Il libro Trauma, abuso e violenza, uscito nel 2017, è un libro che prima di tutto descrive il concetto clinico di trauma, definizione tutt’altro che scontata e semplice.
Antonio Onofri e Cecilia La Rosa scrivono di trauma. Il loro libro, uscito nel 2017, è Trauma, abuso e violenza. Libro che prima di tutto descrive il concetto clinico di trauma, definizione tutt’altro che scontata e semplice. Non è un mistero che per trauma si intendono non solo le situazioni estreme in cui la sopravvivenza è minacciata, ma anche il cosiddetto trauma complesso o condizione traumatica, situazione in cui episodi dolorosi si accumulano nel tempo sfociando in un’esperienza traumatica.
Questo aspetto è stato valorizzato dalla ricerca recente, che ha allargato l’area del trauma; e tuttavia è anche uno dei punti controversi dell’indubbio successo delle teorie del trauma, le quali sostengono che il trauma non sia solo connesso in modo privilegiato al disturbo post-traumatico da stress ma sembra doversi considerare un elemento trasversale di parte significativa della psicopatologia. Questa ipotesi è in parte credibile, in parte espone al rischio di un appiattimento teorico, clinico e terapeutico.
Tuttavia non è questa la sede giusta per discutere questo rischio. Qui è preferibile esporre la bontà del libro Trauma, abuso e violenza di Onofri e La Rosa, libro completo ed esaustivo. Alla sezione sulla definizione di trauma seguono i capitoli sui fattori protettivi e sui fattori di rischio al trauma e le conseguenze cliniche, comportamentali e neurologiche. Queste ultime si rifanno alla teoria polivagale di Stephen Porges.
La sezione finale del libro Trauma, abuso e violenza è dedicata alle terapie, tra le quali emergono la cognitivo-comportamentale e la cosiddetta EMDR che sta per Eye Movement Desensitization and Reprocessing. Questa terapia si sta affermando come trattamento di elezione per il disturbo post-traumatico da stress ed è esposta con chiarezza nei suoi principi clinici e terapeutici da Onofri e La Rosa. Come è noto, l’EMDR è una procedura clinica molto formalizzata che comprende varie fasi specifiche, composte di elementi comuni con altre terapie, come la relazione terapeutica e la psico-educazione, di elementi specifici, che sono le stimolazione tramite induzione di movimenti oculari o di altro tipo, e gli elementi provenienti da altri paradigmi clinici: l’accertamento cognitivo, la ristrutturazione cognitiva, l’esposizione comportamentale graduale, l’abreazione, le libere associazioni, le metafore e le tecniche ipnotiche.