expand_lessAPRI WIDGET

Per salvare l’aereo servirebbe il trolley giusto: i dilemmi morali secondo la psicologia

Secondo la psicologia cognitiva, il paradigma del dilemma del trolley spiega in che modo l'uomo prende decisioni quando si trova di fronte a dilemmi morali.

Di Giancarlo Dimaggio

Pubblicato il 19 Apr. 2017

Cosa sanno gli psicologi di questi dilemmi morali? Il paradigma è il dilemma del trolley. Un carrello corre lungo i binari, lasciato a se stesso ucciderà cinque persone. Vi si offre la possibilità di attivare lo scambio. Li salvate, ma condannate a morte un uomo che si trovava sull’altra corsia. Cosa fate?

Un articolo di Giancarlo Dimaggio, pubblicato su LA LETTURA del Corriere della Sera del 26 marzo 2017

Terror: la pièce teatrale con un dilemma morale da risolvere

“Terror” è una pièce teatrale di Ferdinand von Schirach. È la storia del maggiore Lars Koch, al quale è dato l’ordine di fare da scorta a un aereo con 164 passeggeri dirottato da terroristi. L’aereo, all’improvviso si dirige verso uno stadio pieno di 70000 tifosi. Che fare? Abbattere l’aereo? Non intervenire? Koch decide che l’aereo si può sacrificare per un bene maggiore in termini di vite umane salvate. Inizia il processo. L’invenzione teatrale di von Schirach è che sarà il pubblico in sala a decidere il verdetto.

Lo spettacolo è andato in giro in tutto il mondo e, con l’eccezione del Giappone, il pubblico tende ad assolvere il maggiore Koch. In media lo salva il 60,8% degli spettatori.

Come leggere questa pièce alla luce della psicologia cognitiva?

Viviamo tra dilemmi morali. Ogni santo giorno. Devo fare studiare mio figlio o accompagnarlo a casa dell’amico che ha avuto un lutto e necessita compagnia? Cosa è più nobile e benefico: organizzare un weekend in montagna perché ai ragazzi l’idea fa brillare gli occhi, o farli andare a visitare la nonna che si sente sola?

Nel caso del dilemma dell’aereo dirottato dai terroristi la scelta è: abbatterlo – e garantire morte sicura a, quante? 200 persone – oppure lasciare che raggiunga lo stadio zeppo verso cui è diretto e portare la morte a, quante? 2000? 5000 persone? A me la scelta pare semplice: i passeggeri sarebbero, con probabilità altissima, destinati a morire, i terroristi non sono tipi che cambiano idea molto facilmente. Parere personale. Cambierebbe molto se in questo aereo ci fosse un figlio, o una compagna di vita. La prossimità – genetica o affettiva – cambia le carte in tavola. Salviamo chi ci è più prossimo, chi condivide con noi molti geni e chi ci aiuterebbe a replicarli. Significa: fare figli.

I dilemmi morali secondo la psicologia cognitiva

Cosa sanno gli psicologi di questi dilemmi morali? Il paradigma è il dilemma del trolley. Un carrello corre lungo i binari, lasciato a se stesso ucciderà cinque persone. Vi si offre la possibilità di attivare lo scambio. Li salvate, ma condannate a morte un uomo che si trovava sull’altra corsia. Cosa fate? Chi sceglie di non agire, dice Francesco Mancini (2016), segue il principio morale: “non giocare a fare Dio”. Chi agisce, e salva cinque vite al costo di una, segue invece un imperativo altruistico.

È di grande importanza sapere che il modo in cui si presenta il problema cambia le decisioni delle persone (si veda il lavoro di Petko Kusev e colleghi, 2016). Se si dà informazione più limitata, aumenta la tendenza a non agire (e quindi a lasciare morire cinque persone per salvarne una). Se si dà informazione più ampia, del tipo: “Se premi l’interruttore salverai cinque persone e ne morirà una, se non lo premi salverai una persona e ne moriranno cinque” aumenta la tendenza a compiere scelte cosiddette ‘razionali’ ovvero salvare cinque vite al prezzo di una.

Ogni giorno prendiamo scelte così, salviamo qualcuno o qualcosa a un certo prezzo. Scelte del genere le compiono chirurghi, politici, magistrati. Come già si chiedeva Piattelli Palmarini: sono informati dei processi psicologici con cui essi stessi scelgono? Temo di no. Se fossero formati in tal senso, avremmo, nella metafora, stadi più sicuri.

 

Si parla di:
Categorie
SCRITTO DA
Giancarlo Dimaggio
Giancarlo Dimaggio

Psichiatra e Psicoterapeuta - Socio Fondatore del Centro di Terapia Metacognitiva-Interpersonale

Tutti gli articoli
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
CONSIGLIATO DALLA REDAZIONE
Immagine: Fotolia_60936297_il dilemma di trolley. il conflitto tra colpa deontologica e colpa altruistica e il disturbo ossessivo
Il dilemma del trolley, il conflitto tra colpa deontologica e colpa altruistico/umanitaria e il disturbo ossessivo

Nel conflitto tra colpa deontologica e colpa altruistica gli ossessivi sembrano più preoccupati di prevenire una colpa deontologica che una altruistica.

ARTICOLI CORRELATI
Dear Man: l’arte della comunicazione efficace

Con 'Dear Man' si indica una tecnica di comunicazione che insegna a gestire situazioni emotive e conflittuali in modo assertivo ed efficace

Fonosimbolismo, tra testi e musica: anche le parole “suonano”

Il fonosimbolismo è un fenomeno per il quale senso e suono di una parola si confondono concorrendo a conferirle un significato

WordPress Ads
cancel