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“Neuropsicantria Infantile” di Gaspare Palmieri e Cristian Grassilli: il nuovo libro-cd

Il 20 novembre è uscito il nuovo libro-cd di Palmieri e Grassilli intitolato "Neuropsicantria Infantile"

Di Redazione

Pubblicato il 29 Dic. 2017

“Neuropsicantria Infantile” raccoglie diciassette canzoni sui disturbi psicologici e relazionali dei bambini, scritte con la perizia cantautorale di chi sa plasmare parole e musica unendo precisione clinica, poesia e leggerezza. Ad ogni traccia corrisponde un capitolo del libro dal titolo omonimo, scritto da alcuni colleghi dei due psicosongwriters.

Ma la vera intuizione, da parte di Palmieri e di Grassilli, è che la musica, meglio, la canzone, sia un mezzo fantastico, a poco prezzo, per creare empatia, per suscitare partecipazione: sono pronto a scommettere che queste canzoni, orecchiabili, a volte persino ballabili, riuscirebbero a muovere emozioni anche in chi non fosse particolarmente interessato ad indagare la condizione esistenziale propria ed altrui

(Francesco Guccini)

Neuropsicantria infantile: la musica come tecnica terapeutica

Non elogiate il pensiero che è sempre più raro / non indicate per loro una via conosciuta, / ma se proprio volete, insegnate soltanto / la magia della vita” cantava Giorgio Gaber nel suo ultimo disco “Io non mi sento italiano”. E non è un caso che Gaspare Palmieri (in arte Gappa psichiatra e cantautore) e Cristian Grassilli (psicoterapeuta, musicoterapeuta e cantautore) abbiano scelto questa citazione in apertura del libro che completa il nuovo disco “Neuropsicantria Infantile” a nome Psicantria.

Oltre a pubblicare dischi, Psicantria è anche un’associazione culturale che promuove l’uso della canzone come tecnica terapeutica in ambito psichiatrico e organizza laboratori di musicoterapia, workshop, convegni, concerti psicoeducativi.

“Neuropsicantria Infantile” raccoglie diciassette canzoni sui disturbi psicologici e relazionali dei bambini, scritte con la perizia cantautorale di chi sa plasmare parole e musica unendo precisione clinica, poesia e leggerezza. Ad ogni traccia corrisponde un capitolo del libro dal titolo omonimo, scritto da alcuni colleghi dei due psicosongwriters.

Dopo aver già pubblicato due lavori dedicati al mondo degli adulti (“Psicantria – manuale di psicopatologia cantata”, 2011, e “Psicantria della vita quotidiana”, 2014) ed essere stati i coautori di una canzone nell’ultimo disco di Francesco Guccini (“Notti”), Palmieri e Grassilli raccontano questa volta storie – che a tratti commuovono e a tratti fanno sorridere – di malattia e di guarigione, di cura e presa in carico, di collaborazione e di lavoro di equipe, dove i protagonisti sono figli e nipoti coinvolti nelle più svariate situazioni. La maggior parte dei brani è rivolta agli adulti, mentre tre pezzi conclusivi (“Mondo meraviglia”, “Dario il veterinario”, “Il babbone pasticcione”) sono rivolti ai bambini. Ogni traccia però, spiegano i due, “ha una funzione psicoeducativa in quanto veicola, attraverso il racconto musicato, concetti e informazioni legati alla sfera psicologica e relazionale.” “Ad oggi il 15/20% della popolazione tra 0 e18 anni manifesta un qualche tipo di difficoltà di carattere psicopatologico e di questi solo il 10/15% viene preso in cura da servizi pubblici e privati. Il restante rimane impigliato in modo vario nella sua condizione psicopatologica”. “Neuropsicantria Infantile” apre un varco su queste situazioni, “in modo che queste persone risultino più ‘simpatiche’ e venga scalfito il muro dell’indifferenza e il segno negativo con cui a volte vengono bollate le persone con problematiche psichiche.”

Neuropsicantria infantile (VIDEO):

I temi psicologici trattati nelle canzoni di Psicantria

L’ispirazione è tutta rivolta al cantautorato più classico di De Andrè, Capossela, Gaber, Guccini, dedicando grande attenzione ai testi, vista anche la delicatezza di certi temi, come l’autismo (“Il mio fratellino”) e l’abuso (“Orco zio”). Non mancano però canzoni più ironiche (“Pinocchio DSA”, “Stornello della separansione”, “Ninna nanna dei contrari”) che aiutano a sdrammatizzare situazioni complesse e a trattare tematiche delicate con leggerezza, magari sfatando il mito del genitore perfetto (“Il Babbone pasticcione”) o suggerendo che Pinocchio non era un somaro ma un alunno con difficoltà di apprendimento (“Pinocchio DSA”).

I generi si muovono dal folk al pop, passando per la musica araba e africana, gli stornelli romani di “Stornello Della Separansione”, la bossa nova, le ballad pianoforte e archi, il blues di una “Maternity Blues” che è anche il nome di una patologia che può colpire le neomamme, o ancora il rock di “Simone Tartaglione” scritta insieme al cantautore e logopedista Alberto Bertoli.

“Neuropsicantria Infantile” è anche il titolo del primo singolo tratto dal disco, una divertente filastrocca che cita l’intramontabile Vecchia Fattoria. Il brano anticipa la coralità delle tracce successive, che hanno come protagonisti le figure che ruotano attorno al bambino nel contesto famigliare, scolastico e sanitario. A parlare è il bambino stesso (come in “Dario il veterinario”, che vede la partecipazione del Coro Euridicinni di Bologna), talvolta un’insegnante, una sorella, un genitore: l’effetto è quello di un disco a più voci, un autentico concept album dove non prevalgono mai i tecnicismi clinici ma l’umanità di chi, bambino o genitore, ha bisogno di una strada da percorrere per vivere meglio.

Una strada che magari passa anche da una bella canzone: “Negli occhi di un bambino ti perdi e ricordi il tuo passato, / ti chiedi che cosa sia rimasto del bimbo che sei stato“.

La copertina e il progetto grafico

Nel progetto grafico – spiegano Gaspare e Cristian – abbiamo utilizzato un’immagine del fumettista modenese Clod (già collaboratore di Bonvi) integrata a disegni realizzati dalle classi dell’Istituto Madre Maria Mazzarello di Firenze, che nell’ambito di un laboratorio condotto da un’insegnante hanno ascoltato la canzone del CD ‘Mondo meraviglia’ e successivamente hanno realizzato scritti e disegni sul tema dello ‘stupore’ infantile, descrivendo che cosa li sorprendesse del mondo.”

Live

Lo spettacolo live è per certi versi ispirato al teatro canzone. L’esecuzione dei brani in formazione unplugged o con la band è preceduta da un dialogo tra noi due, che a tratti prende la forma di sketch teatrali sul tema del brano. Negli ultimi sette anni ci siamo esibiti in oltre duecento concerti in tutta Italia, prevalentemente in teatri, scuole, università, convegni scientifici, feste di associazioni legate alla salute mentale.”

 

Ascolta il disco in streaming qui

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  •  Gaspare Palmieri, Cristian Grassilli (2017). Neuropsicantria infantile. Edizioni La Meridiana.
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