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Momentaneamente silenziosi. Guida per operatori, insegnanti e genitori di bambini e ragazzi con mutismo selettivo (2018), di E. Iacchia, P. Ancarani – Recensione

'Momentaneamente silenziosi' illustra i criteri per la diagnosi di mutismo selettivo e si trasforma poi in vera e propria guida per genitori e insegnanti

Di Chiara Carlucci

Pubblicato il 27 Lug. 2020

Aggiornato il 14 Set. 2021 15:09

In Momentaneamente silenziosi non mancano una serie di domande tipiche che il genitore spesso si pone circa il mutismo selettivo manifestato dal proprio figlio. Ogni quesito ha la sua risposta riconducibile ad un determinato paragrafo del testo.

 

Durante la lettura di questo libro ho provato un po’ ad immedesimarmi in quel mutismo che le autrici definiscono ‘situazionale’. Ho ipotizzato una situazione in cui l’ansia potesse raggiungere il culmine, e in effetti mi sono resa conto che verrebbe spontaneo ammutolirsi.

Questo perché il Mutismo Selettivo altro non è che un disturbo caratterizzato da una forte ansia, la quale, mal gestita, blocca la parola in alcuni ambienti o situazioni; talvolta il disagio è circoscritto solo verso alcuni interlocutori.

Si tratta di un mutismo situazionale in quanto in situazioni in cui l’ansia non è elevata i soggetti parlerebbero normalmente.

Per farci meglio capire questo concetto le autrici espongono varie testimonianze e casi di soggetti con mutismo selettivo.

Vengono descritte situazioni in cui il soggetto, di età infantile ma non solo, cade nel proprio silenzio senza la propria volontà, esperendo questa situazione con difficoltà e disagio.

Soprattutto viene esposta una condizione difficilmente gestibile per insegnanti e genitori.

I primi paragrafi del libro sono volti a illustrarci il disturbo secondo i criteri del DSM 5, riconoscerne i campanelli di allarme, le cause e le conseguenze.

Ne viene fuori un’importanza non indifferente riconosciuta alle emozioni. I soggetti con mutismo selettivo sono particolarmente emotivi, e chi sta loro accanto dovrà essere bene in grado di saper affrontare questa emotività.

Le autrici espongono tre pilastri che consentono di uscire da questa condizione di mutismo: innanzitutto insegnanti e genitori dovranno accettare e comprendere la situazione con la consapevolezza che essa sia del tutto risolvibile; in secondo luogo bisogna essere diligenti nell’organizzare in modo abile tutte le informazioni sul disturbo; infine sarà possibile attivarsi rimodulando la gestione dei rapporti nelle case e nelle aule.

Nei capitoli a seguire il libro si trasforma in una vera e propria guida in prima linea per i genitori, a seconda dell’età del proprio figlio, della situazione e dei luoghi in cui il mutismo potrebbe verificarsi.

Una guida molto pratica, che suggerisce le attività manuali che il genitore potrebbe proporre al proprio figlio. Come se il genitore possedesse una bussola di cui ogni punto cardinale ha la sua importante direzione da seguire.

E non mancano una serie di domande tipiche che il genitore spesso si pone circa questo disturbo manifestato dal proprio figlio. Ogni quesito ha la sua risposta riconducibile ad un determinato paragrafo del testo. Ciò rende il libro una guida completa e di facile e immediato utilizzo.

Naturalmente non poteva mancare una parte del testo dedicata al contesto scolastico.

A scuola il mutismo selettivo viene sovente confuso con un’eccessiva timidezza. Eppure la scuola è l’ambiente in cui questo disturbo viene ad esperirsi con maggiore frequenza.

Conta per cui far sì che l’insegnante sia in qualche modo strategico. Naturalmente ciò sarà possibile solo costruendo una giusta rete scuola – famiglia.

Il ragazzo dovrà sentirsi inserito, accettato e rilassato. Non è infatti un caso che l’alunno affetto da mutismo selettivo possa divenire una vittima di bullismo.

Anche per gli insegnanti le autrici del libro mettono a disposizione una serie di domande e risposte al fine di fornire le corrette linee guida per la gestione del disturbo esperito a scuola.

E non bisogna sorvolare sul fatto che il mutismo selettivo non è solo una condizione caratterizzante l’infanzia, bensì è facilmente riscontrabile anche in età adolescenziale.

In un’età in cui le emozioni raggiungono l’apice dell’intensità potrebbe sembrare non semplice gestire questa condizione, ma anche in tal caso è risolvibile. Bisogna seguire i tre pilastri suggeriti dalle autrici: comprendere la situazione, pianificare dal punto di vista teorico un intervento adeguato, e infine attivarsi sulla gestione dei rapporti esperiti dal ragazzo.

In fondo le strutture scolastiche ed educative sono ben attrezzate per la gestione di tali situazioni, e laddove necessario non sarà difficile mettere a punto un Piano Didattico Personalizzato per il soggetto in questione.

Il libro è dunque una guida ben completa sul mutismo selettivo, che si limita non solo a descriverci il disturbo con le sue possibili cause e conseguenze, ma intende aiutare gli adulti di riferimento nella gestione dei rapporti con i propri figli o alunni.

E soprattutto pone l’accento su una questione di non scarso rilievo: talvolta anche riuscire a pronunciare una parola potrebbe definirsi un’impresa… non impossibile.

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Iacchia E., Ancarani P. (2018). Momentaneamente silenziosi. Guida per operatori, insegnanti e genitori di bambini e ragazzi con mutismo selettivo. Franco Angeli: Milano.
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