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Disturbi dello spettro autistico e ADHD: il digitale permette di andare oltre le classiche modalità di intervento nel trattamento

Project:EVO è un trattamento sperimentale di natura digitale del CHOP di Philadephia e rivolto a bambini con disturbo dello spettro autistico e sintomi ADHD

Di Gaspare Vezio

Pubblicato il 31 Gen. 2019

Che i videogiochi potessero essere una cura per alcune patologie lo si è sempre sperato, sia grandi che piccini. Un recente studio sembra dimostrare la validità di questa tipologia di intervento nel trattamento di bambini affetti da disturbi dello spettro autistico in comorbilità con sintomi ADHD.

 

Alcuni ricercatori del Children’s Hospital of Philadelphia hanno messo a punto un nuovo trattamento sperimentale che ha una natura digitale, si chiama “Project:EVO” ed è rivolto a bambini con disturbo dello spettro autistico (ASD) con comorbilità di sintomi di Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD). Tale programma fornisce stimoli motori e sensoriali attraverso l’esperienza di videogiochi d’azione.

Come nasce Project:EVO

Project:EVO è nato da uno studio pilota volto ad indagare gli effetti di questo programma su bambini con disturbi dello spettro autistico in comorbilità con sintomi ADHD ed è stato ideato e sviluppato da un team di ricercatori del CHOP che si occupano di ricerca sull’autismo, in collaborazione con alcuni esperti informatici.

Lo studio ha coinvolto 19 bambini di età compresa tra i 9 e i 13 anni con una diagnosi di ASD con comorbilità di sintomi ADHD, a cui sono stati somministrati dei trattamenti che prevedevano l’utilizzo di videogiochi d’azione o altre attività educative. In particolare, è stata valutata l’efficacia del programma in termini di capacità del bambino di pianificare e completare le attività proposte e miglioramento di alcune variabili cognitive misurate attraverso batterie di test.

Dallo studio risulta che i bambini hanno raggiunto alti tassi di attenzione circa le attività suggerite dai protocolli del trattamento, impegnandosi assiduamente per il 95% o più delle sessioni. Inoltre, sia i bambini che i genitori hanno riferito un’alta soddisfazione per il trattamento, consigliandolo come attività in grado di migliorare le capacità di un bambino nel prestare attenzione ai compiti a cui è sottoposto. Dai report dei genitori risulta un miglioramento generale dei sintomi di ADHD.

Limiti e Prospettive future

Essendo le dimensioni del campione piuttosto ridotte, i ricercatori stanno progettando nuove ricerche allo scopo di verificare i risultati ottenuti su un campione più ampio, pianificando anche uno studio follow-up.

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