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L’ipnosi può modificare il nostro atteggiamento?  

Un recente studio ha mostrato come l’ipnosi sia in grado di modificare gli atteggiamenti impliciti agendo sulle credenze cognitive

Di Marco Dicugno

Pubblicato il 19 Nov. 2019

Moderne ricerche hanno dimostrato che l’ipnosi è in grado di modificare i comportamenti automatici cioè le associazioni apprese tra stimolo e risposta (abitudini).

 

Nella nostra vita quotidiana siamo costantemente portati a compiere delle scelte, dal cosa mangiare, al come vestirci, o alla persona con cui scambiare due parole; questi comportamenti sono guidati da atteggiamenti che possono essere impliciti o espliciti, con il termine atteggiamento si indica la disposizione della persona nel produrre risposte emotive o comportamentali orientate verso l’ambiente o se stessi.

Gli atteggiamenti definiti impliciti riflettono quei comportamenti o pensieri che vengono messi in atto in maniera automatica, inconsapevole e senza riflessione; mentre gli atteggiamenti espliciti sono scelte guidate da riflessioni che precedono l’azione.  Quando riceviamo dall’ambiente informazioni contraddittorie rispetto al nostro comportamento o modo di pensare (ad esempio considerare simpatica una persona che poi si rivela antipatica), tendiamo a cambiare il nostro atteggiamento esplicito, ma non quello implicito (Gawronski et al., 2006).

Inizialmente, stando alla teoria del processo duale, si pensava che la valutazione implicita fosse governata dalla memoria, in particolare dall’apprendimento di associazioni, mentre la valutazione esplicita dalle credenze cognitive; tuttavia i recenti studi sperimentali mostrano che anche l’atteggiamento implicito è modulato dalle credenze cognitive sottostanti (Van Dessel et al., 2019).

Uno dei metodi considerato oggi particolarmente utile nell’indagare le credenze implicite dei soggetti è l’ipnosi; quest’ultima consiste nell’indurre al soggetto uno stato di suggestione molto simile al sonno che viene indotto da un professionista (ipnotista); la differenza principale tra sonno e ipnosi è che, quest’ultima, è una condizione di concentrazione aumentata e focalizzata, a differenza del sonno (Oakley&Halligan 2013).

Moderne ricerche hanno dimostrato che l’ipnosi è in grado di modificare i comportamenti automatici cioè le associazioni apprese tra stimolo e risposta (abitudini); inoltre un recente studio pubblicato su Psychological Science ha mostrato come l’ipnosi sia in grado di modificare gli atteggiamenti impliciti, andando ad agire sulle credenze cognitive dell’individuo (Van Dessel et al., 2019).

Questi risultati hanno un impatto principalmente clinico, dato che i comportamenti automatici possono essere adattivi in certi casi, e quindi garantire un corretto funzionamento dell’individuo, mentre in altre situazioni possono essere maladattivi, andando ad incidere negativamente sulla vita della persona; per quel che riguarda gli atteggiamenti impliciti, è dimostrato in letteratura come essi abbiano un impatto negativo in disturbi come: fobie specifiche, depressione e disturbi di addiction (Becker et al., 2016), sottolineando così che, eventuali terapie basate sull’ipnosi possono modificare gli atteggiamenti impliciti portando probabilmente dei benefici, specialmente nei disturbi precedentemente elencati.

Tuttavia gli atteggiamenti impliciti non hanno un impatto solo sulla nostra salute psichica, ma governano il comportamento di tutti i giorni, come per esempio la nostra alimentazione. Uno studio ha modificato tramite l’ipnosi gli atteggiamenti impliciti riguardanti l’alimentazione sana (mangiare frutta e verdura) portando così i soggetti a mangiare più volentieri alimenti sani (Van Dessel et al., 2019).

Arrivati a questo punto sorge spontanea una domanda: come fa l’ipnosi a modificare i nostri atteggiamenti impliciti?

Precedentemente abbiamo detto che quando riceviamo dall’ambiente informazioni contrastanti con il nostro atteggiamento, tendiamo a cambiare quello esplicito ma non quello implicito; questo tuttavia non accade se l’informazione contrastante perviene mentre siamo in uno stato di trance ipnotica (Van Dessel et al.,2019).

Tramite l’ipnosi, l’ipnotista, in una prima fase fa un test per verificare il livello di suggestionabilità dell’individuo, chiedendogli di immaginare il braccio pesante, immobilizzato; se il test va a buon fine, allora, l’ipnotista procede dicendogli che la prossima informazione che riceverà la processerà ad un livello più profondo del solito, con più attenzione e più concentrazione (così che vada anche a modificare l’atteggiamento implicito oltre che l’esplicito). Subito dopo, l’ipnotista dà l’informazione contrastante con l’atteggiamento dell’individuo su un determinato ambito, andando cosi a modificare oltre che la parte esplicita anche la componente implicita dell’atteggiamento (Van Dessel et al., 2019).

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