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Monogamia e tradimenti: paradigmi mutevoli nel tempo – Una serie di Roberto Lorenzini

L'autore porta a riflettere sulla monogamia e su come in reltà gli amanti siano sempre esistiti e rappresentati nella letteratura di tutto il mondo

Di Roberto Lorenzini

Pubblicato il 23 Ott. 2020

Oggi pubblichiamo il sesto lavoro della serie di Roberto Lorenzini, dedicata al tema della monogamia e delle sue implicazioni psicologiche, affettive, relazionali e, perché no, sessuali. Lorenzini propone una tesi forte: la monogamia non funziona. E prosegue il suo racconto esplorando le vicissitudini dei paradigmi dell’accoppiamento umano.

MONOGAMIA E TRADIMENTI – (Nr. 6) Paradigmi mutevoli nel tempo

 

 Fino alla metà del ‘900 il tema dell’amore e della sessualità ha avuto come paradigma di riferimento la coppia eterosessuale stabile. Tutto il resto dell’esperienza sessuale ed amorosa, che pure è sempre esistito, quanto e più di oggi, veniva descritto come uno scostamento da questa tendenza mediana considerata il golden standard quantunque probabilmente non sia mai stata effettivamente la moda in senso statistico. A questi scostamenti si associavano forti emozioni negative come la colpa e la vergogna che tendevano ad estinguerli ed altre positive come il brivido del proibito e l’orgoglio adrenergico della trasgressione che li rinforzavano. Con la rivoluzione informatica e l’avvento del web la circolazione delle informazioni e la contaminazione dei modelli culturali si è fatta rapidissima e contemporaneamente si sono moltiplicate le occasioni di comunicazione e di incontro. Tutto ciò ha modificato radicalmente i modelli di legame affettivo sessuale per comprendere i quali si deve rinunciare a ridurli a variazioni o perversioni dell’antico golden standard. Proviamo a descrivere possibili scenari della sessualità e affettività attuale e del futuro, senza pretesa di essere esaustivi essendo infinite le possibilità della creatività umana e sospendendo il giudizio che poi ciascuno per sé dovrà esercitare per scegliere cosa più si addice al proprio modo di stare al mondo rifuggendo sia dal bias del primato della tradizione che dal suo opposto che attribuisce positività a tutto ciò che è nuovo.

Gli amanti sono sempre esistiti (Carotenuto, 2017; Cortese, 2014) e sono abbondantemente rappresentati nella letteratura di tutto il mondo. Il legame tra amanti è del tutto simile a quello matrimoniale, non si limita all’attività sessuale e può durare per tutta l’esistenza. Ricca è l’aneddotica circa l’incontro di numerose vedove che si ignoravano intorno alla salma o alle disposizioni testamentarie di ‘Lui’ (meno frequente l’incontro di due vedovi per la premorienza degli uomini). A volte si strutturano vere e proprie famiglie parallele con figli e nipoti che sono a conoscenza gli uni degli altri e possono anche avere buoni rapporti fin quando gli interessi ereditari non li separano. Per rimanere in Italia sono molto noti alcuni casi nel mondo dello spettacolo del ‘900. E’ più facile che ciò si realizzi intorno ad una persona molto ricca e/o molto potente.

Altrettanto antica è la cosiddetta ‘scappatella’, o, nella sua forma contratta, ‘una botta e via’ in cui è invece proprio l’aspetto sessuale ad essere decisivo. E’ meglio tollerata nell’uomo che nelle donne.

Più recente è il concetto di ‘trombamicizia’ che, come indica il nome, unisce all’asse portante dell’amicizia la possibilità di rapporti sessuali sporadici e senza obbligo di esclusività. I due sono e restano amici e si sostengono nelle rispettive ricerche di partner ma talvolta si consolano reciprocamente come proponeva Lucio Battisti in ‘Una donna per amico’.

Se questi sono i format tradizionali, per avere un idea di ciò che succede oggi è sufficiente tener conto di tre fattori acceleratori: la presenza del web che amplia i confini e velocizza i contatti recuperando al mercato globale, grazie all’anonimato, tutti i timidi; la moltiplicazione delle possibilità data dalla legittimazione dell’omosessualità e della bisessualità; l’arretramento relativistico di ogni morale fino all’ultimo (comunque insidiato dalle associazioni per i diritti dei pedofili) baluardo della consensualità tra adulti, in nome della propria autorealizzazione e del piacere.

Tutto ciò capita che ci piaccia o no. Non è né un bene né un male, ma possiamo vederlo come una occasione per essere ancora più umani esercitando il libero arbitrio al di là di chiese di ogni tipo e morali preconfezionate. La libertà impone un delta aggiuntivo di coscienza (Bateson 1969).

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Carotenuto A. (2017). Amare tradire. Ed. Bompiani
  • Cortese A. (2014). Amare è tradire. Editore: ilmiolibro self publishing
  • Bateson. G. (1979). Mente e Natura. Adelphi, Milano.
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