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Bruce Wayne: la battaglia contro il crimine e contro il proprio senso di impotenza – La LIBET nelle narrazioni

Bruce Wayne e il lungo percorso che lo porterà ad anteporre la lotta al crimine ai propri affetti: una lettura del personaggio in chiave LIBET

Di Francesca Marzolini

Pubblicato il 27 Apr. 2020

La serie Gotham narra in modo dettagliato la vita di Bruce Wayne: dopo l’omicidio dei genitori e la conseguente incapacità di ottenere giustizia, Bruce inizia la sua battaglia contro il senso di impotenza e debolezza, intraprendendo un percorso che lo porterà alla scelta di dedicare la sua vita a combattere il crimine.

La LIBET nelle narrazioni – (Nr. 15) Bruce Wayne

 

Attenzione: l’articolo può contenere spoiler!

Bruce è l’unico figlio di Martha e Thomas Wayne, ricca famiglia di Gotham e unico erede del grande patrimonio della famiglia.

Una sera, una volta usciti da teatro, Bruce e i suoi genitori furono rapinati da un uomo mascherato. Sebbene sia Thomas che Martha avessero dato al rapinatore ciò che voleva, il malvivente, prima di fuggire, freddò entrambi i genitori davanti a Bruce, lasciando quest’ultimo indenne. Quando la polizia arrivò sulla scena, Bruce fu confortato dal detective Jim Gordon, che gli promise di trovare l’assassino. Bruce fu poi accompagnato a casa dal maggiordomo della sua famiglia, Alfred Pennyworth, che divenne in seguito suo tutore. Gordon e il suo compagno Harvey Bullock furono in grado di uccidere l’uomo che avrebbe freddato i Wayne, uomo che però non si dimostrò essere il vero killer.

Con l’omicidio dei genitori e l’incapacità di avere giustizia, Bruce iniziò probabilmente a provare un senso di impotenza e debolezza: i suoi genitori erano morti in sua presenza e lui non aveva potuto fare nulla. Iniziò allora a fortificare il proprio corpo, tentando di contrastare il senso di impotenza provato: tenendo una mano sopra ad una candela, imponendosi di non dormire. In quel periodo gli incubi erano una costante. Diede inoltre inizio a una spasmodica ricerca di qualsiasi cosa potesse aiutarlo a trovare l’identità dell’assassino dei suoi genitori. Nel ragazzo si insinuò inoltre la sfiducia riguardo l’intero funzionamento interno di Gotham.

Nelle stagioni successive Bruce trascorre le giornate tra tentati omicidi, rapimenti e ritirate forzate (costretto da Alfred) nella casa sulle montagne svizzere e tenta in diversi modi, durante tutta la serie, di stare lontano dal proprio tema doloroso di minaccia, così da non sentirsi impotente e in balia degli eventi. Ad esempio, nella seconda stagione, si mette alla prova abbandonando la sua villa per vivere in strada con Selina (amica e futura Cat Woman) nei vicoli malfamati di Gotham.

Sicuramente la vita di Bruce in quegli anni non si può certo definire tranquilla. Viene rapito da Theo Galavan, discendente della famiglia Dumas, tornato a Gotham per vendicarsi di coloro che avevano offeso la sua famiglia, in particolare appunto Bruce Wayne, e rivendicare il controllo della città; la vita dell’erede di casa Wayne viene minacciata inoltre da Jerome, assassino e pazzo criminale, che lo rapisce.

Bruce è anche sequestrato dalla Corte dei Gufi, isolamento in cui è costretto ad affrontare la morte dei genitori attraverso il lavaggio del cervello. È costretto ad affrontare la morte dei suoi genitori e a lasciarli andare, abbandonando anche emozioni e sentimenti. Arriva così ad un passo dal far detonare una bomba che avrebbe distrutto Gotham. Uccide anche Alfred (per poi riuscire a resuscitarlo una volta ripresosi dal lavaggio del cervello). Per combattere il senso di colpa inizia così ad adoperarsi per le strade della città per combattere il crimine.

Qualcosa cambia quando Bruce uccide un uomo, Ra’s Al Ghul, colui che aveva realmente tramato la morte dei genitori di Bruce. Improvvisamente, nonostante tutti i suoi sforzi, la rabbia prende il sopravvento e diventa ciò che ha sempre combattuto. Torna ad essere in balia degli eventi. Da questo momento in poi, il piano principalmente prescrittivo di Bruce, muta in immunizzante, prendendo forma in serate in discoteca, spese sconsiderate e alcool. Allontana anche Alfred, licenziandolo.

All’apice dello sbando, Bruce viene avvelenato, e, agonizzante, ha diverse allucinazioni in cui vede le persone conosciute durante la sua vita e una figura mascherata che lo porta nel passato alla morte dei suoi genitori e gli confesserà di essere nato in quel momento.

Inizia così un’altra fase, in cui il piano riprende la forma di combattere i cattivi.

La quarta stagione termina con la distruzione di Gotham, dove ormai erano rimasti solo criminali e Bruce, che antepone il combattere il crimine al seguire i proprio affetti. Sceglie di congelare le proprie emozioni, anteponendo ciò che crede essere i suoi doveri, alle persone a lui più care.

Bruce Wayne l analisi del personaggio e della sua vita in chiave LIBET

Immagine 1: LIBET del personaggio di Bruce Wayne nella serie TV Gotham

 

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