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Trattamenti per Internet Addiction, Acquisto Compulsivo e Dipendenza da Sesso: terapie indicate per le Dipendenze Comportamentali

Le dipendenze comportamentali comprendono la Dipendenza da Internet, la Dipendenza dal Sesso e l'Acquisto Compulsivo e richiedono specifici trattamenti

Di Eleonora Galletti

Pubblicato il 13 Gen. 2021

Aggiornato il 15 Gen. 2021 13:55

Recenti ricerche hanno identificato somiglianze tra il Disturbo da Uso di Sostanze (ing. Substance Use Disorders, SUD) e le varie Dipendenze Comportamentali (ing. Behavioral Addictions, BA) (Grant et al., 2010).

 

Queste ultime differiscono dai SUD in quanto non caratterizzate dall’utilizzo di sostanze tossiche, seppur siano definite sulla base dei criteri utilizzati per la diagnosi di uso di sostanze, descritto nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM IV; American Psychiatric Association, 1994).

Le dipendenze comportamentali che questo articolo prenderà in esame sono tre: Dipendenza da Internet (ing. Internet Addiction, IA), Dipendenza dal Sesso (ing. Sex Addiction, SA) e Acquisto Compulsivo (ing. Compulsive Buying, CB). Sono state fatte molte ricerche su IA e Dipendenza da Gioco Online (ing. Internet Gaming Disorder, IGD), ponendo particolare attenzione alle misure neurobiologiche che suggeriscono parallelismi con il SUD (Kuss, Pontes, & Griffiths, 2018). Oltre alle somiglianze tra SUD e dipendenze comportamentali in termini di caratteristiche fenomenologiche e cliniche, comorbilità e storia familiare, i risultati della ricerca neuroscientifica sembrano essenziali per identificare gli indicatori di comportamenti di dipendenza (Grant et al., 2010).

In linea con questa considerazione, recentemente sono stati raggiunti alcuni progressi nell’esame dei punti neurobiologici in comune con il SUD nei domini della SA e del CB. Ciò è avvenuto analizzando fenomeni tradizionalmente indagati nelle SUD, come processi di condizionamento, reattività, bias attenzionale e relativa attivazione della rete neurale, e funzionamento esecutivo (Goslar et al., 2020). Questi studi hanno dimostrato che tra quelle condizioni che non sono state ancora ufficialmente riconosciute nel DSM-5 come dipendenze comportamentali, IA, SA e CB presentano indicatori neurobiologici molto simili a quelli del Disturbo da Uso di Sostanze. Queste tipologie di disturbi hanno rilevanza clinica giacché possono spesso avere conseguenze dannose (Pontes et al., 2015), per cui è necessario studiare opzioni di trattamento efficaci sulla base delle terapie indicate per il SUD (Grant et al., 2010).

La meta-analisi svolta nel 2020 da Goslar e colleghi aveva come obiettivo l’esame dell’efficacia dei trattamenti di tali dipendenze comportamentali e l’individuazione di parallelismi in termini di risposta al trattamento con i disturbi da uso di sostanze (Goslar et al., 2020). Per ciò che concerne i metodi utilizzati dai ricercatori, lo studio della letteratura ha individuato 91 documenti in grado di fornire una valutazione completa dell’efficacia a breve e lungo termine dei trattamenti psicologici, farmacologici e combinati per la dipendenza da Internet, la dipendenza dal sesso e l’acquisto compulsivo, per un totale di 3.531 partecipanti.

Le evidenze emerse dagli studi di Goslar e collaboratori mostrano robusti miglioramenti per quanto riguarda la dipendenza da Internet e la dipendenza dal sesso grazie alla combinazione di psicoterapia e farmaci. Per l’acquisto compulsivo, è emerso che terapie psicologiche e farmacologiche erano associate a una riduzione di ampia portata della gravità globale. Le analisi dei moderatori hanno suggerito che gli interventi psicologici erano efficaci nel ridurre i comportamenti compulsivi, specialmente se eseguiti faccia a faccia e condotti per lunghi periodi di tempo. Inoltre, combinazioni di farmaci e terapia cognitivo-comportamentale (ing. Cognitive-Behavioral Therapy, CBT) hanno mostrato un vantaggio rispetto alle monoterapie. I risultati suggeriscono anche che i suddetti trattamenti per le dipendenze comportamentali, simili a quelli implementati per il disturbo da uso di sostanze, sono efficaci a breve termine (Goslar et al., 2020). Sebbene la CBT fosse la terapia più utilizzata nelle tre categorie di dipendenza, vari approcci psicologici si sono dimostrati ugualmente efficaci per ridurre i comportamenti problematici, indipendentemente dalla modalità di trattamento e dal background culturale.

Tra questi, gli approcci più comunemente utilizzati includevano la terapia familiare, che considerando una varietà di condizioni familiari disfunzionali sembra benefica non solo per i giocatori problematici su Internet (Han et al., 2012), ma anche per adolescenti con SUD (Filges, Andersen, & Jørgensen, 2018), i programmi mindfulness, basati appunto sulla consapevolezza, utili per il miglioramento dei sintomi di IA (Li, et al., 2017) e CB (Armstrong, 2012), e la terapia di accettazione e impegno (ing. Acceptance and Commitment Therapy, ACT) efficace nel ridurre i sintomi di SA, IGD e SUD (Maynard et al., 2018). Ad ogni modo, i programmi integrativi, che per lo più contenevano elementi CBT, producevano dimensioni dell’effetto ugualmente grandi nelle tre categorie di dipendenza.

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