Un genitore fantastico è un manuale di Luca Dondoni con un’impostazione cognitivo-comportamentale e si rivolge ai genitori allo scopo di risolvere i problemi quotidiani relativi all’educazione dei figli.
Il bambino non vuole fare i compiti? Lascia la camera in completo disordine? Spesso fa perdere la pazienza con capricci esagerati? Come gestire queste situazioni quotidiane e che riguardano la maggior parte delle famiglie? Lo scopo del libro Un genitore fantastico è quello di fornire delle strategie che possano diminuire i comportamenti problematici dei bambini e aumentare quelli positivi e adeguati, quali studiare, tenere la camera in ordine, non litigare o picchiare compagni o fratelli, ecc.
Un genitore fantastico: l’analisi applicata del comportamento
L’impostazione teorica alla quale si fa riferimento è quella dell’analisi applicata del comportamento, che spiega come funziona il comportamento dell’essere umano e come, secondo le teorie dell’apprendimento, sia possibile potenziare e aumentare la frequenza dei comportamenti adattivi e funzionali e diminuire quelli dannosi e disturbanti.
Innanzitutto, l’autore di Un genitore fantastico ci spiega quanto sia importante il linguaggio per spiegare le situazioni problematiche. Utilizzare etichette, aggettivi e un linguaggio vago non consente di comprendere quali siano le reali situazioni che si intendono modificare. Mai etichettare un bambino come “capriccioso”, “timido”, “ribelle”, ecc.; è preferibile descrivere le azioni problematiche e la frequenza con cui si verificano, collocandoli nello specifico nello spazio e nel tempo.
A questo punto ampio spazio viene riservato nel libro alle teorie del comportamento relative a condizionamento classico e condizionamento operante, anche attraverso esempi concreti. L’autore ci spiega come sia importante descrivere le singole situazioni, considerando lo schema seguente: antecedenti – comportamento – conseguenze.
Secondo il condizionamento operante, le conseguenze hanno un effetto sul comportamento e questo spiega perché un rinforzo positivo aumenta la probabilità che quel comportamento si ripeta.
Si parla di rinforzo positivo quando un comportamento è seguito immediatamente da uno stimolo e, come risultato, comportamenti simili capiteranno più frequentemente in futuro. Chiameremo “rinforzatore” lo stimolo che ha determinato questo cambiamento.
Vengono di seguito forniti esempi di rinforzi positivi e quali caratteristiche debbano possedere per essere efficaci.
Il fratello del rinforzo positivo è il rinforzo negativo, che, contrariamente a quanto si possa pensare, non indica una punizione.
Parliamo di rinforzo negativo quando un comportamento produce la cessazione o la riduzione di uno stimolo e, come risultato, abbiamo un aumento di comportamenti simili in futuro.
Anche in questo caso seguono numerosi esempi, tesi a specificare in che modo utilizzare il rinforzo negativo, il quale, se non utilizzato in maniera adeguata, può dare origine a paure ingiustificate.
Altra strategia descritta, facente parte delle teorie dell’apprendimento, è quella dell’estinzione.
Quando un comportamento non è più seguito da rinforzi, diventerà via via meno frequente, fino a sparire del tutto.
Tale strategia è utile per diminuire i capricci dei bambini: quando ad es. piangono o si arrabbiano molto se non gli si compra il gelato o un giocattolo, se si ignora il capriccio e il comportamento problematico, si riduce la sua frequenza e la sua durata. In sostanza, non viene più data attenzione ad un comportamento problematico allo scopo di eliminarlo.
A questo punto del libro Un genitore fantastico, si descrive nel dettaglio come educare attraverso le regole, specificando esempi di regole valide e come esse siano generalmente seguite da conseguenze sia immediate che a lungo termine. Sebbene le conseguenze a lungo termine siano quelle più utili e adattive, se le conseguenze immediate non sono abbastanza soddisfacenti e coinvolgenti è difficile che si segua una regola. Ad esempio un bambino sarà più motivato ad ascoltare una lezione o a fare i compiti se questo comporta delle conseguenze positive nell’immediato (ad es. mangiare un gelato, guardare la tv, ecc).
Segue la descrizione della token economy, ossia un programma in cui, per ogni comportamento adeguato precedentemente concordato, è possibile ricevere dei gettoni che potranno poi essere scambiati con dei premi veri e propri. Viene descritto nel dettaglio come definire la lista dei comportamenti da premiare e quella dei premi, in modo tale che il programma risulti efficace.
Il libro termina con delle indicazioni concrete su come promuovere e potenziare le abilità sociali e relazionali dei propri figli, ponendosi come esempio e rinforzando i comportamenti positivi.
Un genitore fantastico è un libro semplice, di facile lettura, scritto con un linguaggio alla portata di tutti e ricco di esempi concreti e quotidiani. Un ottimo suggerimento per qualunque genitore.