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Uno studio sperimentale su mindfulness e flessibilità cognitiva

Il presente studio indaga come la mindfulness possa modificare lo stile cognitivo (olistico vs. analitico) in base alle richieste del compito sperimentale

Di Guest

Pubblicato il 22 Mar. 2016

Questo articolo ha partecipato al Premio State of Mind 2014 – Sezione Junior 

Uno studio sperimentale su mindfulness e flessibilità cognitiva

Giulia Lancello (Università degli Studi di Milano-Bicocca)

Abstract

Background: La ricerca scientifica ha mostrato, negli ultimi anni, un particolare interesse nei confronti delle pratiche meditative, in particolare della mindfulness. Infatti, a partire dagli anni Settanta sono nate diverse forme di intervento clinico mindfulness-based. Tra queste, Jon Kabat-Zinn ha sviluppato il training Mindfulness-Based Stress Reduction (MBSR), cioè il programma sistematico della durata di 8 settimane basato sull’insegnamento di pratiche meditative di consapevolezza, il cui obiettivo è quello di imparare a gestire e ridurre lo stress.

Obiettivi: La presente ricerca sperimentale ha l’obiettivo di contribuire ad ampliare le conoscenze relative agli effetti della mindfulness sui processi cognitivi. Nello specifico, viene analizzata la relazione tra mindfulness e flessibilità cognitiva. In particolare, l’oggetto di studio è la capacità del programma MBSR di modificare lo stile cognitivo olistico vs. analitico in relazione alle richieste del compito sperimentale. Metodo: La ricerca ha coinvolto un campione di 37 soggetti. Nello specifico sono stati formati due gruppi sperimentali, uno costituito dai partecipanti al training MBSR (N=13, 35,1%) e uno formato da soggetti di controllo (N=24, 64,9%), questi ultimi reclutati all’interno di liste d’attesa o newsletter dei centri di mindfulness e all’interno di un gruppo di interesse presente su un noto social network. Ai soggetti sperimentali è stato chiesto di rispondere al Five Facet Mindfulness Questionnaire e di svolgere il Navon Letter Task (un compito di misura dello stile cognitivo; Navon, 1977). Dal momento che il training MBSR ha durata di 8 settimane, i test sono stati somministrati in due momenti diversi: il Tempo 1 (t1) corrisponde alla settimana 0 e il Tempo 2 (t2) corrisponde alla settimana 9. Il gruppo sperimentale, quindi, ha svolto i test prima dell’inizio del training e alla fine delle 8 settimane, mentre il gruppo di controllo, che non ha ricevuto nessun tipo di trattamento tra il t1 a il t2, ha comunque svolto i test a distanza di 8 settimane. Risultati: Dall’analisi dei dati relativi al Navon Letter Task emerge che sia il gruppo sperimentale sia il gruppo di controllo tendono a diventare più veloci al t2. Tuttavia, i soggetti che hanno partecipato al training MBSR mostrano un tempo di elaborazione dello stimolo minore al t2 rispetto ai soggetti di controllo, in particolare nella condizione dello stile cognitivo analitico (caratterizzato dall’elaborazione dei dettagli di uno stimolo). Seppur in modo non statisticamente significativo, sono emersi tempi di elaborazione ridotti anche nel compito che implicava uno stile cognitivo olistico. Conclusione: I soggetti appartenenti al gruppo sperimentale, dopo il training MBSR, sono cognitivamente più flessibili, cioè sono in grado di adattare in tempi più brevi lo stile cognitivo olistico/analitico a seconda delle richieste del compito, in particolare per quanto riguarda lo stile cognitivo analitico.

 

Abstract (english)

Background: There is a growing interest in the scientific research field about meditative practice, in particular about mindfulness. So, different kind of mindfulness-based clinical interventions have been created. Jon Kabat-Zinn has developed the Mindfulness Based Stress Reduction (MBSR) training. This is an 8-week program based on the teaching of meditative practices about awareness, whose aim is to learn how to decrease and cope with stress.

Objective: The aim of this experimental study is to contribute to the expansion of the current knowledge about the effects of mindfulness practice on cognitive processes. In particular, it has been investigated the relation between mindfulness and cognitive flexibility. Specifically, the subject matter of the research is the ability to shift between global and local cognitive styles depending on experimental task’s request. Method: The study includes 37 experimental subjects divided into two experimental groups: one is constituted by MBSR’s participants (N=13, 35,1%), recruited within mindfulness centre’s waitlist or newsletters, while the other is the control group (N=24, 64,9%). Subjects were asked to complete the Five Facet Mindfulness Questionnaire (FFMQ) and to carry out the Navon Letter Task (a task that measures the cognitive style; Navon, 1977). Because of the duration of the MBSR training, the study is made of two different moments:  Time 1 (t1) corresponds to the week 0 and Time 2 (t2) corresponds to the week 9. So, the experimental group did the tests before the beginning of the 8-week program, and after the 8-week program. The control group acted accordingly to this timetable, but no treatment during the 8 weeks has been given. Results:  The analysis of the data of the Navon Letter Task shows that both the experimental and the control group tend to be faster in t2. However, a group effect is present only in the experimental group: the training MBSR’s participants show a shorter stimulus processing time than the control group, especially in the local cognitive style’s condition (characterized by the processing of stimulus’ details). The experimental group also shows a global effect, but it isn’t statistically relevant. Conclusion: The MBSR’s participants show a more flexible cognitive response, that means that they are able to fit their global or local cognitive styles faster than the control group, depending on the experimental task’s requests. In particular, this effect is evident in the local cognitive style.

 

Parole chiave: mindfulness, MBSR, flessibilità cognitiva, olistico, analitico

ALLEGATO 1ALLEGATO 2ALLEGATO 3

 

 

 

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