandi mangiano meno verdura rispetto ai bambini più piccoli (Caton et al., 2014). In Europa l’assunzione di prodotti ortofrutticoli da parte dei giovani è notevolmente diminuita negli ultimi anni (Mazur, 2015), ma è possibile intervenire in molti per modificare tali abitudini. I fattori ambientali che determinano una corretta assunzione di vegetali includono attività culinarie (Allirot, et al. 2016), elevata disponibilità e accessibilità di frutta e verdura (Neumark-Sztainer et al., 2003), incoraggiamento e modellamento da parte dei genitori (Kristjansdottir et al., 2006). In particolare, le attività di culinarie svolte con i caregiver sembrano avere un’influenza positiva sull’assunzione di verdura da parte dei più piccoli. Questa sembra essere una modalità molto favorevole piuttosto che l’adozione di rigide strategie di controllo parentale per la modifica del comportamento alimentare, rivelatesi controproducenti (DeCosta et al., 2017).
Basandosi sull’effetto IKEA, che sostiene che le cose create da sé stessi piacciano di più rispetto a quelle create da qualcun altro, lo studio del team di Radtke ipotizza che coinvolgere i bambini nella pianificazione e preparazione dei pasti sia positivamente correlato all’assunzione di verdure, e quindi al gradimento di queste ultime. Nella sperimentazione, novecentoventiquattro diadi genitore-figlio hanno compilato questionari che misuravano il coinvolgimento, il gradimento e l’assunzione di verdure, e ulteriori determinanti ambientali e alimentari.
In questo studio, sono stati riscontrati due effetti diretti:
- il coinvolgimento dei propri figli nelle attività di cucina ha influito sul gradimento e sull’assunzione di verdure;
- il tasso di gradimento di cibi con verdure ha influito sul consumo delle stesse. Nei bambini, il coinvolgimento nell’assunzione di verdure è stato mediato dal gradimento.
Come previsto dall’effetto IKEA, il coinvolgimento dei figli nella preparazione dei pasti era quindi significativamente associato al gradimento di pomodori, carote e cetrioli, che a sua volta era correlato all’assunzione di verdure nei bambini. Inoltre, in base ai risultati dello studio, sembra che i genitori consumino verdure principalmente perché vogliono rappresentare buoni modelli di comportamento, piuttosto che per soddisfare le proprie preferenze personali. Ciò è in linea con i risultati di uno studio che mostra come la transizione alla genitorialità tra le donne sia correlata a un aumento dell’assunzione di verdure, che potrebbe essere collegato agli sforzi per modellare un’alimentazione sana (Hartmann, Dohle e Siegrist, 2014).
Impartire istruzioni rigorose ai bambini su come preparare il cibo, piuttosto che lasciarli liberi di agire come vogliono, potrebbe ridurre il divertimento del cucinare in compagnia, e quindi minare l’effetto IKEA. Le attività di cucina con i genitori dovrebbero essere flessibili e creare più opportunità di degustazione o divertimento.
Rispettando tali condizioni, incoraggiare i bambini nella preparazione di pasti sani può migliorare il gradimento di cibi a base di verdure e, di conseguenza, aumentarne il consumo. È possibile pensare che tali risultati potrebbero essere generalizzabili anche agli adulti, in quanto il prepararsi cibi sani autonomamente potrebbe portare ad un maggior gradimento di tali pietanze, confermando la massiccia incidenza dell’effetto IKEA.