Gli autori, dopo un’interessante fotografia istantanea della vita di coppia in tempi moderni, descrivono le evoluzioni relazionali tra i sessi mostrando come siano cambiate, in continua evoluzione soprattutto per l’utilizzo delle moderne tecnologie: apps di incontri, chats, pornografia ecc. e di come questi cambiamenti influenzino maggiormente le nuove generazioni.
Se da un lato la tecnologia si struttura come mezzo per semplificare e velocizzare il contatto sociale rappresentando un vero e proprio acceleratore delle dinamiche relazionali, dall’altro sembra incrementare un vero e proprio senso di incapacità e fertilizzare dubbi e pensieri proprio perché manca l’esperienza diretta a cui le generazioni precedenti erano costrette.
Gli autori rilevano come si assista alla crescita di quella che descrivono come “sindrome del piacere mancato” ovvero una ricerca sempre più compulsiva del piacere che ben poche volte si realizza, a causa di una riduzione di intraprendenza, della delega al mezzo tecnologico e conseguente rifugio nell’autoerotismo.
Dopo aver descritto il fenomeno del cybersex con accenni all’evoluzione storica del rapporto dell’uomo con l’erotismo, viene fornito un vero e proprio identikit dell’erosdipendente e un’analisi delle logiche paradossali che governano l’emozione fondamentale del piacere:
chi ne negherà il bisogno e la soddisfazione, ne incrementerà in questo modo la necessità; chi teme di esserne sopraffatto non riuscendo a gestirlo, eviterà precauzionalmente ciò che teme e nello sforzo attivo di controllare, sperimenterà un maggiore non controllo, chi nell’atto volontario di reprimerlo….lo desidererà al punto da non poterne fare a meno.
Nella parte centrale del testo gli autori trattano dei principali disturbi e disfunzioni sia maschili che femminili quali:
- eiaculazione ritardata
- eiaculazione precoce
- disturbo del desiderio ipoattivo
- disfunzione erettile
- anorgasmia
- dispareunia.
Gli autori non si limitano alla descrizione nosografica dei disturbi, ma offrono trascrizioni parziali di casi clinici reali. Presentano le principali manovre terapeutiche, il dialogo strategico clinico e le ristrutturazioni che hanno dimostrato maggior efficacia nella risoluzione delle difficoltà sempre calzando ad hoc la strategia alla specificità del caso.
Nell’ultimo capitolo sono esposti altri esempi reali di casi efficacemente risolti con la Terapia Breve Strategica a tema cybersex.
In conclusione, Il Piacere mancato è un libro interessante sia per gli addetti ai lavori, psicologi/psicoterapeuti, che per il lettore comune. Offre allo stesso tempo spunti al neofita, curioso di capire come funzionino certe dinamiche, e al terapeuta che lavora in ambito clinico attraverso la spiegazione di “manovre” specifiche per specifici disturbi. Conciso ed efficace, fedele alla prospettiva strategica per cui è possibile conoscere un problema attraverso la sua soluzione, riporta alcuni passi di trascrizioni di veri incontri terapeutici dimostrando come sia necessario calzare la relazione e la strategia (risultata efficace nel tempo) alle singolarità caratteristiche di ogni paziente.