E’ stato rilevato che tutti gli atleti hanno in media la tendenza a fallire sotto la pressione della gara, ma nonostante le donne mostrino in media un calo di performance nelle fasi cruciali, esso rimane inferiore a quello degli uomini del 50%.
Gli esiti delle prestazioni sportive “sotto pressione”
Le prestazioni sportive rappresentano delle vere e proprie “sfide” in cui i soggetti mettono in atto una serie di risorse volte al raggiungimento di alcuni obiettivi legati al compito che siano essi personali o riguardanti l’esito del match. Più il livello sportivo è alto, più gli obiettivi si arricchiscono e sale la “pressione” per una buona prestazione e per una vittoria.
I ricercatori della “Ben-Gurion University of Negev” (BGU), hanno condotto uno studio allo scopo di verificare in che modo atleti uomini o donne reagiscano di fronte a questa pressione e usare i risultati per capire il funzionamento del mercato del lavoro maschile e femminile.
In altri termini, si è cercato di capire se in alcuni lavori, come quelli consistenti in una prestazione sportiva, gli uomini guadagnassero di più delle donne a causa della capacità superiore di riuscire a portare a termine le proprie mansioni sotto pressione.
In particolare, sono state analizzate le prestazioni di giocatori di tennis, uomini e donne, che partecipavano ai tornei del Grande Slam.
Lo studio
Lo studio ha esaminato le competizioni riguardanti questi atleti di alto livello considerando il match come “un unico scenario in cui due professionisti competono in un contesto di vita reale che prevede un compenso monetario molto alto”.
I ricercatori hanno analizzato i dati dei primi set di tutti e quattro i tornei del Grande Slam del 2010, comparandoli con i dati di 4.127 partite femminili e 4.153 partite maschili di minore importanza rispetto ai 4 tornei del Grande Slam.
E’ stato rilevato che tutti gli atleti hanno in media la tendenza a fallire sotto la pressione di una partita più importante delle altre, ma nonostante le donne mostrino in media un calo di performance nelle fasi cruciali, esso rimane inferiore a quello degli uomini del 50%.
[blockquote style=”1″]I nostri risultati non supportano l’ipotesi che gli uomini guadagnino più delle donne in lavori ad alto livello di stress e pressione per il fatto di rispondere meglio delle donne alla pressione lavorativa [/blockquote]sostiene il Dr. Danny Cohen Zada del Dipartimento di Economia della BGU.
Discussione e conclusioni
I ricercatori sostengono che bisognerebbe prestare attenzione a generalizzare i risultati direttamente al mercato del lavoro, per diverse motivazioni: in primo luogo è stato analizzato il modo in cui le tenniste rispondono alla pressione in un contesto omogeneo riguardo al genere, mentre nel mercato del lavoro alle donne è richiesto di rispondere alla pressione della competizione in setting differenti, in cui, ad esempio, esse sarebbero chiamate a competere con uomini; in secondo luogo il campione di tennisti non è rappresentativo del modo in cui i soggetti rispondono generalmente alle pressioni lavorative, poiché esso potrebbe essere caratterizzato da persone aventi differenti caratteristiche rispetto alla popolazione generale.
Tuttavia, l’aver evidenziato che le donne possano rispondere meglio degli uomini alle pressioni di una gara, potrebbe fungere da spunto per ulteriori investigazioni in altri contesti di vita.
In accordo con i ricercatori, lo stress influenzato da un iniziale aumento di livelli di cortisolo, potrebbe essere uno dei possibili colpevoli del calo della prestazione sportiva, come sottolineato da altri studi che hanno dimostrato che livelli elevati di cortisolo correlano con secondi servizi deboli nel tennis e performance peggiori nel golf.
[blockquote style=”1″]Le ricerche indicano che in risposta alle sfide per il risultato, aumentano i livelli di cortisolo e questo avviene più rapidamente negli uomini che nelle donne; gli alti livelli di cortisolo possono inficiare le abilità mentali rilevanti al momento [/blockquote]afferma il co-autore Offer Moshe Shapir (Centre for Business Education and Research alla NYU di Shanghai).