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Un videogioco online per ridurre il pregiudizio etnico

Alcuni ricercatori hanno utilizzato un videogioco online per indurre i partecipanti allo studio ad assumere la prospettiva della minoranza etnica Rom.

Di Margherita Rovida

Pubblicato il 29 Giu. 2020

La discussione relativa al pregiudizio etnico è più che mai accesa in questi giorni. Fin dagli anni ’50, la psicologia sociale si è occupata di definire che cosa siano gli stereotipi e i pregiudizi e di comprendere come essi si formano.

 

Gli psicologi sociali hanno anche indagato se e come sia possibile ridurre i pregiudizi. Alcune modalità di riduzione del pregiudizio sono state individuate, tra cui il contatto intergruppi (Pettigrew e Tropp, 2006) e il perspective taking (Dovidio e colleghi, 2004), che si potrebbe tradurre come “assunzione di prospettiva”. Il perspective taking permette di comprendere le esperienze di una persona proveniente da un gruppo sociale diverso dal proprio. È ciò che comunemente si definirebbe “mettersi nei panni di un altro”.

Il perspective taking si è rivelato efficace nel ridurre il pregiudizio intergruppi, ad esempio tra Americani bianchi e di colore (Dovidio, 2004). Tuttavia, Simonovits, Kézdi e Kardos (2018) si sono chiesti come implementare interventi di riduzione del pregiudizio concretamente realizzabili, economicamente sostenibili e che coinvolgessero un ampio numero di persone.

Gli autori hanno quindi svolto uno studio sperimentale, in cui hanno utilizzato un videogioco online per indurre i partecipanti ad assumere la prospettiva della minoranza etnica Rom. I Rom sono un gruppo sociale marginalizzato non solo in Ungheria, dove è stato condotto l’esperimento, ma anche in altri paesi europei, inclusa l’Italia. L’obiettivo principale dello studio era verificare l’efficacia del videogioco nel ridurre il pregiudizio verso le persone di etnia Rom.

Questo studio risulta innovativo rispetto ad altri che applicano il perspective taking per ridurre il pregiudizio. Infatti, generalmente il partecipante ascolta o guarda passivamente delle storie che riportano l’esperienza di una persona proveniente da una minoranza sociale. In questo studio, invece, i partecipanti giocano volontariamente al videogioco online e si immedesimano attivamente nel personaggio protagonista del videogioco. Il videogioco è del tipo “scegli la tua avventura” e racconta la storia di un adolescente diciottenne di etnia Rom, che arriva a Budapest per iniziare una nuova vita. Il videogioco racconta la storia dal punto di vista dell’adolescente Rom. Il giocatore deve quindi prendere decisioni e agire come se lui o lei fosse l’adolescente protagonista della storia. Il videogioco è pertanto strutturato in modo da facilitare il perspective taking.

Lo studio ha coinvolto 385 partecipanti di età compresa tra i 24 e i 26 anni. Ciascun partecipante aveva completato, nel 2009, una scala di misurazione del pregiudizio etnico verso i Rom. I partecipanti erano divisi in due condizioni: in quella sperimentale giocavano al videogioco sopra descritto, in quella di controllo giocavano a un videogioco irrilevante per il pregiudizio etnico. La stessa misurazione del pregiudizio etnico verso i Rom è stata somministrata subito dopo aver giocato al videogame e anche un mese dopo l’esperimento.

I risultati indicano che il videogioco ha efficacemente ridotto il pregiudizio verso le persone di etnia Rom non solo immediatamente dopo aver giocato online, ma anche dopo un mese. È possibile che la riduzione del pregiudizio sia legata al fatto di aver empatizzato con il personaggio, ma gli esatti meccanismi di riduzione del pregiudizio dovrebbero essere ulteriormente indagati.

Gli autori hanno inoltre valutato se la riduzione del pregiudizio verso lo specifico gruppo dei Rom avesse effetti anche su altri gruppi stigmatizzati. I risultati indicano che ciò è avvenuto per i rifugiati, ma non per i senzatetto. Di conseguenza, si può ipotizzare che assumere la prospettiva di un gruppo stigmatizzato possa aiutare a ridurre il proprio pregiudizio in generale, ma ciò dipende anche da altri fattori. Ad esempio, quanto intenso è il pregiudizio verso i senzatetto o i rifugiati, o quanto essi assomigliano ai Rom, cioè al gruppo sociale targettizzato nell’intervento di perspective taking.

Infine, lo studio ha mostrato che il videogioco online ha avuto effetti anche sulle intenzioni comportamentali dei partecipanti. In particolare, i partecipanti nella condizione sperimentale avevano una minore intenzione di votare per un partito ungherese di estrema destra, la cui propaganda era discriminatoria verso i Rom, rispetto al gruppo di controllo.

Ulteriori studi sono necessari per comprendere meglio i meccanismi che rendono il videogioco efficace nella riduzione del pregiudizio. Inoltre, studi futuri potrebbero coinvolgere partecipanti più anziani, che potrebbero avere maggiori resistenze a modificare i propri pregiudizi rispetto ai giovani adulti. Infine, sarebbe utile estendere lo studio ad altri contesti sociopolitici.

L’esperimento di Simonovits, Kézdi e Kardos (2018) rimane un utile esempio di intervento di riduzione del pregiudizio. Infatti, esso rappresenta un intervento che può essere particolarmente efficace data la sua natura interattiva e che, essendo online, ha costi contenuti e può raggiungere un ampio numero di persone.

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Dovidio J. F., ten Vergert M., Stewart T. L., Gaertner S. L., Johnson J. D., Esses V. M., Riek B. M., & Pearson A. R. (2004). Perspective and Prejudice: Antecedents and Mediating Mechanisms. Personal and Social Psychological Bulletin, 30 (12), 1537–49.
  • Pettigrew, T. F. & Tropp, L. R. (2006). A Meta-Analytic Test of Intergroup Contact Theory. Journal of Personality and Social Psychology, 90 (5), 751–83.
  • Simonovits G., Kézdi G. & Kardos P. (2018). Seeing the World Through the Other’s Eye: An Online Intervention Reducing Ethnic Prejudice. American Political Science Review, 112 (1), 186–193.
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