Bambini e Covid-19: l’avvento del Covid-19 e le sue inevitabili conseguenze hanno messo a dura prova il benessere psicologico della popolazione. L’IRCCS Gaslini si propone di indagare le ripercussioni della pandemia sui bambini e le loro famiglie.
La pandemia e le misure necessarie per il suo contenimento hanno imposto numerosi cambiamenti in molti ambiti della vita quotidiana: lavorativo, familiare, sociale, scolastico e relazionale. Queste trasformazioni hanno causato molteplici ripercussioni, anche dal punto di vista psicologico.
Nonostante i bambini sembrassero meno vulnerabili agli effetti sistemici del virus, il loro benessere psicologico ed emotivo è stato intaccato quanto quello degli adulti. La chiusura di asili, scuole e servizi sociali, l’allontanamento da figure di riferimento come i nonni e gli amici e il confinamento all’interno delle mura domestiche hanno modificato la qualità della vita e gli equilibri di tutta la famiglia (Uccella et al., 2020).
L’IRCCS Gaslini si è mobilitato fin dalle prime fasi dell’emergenza sanitaria per sostenere le famiglie e, in collaborazione con l’Università di Genova, indagare l’impatto psicologico del fenomeno, con particolare attenzione ai bambini affetti da patologie croniche. Lo studio è stato portato avanti tramite l’utilizzo di un questionario online; quest’ultimo è stato costruito ad hoc per raccogliere i dati necessari alla valutazione e al monitoraggio di eventuali ripercussioni comportamentali e psicologiche della pandemia Covid19/Sars2 sui bambini e le loro famiglie. Il progetto sembra essere stato ben accolto dalla popolazione, infatti è stato compilato da 6800 soggetti in tutta Italia, di cui 3251 con figli di età inferiore ai 18 anni (Uccella et al., 2020).
I risultati dell’indagine scientifica hanno evidenziato come il 65% dei bambini di età inferiore ai 6 anni e il 71% di quelli di età compresa tra i 6 e i 18 anni abbiano manifestato problematiche comportamentali e sintomi di regressione. I disagi più frequentemente mostrati dal primo gruppo (0-6 anni) sono stati:
- irritabilità,
- disturbi del sonno,
- disturbi d’ansia.
Il secondo gruppo (6-18 anni), invece, ha manifestato più spesso problematiche quali:
- disturbi d’ansia,
- disturbi somatoformi,
- disturbi del sonno.
Per quanto riguarda, invece, la componente comportamentale, si è riscontrata una gravità crescente in corrispondenza del grado di malessere dei genitori. Inoltre, i dati mostrano come all’aumentare delle manifestazioni di disagio genitoriale legate alla situazione pandemica, corrisponda un aumento dei disturbi comportamentali ed emotivi nei figli (Uccella et al., 2020).
Alla luce di questi dati, l’Istituto Giannina Gaslini ha progettato e realizzato l’Ambulatorio Post-Emergenza, un programma studiato per il sostegno e il monitoraggio delle condizioni dei più piccoli e del loro contesto familiare. Il programma, destinato a giovani dai 2 ai 18 anni, comprende colloqui in presenza o a distanza e varie attività di sostegno. L’Ambulatorio Post-Emergenza si avvale del lavoro di un’équipe miltidisciplinare e si propone come un servizio facilmente accessibile ed economicamente sostenibile, volto ad aumentare il benessere psicosociale. L’ambulatorio ha lo scopo di valutare e diagnosticare precocemente situazioni di disagio acute e post-acute, in modo da poter progettare interventi tempestivi (Uccella et al., 2020).