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Correlazioni fra quantità e qualità del sonno e performance scolastiche nell’adolescenza

Molti adolescenti vivono una condizione di deprivazione del sonno nel corso della settimana. Tali variazioni relative alla quantità e alla qualità del sonno si ripercuotono sul rendimento scolastico: molte ricerche hanno evidenziato come dormire poco sia correlato a scadenti performance scolastiche.

Di Vincenzo Amendolagine

Pubblicato il 13 Apr. 2018

Nel periodo adolescenziale le abitudini relative al sonno cambiano: le ore di sonno diminuiscono ma il bisogno di ristoro derivante dal sonno rimane lo stesso. Questi cambiamenti si ripercuotono sul rendimento scolastico: la diminuzione delle ore di sonno e riposo è correlata a scadenti performance scolastiche.

 

Nel periodo adolescenziale le abitudini relative al sonno cambiano. Questo è dovuto ad una variazione dei meccanismi neurofisiologici, che regolano il sonno e il ritmo circardiano. Solitamente gli adolescenti vanno più tardi a letto, cambiando le abitudini che avevano nella fanciullezza. In ragione di ciò le ore di sonno diminuiscono con il progredire dell’età, anche se il bisogno di ristoro derivante dal sonno rimane lo stesso. I cambiamenti relativi alla quantità e alla qualità del sonno si ripercuotono sul rendimento scolastico. In pratica, una diminuzione delle ore di sonno e del tempo dedicato al riposo è correlata a delle performance scolastiche scadenti.

Keywords: adolescenza, quantità e qualità del sonno, performance scolastiche.

Sonno: cosa cambia negli adolescenti

Nel periodo adolescenziale le abitudini relative al sonno cambiano. Questo è dovuto ad una variazione dei meccanismi neurofisiologici, che regolano il sonno e il ritmo circardiano (Galvan e al., 2012). Solitamente gli adolescenti vanno più tardi a letto, cambiando le abitudini che avevano nella fanciullezza. In ragione di ciò le ore di sonno diminuiscono con il progredire dell’età, anche se il bisogno di ristoro derivante dal sonno rimane lo stesso. Molti adolescenti riferiscono in ricerche condotte a tale scopo (Spilsbury e al., 2015) che la quantità delle loro ore di sonno non è sufficiente per dare loro la sensazione di aver riposato bene.

L’ adolescenza, inoltre, corrisponde al periodo in cui si comincia la scuola secondaria di secondo grado e questo induce dei cambiamenti di vita che incidono sulle ore di riposo. In pratica, gli adolescenti frequentano degli istituti scolastici che sovente sono ubicati ad una distanza maggiore dalla loro abitazione rispetto alla scuola secondaria di primo grado dei precedenti anni scolastici, per cui per raggiungere la nuova scuola devono alzarsi prima al mattino. Parrallelamente aumenta anche l’impegno e il tempo dedicato ai compiti a casa e ciò sottrae tempo allo spazio riservato all’eventuale riposo pomeridiano.

In aggiunta, gli adolescenti spendono parte del loro tempo ad utilizzare gli strumenti elettronici, in particolare lo smarthphone. Recenti ricerche hanno dimostrato una correlazione significativa fra uso eccessivo dello smarthphone e peggioramento della qualità del sonno (Hysing e al., 2015), con relativi riverberi negativi sulle abituali attività quotidiane.

Qualità del sonno e rendimento scolastico

Per questo motivo, molti ragazzi vivono una condizione di deprivazione del sonno nel corso della settimana, come molti studi hanno messo in evidenza (Boschloo e al., 2013; Sivertsen e al., 2014). Tali variazioni relative alla quantità e alla qualità del sonno si ripercuotono sul rendimento scolastico. Innumerevoli ricerche hanno evidenziato che una diminuzione delle ore di sonno e del tempo dedicato al riposo è correlata a delle performance scolastiche scadenti (Dewald e al., 2010; Perkinson – Gloor e al., 2013).

Nello specifico, gli effetti della mancanza di sonno inficiano le abilità neuropsicologiche degli adolescenti (Jones e harrison, 2001), la loro capacità di autoregolazione (Turnbull e al, 2013) e di autocontrollo (Digdon e Howell, 2008).

In conclusione, si può affermare che esiste una correlazione diretta nel periodo adolescenziale fra quantità e qualità del sonno e performance scolastiche (Nije Bijvank e al., 2017).

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Vincenzo Amendolagine
Vincenzo Amendolagine

Medico, psicoterapeuta psicopedagogista. Insegna come Professore a contratto presso la Facoltà/Scuola di Medicina dell’Università di Bari Aldo Moro.

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