La relazione madre-bambino ha profonde radici biologiche e tali effetti si estendono fino all’età adulta.
Una recente ricerca pubblicata su Current Directions in Psychological Science porta nuovi e ulteriori dati a sostegno del fatto che una separazione precoce del bambino dalle proprie figure di attaccamento possa avere ripercussioni traumatiche dal punto di vista neurobiologico sul suo sviluppo e sulla sua crescita.
Come nasce il legame di attaccamento tra madre-bambino?
Il legame tra una madre e il suo bambino si forma per la prima volta nell’utero, dove si è scoperto che i feti sviluppano risposte preferenziali ai profumi e ai suoni materni che persistono anche dopo la nascita, spiega Myron Hofer, direttore del Sackler Institute for Developmental Psychology della Columbia University. Questi rapidi processi di apprendimento precoce continuano durante la fase neonatale dello sviluppo, in cui i bambini iniziano a riconoscere i volti e le voci delle loro madri.
Da questo punto in poi, la separazione materna precoce può comportare una serie di reazioni emotive durante le quali il bambino vive un periodo di chiamata ansiosa e un comportamento di ricerca attiva seguito da un periodo di declinazione della risposta comportamentale.
Uno studio sperimentale sugli effetti della separazione materna precoce
In uno studio condotto sui ratti neonati, Hofer ha scoperto che questo comportamento di ricerca attiva era in gran parte una risposta alla perdita di calore che il piccolo riceve attraverso il contatto fisico, i nutrienti e altre interazioni fisiologiche con sua madre. Hofer è dunque riuscito a normalizzare i cicli cardiaci e quelli REM-sonno dei ratti neonatali nel suo laboratorio fornendo loro calore artificiale, stimolazione tattile (ad esempio, accarezzandoli con un pennello) e latte abbondante.
Insiema ai suoi collaboratori, Hofer ha anche studiato l’effetto della separazione sui ratti durante i periodi di adolescenza ed età adulta. Quando è stato sottoposto a un periodo di immobilizzazione di 24 ore, l’80% dei ratti adolescenti che sono stati allontanati dalla madre prima dello svezzamento ha sviluppato ulcere allo stomaco come risposta allo stress. I ratti normalmente allevati, invece, non hanno manifestato alcuna forma di ulcera in età adolescenziale.
Sebbene le relazioni umane siano più complesse di quelle dei roditori, la ricerca suggerisce che il distacco dalla madre e l’assenza del sostegno materno nella prima infanzia può avere un numero di conseguenze fisiologiche e comportamentali che può contribuire a un modello di vulnerabilità complesso e mutevole nel corso della vita, afferma Hofer.
Dai risultati emersi è possibile comprendere come la relazione madre-bambino negli esseri umani abbia profonde radici biologiche, e tali effetti si estendono fino all’età adulta.